In programma un vertice tra Latina e Frosinone
Un vertice venerdì a Frosinone tra i due presidenti delle Province, Luca De Stefano e Gerardo Stefanelli. Obiettivo: costruire delle sinergie tra i due territori che rappresentano il Lazio sud. Giovani, ambiziosi, con una simpatia antica e attuale per Matteo Renzi: i due presidenti sono quanto mai simili e hanno un feeling antico. Ora, però, alla guida dei due enti provinciali, intendono gettare le basi per un lavoro comune che abbia con1e denominatore la crescita di entrambi i territori
Dalla cancellazione delle Province provata e mai completamente attuata dopo la riforma Delrio, i territori cli Latina e Frosinone hanno subito importanti trasformazioni, finendo per essere sempre più interconnessi in vari ambiti. La fusione più importante è stata certamente quella della Camera di Commercio, che ha creato una vera e propria potenza economica che unisce i due territori e mette in contatto professionisti e aziende che portano ricchezza e opportunità sui territori. Altro esempio virtuoso è quello del Consorzio industriale unico. Ma ora questa sinergia sperimentata nelle questioni economiche potrebbe avere degli sviluppi in ambito politico.
Stefanelli e Di Stefano si vedranno nel fine settimana a Frosinone. Un incontro per discutere delle questioni che coinvolgono entrambe le province, dalle risorse economiche sempre scarse alla necessità cli avere delle risposte concrete in ambito infrastrutturale e sociale. In particolare quel che preoccupa è il tema dell’occupazione: nonostante la presenza di aziende e piccole e medie imprese sane e agili, il numero dei disoccupati è sempre alto e i due presidenti vorrebbero lasciare un’impronta creando delle opportunità d’impiego che smuovano il settore. Una sinergia tra i due presidenti, poi, avrebbe anche un tornaconto dal punto di vista politico. La prospettiva per entrambi, infatti, è quella di doversi confrontare a breve con un governo regionale di centrodestra. Avere la forza di un territorio vasto come il Lazio sud per rivendicare le necessità dei propri cittadini rischia di essere indispensabile per far sentire la propria voce.