Premiate le tre maggiori Amministrazioni del sud pontino, che ottengono un importante contributo economico
La Regione Lazio ha finanziato l’ambizioso progetto “Riviera cli Ulisse: percorsi incantati tra mito e leggenda”
Finanziato il progetto “Riviera di Ulisse: percorsi incantati tra mito e leggenda”. La notizia dell’ok al finanziamento di un milione e mezzo da parte della Regione Lazio, è giunta nella tarda mattinata di ieri, quando sul Burl della Pisana è stata pubblicata la graduatoria dei progetti approvati, tra cui appunto quello sopraindicato che coinvolgerà il Castello di Minturno, il Cisternone di Formia e la Gran Guardia di Gaeta; a rendere ancora più entusiasmante la giornata di ieri è giunta, in contemporanea, la notizia del finanziamento richiesto dalla Soprintendenza archeologica che invece coinvolgerà il ponte borbonico, la Tomba di Cicerone e il Mausoleo di Lucio Munazio Planco. Quest’ultimo, denominato “Passaggi ponti borbonici del Basso Lazio”, si è piazzato al quattordicesimo posto (con un contributo di poco superiore agli ottocentomila euro), mentre quello della Riviera di Ulisse al diciassettesimo. Ventuno sono stati i progetti ammessi al finanziamento relativi al Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni e alle attività culturali del Lazio. La Regione, a tal proposito, ha stanziato trentasette milioni per la valorizzazione tecnologica, dalla conservazione alla fruizione, del patrimonio storico e culturale del territorio. Che il progetto della Riviera di Ulisse ottenesse il finanziamento si era ipotizzato quando ha ottenuto il massimo punteggio, tra oltre duecento presentati, ricevendo circa ottantamila euro per il primo step, durante il quale è stato messo a punto il progetto nel dettaglio. Era il maggio del 2019, quando l’attuale sindaco di Minturno, e gli ex primi cittadini di Gaeta, Cosimo Mitrano, e di Formia, Paola Villa, ufficializzarono, nell’aula consiliare minturnese, il grande risultato ottenuto, raggiunto grazie alla costituzione di una rete tra i tre Comuni del Golfo, con Gaeta che rivestiva il ruolo di capofila. Con l’ausilio della tecnologia i luoghi di cultura inseriti nel progetto, costituiranno un motivo di attrazione turistica, a conferma della volontà dei tre Comuni del Golfo di portare avanti una convinta politica di carattere comprensoriale. Una politica che può contare su luoghi che puntano sulla tecnologia innovativa, raccontando storie e percorsi multimediali. Una strategia che, in questo caso, si è dimostrata vincente e che potrà essere adottata anche in altri settori.