INIZIO DELLA SCUOLA, LA LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LATINA

Nuovo anno scolastico, la lettera del presidente della Provincia Gerardo Stefanelli a dirigenti e studenti degli istituti della provincia

La lettera aperta del Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli.

Gentilissimi Dirigenti scolastici, desidero farVi giungere il mio saluto affettuoso e cordiale per l’inizio del nuovo anno scolastico, affinché possa svolgersi nel migliore dei modi, nel segno dell’impegno e della passione professionale che contraddistingue il vostro lavoro. Oggi è un giorno speciale, allegro, di speranza. Come ogni anno, il primo giorno di scuola suscita festa ed attesa. La scuola è ossigeno per la società. Il suo funzionamento è specchio di quello del Paese, ed in tal senso siamo tutti consapevoli degli sforzi che vengono profusi dal Ministero, dai dirigenti scolastici, dal corpo docente, dal personale amministrativo, per far ripartire quella complessa struttura organizzativa che è la scuola.

L’amministrazione provinciale da me presieduta, proprio perché ritiene che la scuola non sia un capitolo accessorio, ha profuso risorse ed investimenti in tema di politiche
scolastiche, ed i numeri ne costituiscono la testimonianza più eloquente, con 46 interventi finanziati, nel corso del primo semestre 2023, ed oltre 29 milioni di euro investiti in materia di edilizia scolastica. Il nostro supporto alle attività degli studenti si è concretizzato nel corso del primo semestre 2023 con tutta una serie di iniziative a carattere didattico-culturale (corsi sulla sicurezza stradale, giornata dell’Unità Nazionale in collaborazione con la Prefettura di Latina) e partecipativo (rinnovo delle cariche della Consulta provinciale degli studenti).

Ripartiamo dunque tutti assieme per accrescere il livello qualitativo delle nostre scuole, per affrontare le sfide del rinnovamento e del cambiamento, ponendo in primo piano quelli che sono i valori cardine della nostra comunità, ben evidenziati nella Costituzione italiana.

La scuola è l’argine più robusto ai comportamenti distruttivi. È il tempio della  formazione, è promotore di solidarietà, di sapere diffuso, di etica civile, di  accoglienza, di integrazione, di condivisione. I nostri istituti scolastici superiori possono e debbono trasformarsi in motore della trasformazione sociale. Non ci sarà sviluppo sostenibile senza una scuola votata alla solidarietà ed all’innovazione, capace di trasmettere intensamente cultura, in grado di accrescere sempre più il sapere dei ragazzi come garanzia della loro stessa libertà, nella consapevolezza perenne che la conoscenza rende l’uomo libero. In ragione proprio delle mutevoli dinamiche che caratterizzano la vita dei popoli, in una prospettiva di movimento più che di stanziamento, il valore sociale della scuola risiede anche nell’essere  irrinunciabile presidio di “integrazione” e “coesione”, perché è alle fondamenta dell’unità del Paese. La nostra scuola insegna ad essere italiani ma è pronta ad accogliere i nuovi italiani che stanno imparando la nostra lingua e condividono la nostra vita.

Nel ringraziarvi nuovamente per il prezioso lavoro svolto, vogliate estendere il mio saluto più gradito, per il tramite delle vostre persone, al personale docente ed amministrativo della scuola.
Un saluto speciale lo rivolgo agli studenti ed alle studentesse, perché  “I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere”. Sono le parole di Plutarco tratte da un suo trattato pedagogico scritto quasi duemila anni fa, ma straordinariamente attuali.

Ai giovani dico di divenire protagonisti attivi di una società in continuo cambiamento e di saper guardare oltre il dato certo, animati dallo quello spirito di conoscenza e di curiosità, che costituisce la vera chiave per saper costruire un domani migliore perché il mondo può essere salvato solo dal soffio della scuola. A tutti buon anno scolastico!”.