Oltre quattromila studenti provenienti dalle scuole medie inferiori e superiori della provincia di Latina, hanno affollato il lungomare di Scauri in occasione della 28esima “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” organizzata da Libera Sud Pontino, che quest’anno ha scelto il Comune di Minturno come location, dopo uno stop di quattro anni imposto dalla pandemia. Il tema proposto da Libera è stato: “E’ possibile. Pace, giustizia verità, diritti, accoglienza e libertà”. I giovanissimi ma anche tanti cittadini e associazioni, si sono radunati nel piazzale antistante il Pala Borrelli e ha sfilato con bandiere, canti, slogan sul lungomare e poi per un tratto della via Appia, giungendo infine al piazzale antistante l’ex fabbrica Sieci. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti sul palco allestito per l’occasione ma anche tanta musica. A dare il benvenuto ai tanti studenti il Sindaco di Minturno nonché Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, che ha commentato l’evento: “Una bella giornata con migliaia di ragazzi sul nostro bellissimo lungomare, sensibilizzare i più giovani sui temi della legalità e della lotta alle mafie è un investimento sul futuro delle nostre comunità. Ringraziamo il Circolo di Libera Sud Pontino per aver scelto la nostra città e averci dato la possibilità di contribuire alla riuscita di questo evento”.
Al suo fianco anche l’Arcivescovo di Gaeta Mons. Luigi Vari e i rappresentanti di molti comuni pontini. In rappresentanza del Comune di Fondi la consigliera comunale con delega alle politiche giovanili Jessica Di Trocchio, presenza significativa essendo la più giovane dell’assise civica, che ha lanciato un messaggio forte delle istituzioni alla lotta contro ogni forma di criminalità.
Molto calato sul territorio locale l’intervento del consigliere PD di Formia, Luca Magliozzi, che ha menzionato i beni sequestrati alla criminalità organizzata, tra cui gli appartamenti sequestrati al clan Bardellino: “Sono anni – ha dichiarato -che non trovano ancora un adeguato utilizzo e questo rappresenta un inaccettabile schiaffo alla collettività”. Dal palco gli studenti hanno letto i nomi delle oltre 1000 vittime innocenti colpite dalle mafie dal 1893 ad oggi. Nel pomeriggio, infine, si sono svolti tre seminari sui temi dei beni confiscati, della Costituzione e della storia della presenza mafiosa sul territorio pontino.