Sul mancato quorum dei centristi: “Gli elettori contrari alle divisioni.
L’intervista di Tonj Ortoleva a Gerardo Stefanelli per Latina Oggi.
Ha fatto un’impresa, portando la lista Stati Uniti d’Europa quasi al 5% in provincia e conquistando 9 mila preferenze personali nella coalizione, più della metà in terra pontina. Gerardo Stefanelli s’è preso alcuni giorni di riflessione prima di commentare il voto, che da una parte lo amareggia per il mancato raggiungimento del quorum a livello nazionale, ma dall’altra lo esalta, perchè in provincia è stato dimostrato che i centristi sono vivi.
Presidente Stefanelli ad alcuni giorni dalla chiusura dei seggi, acquisiti i dati definitivi come valuta questa esperienza della lista “Stati uniti d’Europa” che non è riuscita per pochissimo a raggiungere lo sbarramento del 4%?
I cittadini hanno punito le divisioni. Alle scorse elezioni politiche la proposta del terzo polo non solo aveva ottenuto quasi l’8%, ma aveva ridato una prospettiva a un elettorato che comunque si riconosce in un’area liberale e democratica che non si sente rappresentata dall’attuale compagine di governo. Quell’area raccoglie anche in queste elezioni più o meno la stessa percentuale se si sommano i risultati dei partiti che la compongono il che vuol dire che c’è una necessità di costruire una proposta forte in tal senso. Adesso però è venuto il momento di mettere da parte i personalismi e di lavorare a questo progetto. Seguiremo con attenzione se ci sarà, come sembra, una evoluzione in questa direzione e ci faremo carico come sempre abbiamo fatto ad ogni livello di presentare delle proposte costruttive. Va comunque sottolineato che in provincia di Latina la lista è andata ben oltre il 4% prendendo un punto in più della media nazionale e lo 0.8% in più di quella regionale.
Proprio partendo da queste ultime considerazioni non si può non notare un suo ottimo risultato in termini di preferenze, quasi diecimila. Se si considera la provincia di Latina ha preso più voti di leader nazionali come Renzi e Calenda e ha pochissimo scarto ad esempio dal due volte presidente di regione Nicola Zingaretti. Anche nell’intera circoscrizione ha superato deputati del territorio che si sono candidati in partiti ben più votati. Come se lo spiega?
Sono estremamente soddisfatto del risultato e ancor di più di quello che abbiamo iniziato a costruire con questa campagna elettorale. Una piccola rete di amministratori che sta crescendo e con i quali vogliamo continuare a lavorare. Penso a Daniele Piccinella di Sezze ad Antonio Betti di Cori e colgo anche l’occasione per fare gli auguri e i complimenti a Nicola Minniti e Mauro Mariotti eletti al consiglio comunale di Sermoneta così come ad altri amici eletti nei vari comuni andati al voto. Questo è un patrimonio che non vogliamo disperdere e che vogliamo sostenere per contribuire al miglioramento delle amministrazioni locali.
Un grazie sentito ai miei concittadini di Minturno. Siamo stati il comune con la percentuale più alta d’Italia della lista Stati Uniti d’Europa. Per tornare alla sua domanda, la spiegazione che mi sono dato è che il lavoro costante e la vicinanza con i cittadini paga sempre. La politica nazionale dovrebbe prendere nota di questo perché la lontananza dai territori è anche uno dei motivi per i quali c’è un alto astensionismo, un grosso male della nostra democrazia del quale si parla troppo poco.
Un risultato davvero importante se si considera anche il fatto che Matteo Renzi non è venuto in provincia per questa campagna elettorale. In un contesto in cui il PD locale non è riuscito ancora una volta ad avere candidati in lista e prende quasi 10 punti percentuali in meno della media nazionale possiamo dire che nel campo del centrosinistra emerge con forza una figura che ha tutte le carte in regola per rivendicare un serio spazio se non addirittura la leadership provinciale di un’area che oggettivamente è ormai poco rappresentata anche a livello istituzionale.
Non è mio compito né tantomeno mio interesse entrare nelle dinamiche di altri partiti. Noi stiamo lavorando a un percorso per contribuire a rafforzare un’area politica che chiede una rappresentanza e che è sicuramente alternativa a Fratelli D’Italia e Lega. Gli altri partiti sono per noi degli interlocutori con i quali ragionare per capire se è possibile costruire questo progetto insieme. All’interno di questa cornice ovviamente ognuno giocherà le sue carte che non devono essere legate a ambizioni personali ma al raggiungimento di obiettivi che abbiano sempre al primo posto i cittadini delle nostre comunità.
Visti questi risultati non è difficile ipotizzare per lei un ruolo nazionale nel nuovo percorso di Italia Viva.
Sinceramente dopo una lunga e faticosa campagna elettorale ora il mio pensiero è solo di dedicarmi pienamente alla mia famiglia e all’amministrazione di Minturno e della Provincia. Sicuramente ci vedremo nei prossimi giorni con gli amici che hanno camminato insieme a me in questa esperienza per valutare e decidere insieme i prossimi passi.