Arriva l’ok ai fondi per gli interventi in località Giancos e Faro
Le Isole di Ponza e Ventotene sono state ufficialmente ammesse al finanziamento del Ministero per nuovi investimenti su fognature e depurazioni.
A dirlo è l’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale (Egato), che rende noto come il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato gli esiti dell’attività istruttoria condotta sulle proposte progettuali presentate da Regioni e Provincie autonome, per la Misura M2 C4 inerente a investimenti su fognature e depurazioni.
Tra le 328 candidature totali registrate, è stata proposta l’ammissibilità a finanziamento a 176 proposte progettuali, due delle quali riguardanti l’Ambito Territoriale Ottimale n, 4 – Lazio Meridionale, Latina,
Tra i territori interessati Ponza e Ventotene, per i quali sono previsti due diversi interventi. Il primo riguarda il il potenziamento dell’impianto di depurazione Giancos (Ponza), per il quale verranno disposti più di 4 milioni di euro di finanziamento.
Il secondo, invece, è relativo all’adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione nella località Faro (Ventotene), per il quale verrà disposto più di l milione di euro di finanziamento.
L’investimento, che sarà implementato all’emanazione del decreto, coprirà un totale di 4.100 residenti del territorio dell’AT04entroil 2026.
“Due delle proposte progettuali riguardanti il territorio dell’At04 sono state ritenute an11nissibili a finanzia1nento – ha dichiarato il presidente di Egato 4 Lazio Meridionale Latina e della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli – È un risultato significativo, per il quale desidero ringraziare il Ministero sulla fiducia accordataci. L’investimento ci permetterà cli migliorare notevolmente il sistema di depurazione di Ponza e Ventotene, garantendo un ambiente più sicuro per gli oltre 4 mila cittadini interessati”.
Nel complesso, la misura del Ministero si pone l’obiettivo di mettere in campo le azioni necessarie per rendere il Paese più resiliente agli effetti dei cambiamenti climatici, proteggendo la natura e le biodiversità. «Per il raggiungimento di questi obiettivi – si legge nel resoconto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica- sarà fondamentale dotare l’Italia di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione, facendo leva sulle soluzioni più avanzate di sensoristica, dati (inclusi quelli satellitari) e di elaborazione analitica, per identificare tempestivamente i possibili rischi, i relativi impatti sui sistemi (naturali e di infrastrutture), e definire conseguentemente le risposte ottimali».