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Province, l’asse del Lazio sud

Ieri l’incontro tra i Presidenti degli enti di Latina e Frosinone: l’idea di un percorso comune

«Un confronto cordiale, di­retto, efficace e produttivo». Così il Presidente della Provin­cia di Frosinone, Luca Di Stefa­no, ha definito l’incontro con il suo on1ologo della Provincia di Latina, il Presidente Gerardo Stefanelli, avvenuto questa mattina nel suo ufficio presso Palazzo Jacobucci. «Due terri­tori contigui e non in concor­renza, anzi complementari per caratte1;stiche geografiche e orografiche come quelli delle Province di Frosinone e Latina devono cooperare, lavorare per una collaborazione strategica e, all’occorrenza, addirittura tat­tica. Lo dico perché nel inondo amministrativo attuale la con­correnza tra i territori per l’otte­nimento dei fondi è una realtà non comprimibile e lo è non so­lo per la rincorsa all’occasione imperdibile del PNRR o dei Fondi Strutturali europei» ha aggiunto il Presidente Di Stefa­no.
Il dialogo tra i due Presidenti si è infatti basato soprattutto sulle opportunità che un’asso­nanza sulle politiche di svilup­po del Lazio meridionale possono offrire, specialmente se a programmarle sono Enti di Area Vasta come sono le Provin­ce. Un’idea di progresso comu­ne, teso a valorizzare reciproca­mente le potenzialità, che ha già trovato ottimi esempi, uno dei quali l’unione tra le Camere di Commercio che ha permesso di costituire una realtà Camera­le tra le più importanti in Italia. Quella del Presidente Stefanelli non è stata dunque una sempli­ce visita di cortesia ma un vero e proprio incontro di lavoro che avrà un seguito.

L’incontro, programmato da giorni, cade in una fase interes­sante, nella quale si è nuova­mente acceso il dibattito sulle province e sul loro ritorno ad antico splendore. Il centrode­stra, con Forza Italia in prima li­nea, ha presentato una propo­sta di legge per re-istituire le province e soprattutto tornare a fare eleggere direttamente dai cittadini presidente e Consi­glio. Ma allo stesso tempo an­che da sinistra si muove qualco­sa, col partito democratico che ha presentato una sua propo­sta. Se le cose non si complica­no, qualcosa certamente si riu­scirà a fare.
Del resto in questi anni le province hanno sofferto e non poco. «Ma nonostante questo si riesce a fare qualcosa di positi­vo» spiega il presidente Stefa­nelli. Che proprio ieri ha ottenuto il via libera per i progetti relativi alla viabilità da sistema­re in tanti piccoli c0muni del territorio. Proprio quelle realtà che sono rimaste più penalizza­te dall’assenza di una struttura di riferimento come la Provin­cia.
Nelle scorse settimane al Se­nato Licia Ronzulli di Forza Ita­lia ha presentato una proposta di legge con tre articoli che pre­vedono l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio della provincia oltre all’elezione di­retta del Sindaco e del Consiglio metropolitano, abolendo il bal­lottaggio, nel caso che il candi­dato superi il 40% dei voti, ed estendendo tale criterio anche ai comuni sopra i 15 mila abi­tanti. Un primo passo avanti verso il ritorno alle Province di una volta.