Stefanelli parla della programmazione estiva, di sviluppo locale e libera concorrenza
Il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli interviene sui temi più caldi dell’estate: dalle presenze, allo stop alle serate sulla spiaggia, fino al ruolo dei privati nello sviluppo economico locale.
Sindaco, si è parlato molto in questi giorni di presenze ridotte sul litorale scaurese, Lei in un recente post su Facebook ha voluto smentire un po’ chi cavalca l’onda di facili polemiche. Cosa possiamo dire sulle presenze?
Credo sia prematuro o comunque non veritiero fare un bilancio in pieno agosto, perché i picchi di presenze probabilmente si avranno in queste settimane e per poter fare una valutazione attendibile è necessario esaminare i dati completi. Quello che è certo è che il trend nazionale non favorevole e che il calo generalizzato intorno al 50% delle presenze nel Lazio, influenza anche le nostre impressioni. Come ripeto ormai da tempo, esiste un dato inequivocabile sulle presenze che fotografa in modo chiaro il nostro territorio: ovvero il quantitativo di rifiuti prodotti, che non è sensibile all’abusivismo nell’ospitalità tanto paventato. Per il momento, il calo non appare così drastico come si vuole far credere. Ci riserviamo comunque di aspettare la fine dell’estate per valutarlo in modo opportuno.
Parliamo dell’estate minturnese e del ricco calendario di eventi, che con tante novità, conferma un’offerta culturale e turistica ampia e variegata che registra numeri importanti, come dimostra il grande pubblico del Teatro Romano.
Anche quest’estate abbiamo lavorato ad un’offerta culturale di rilievo, con un calendario ricco di eventi che è stato costruito per abbracciare un pubblico ampio, senza abbassare il suo livello o ricercare un pubblico facile. Penso alle “Serate a Minturnae”, dove il musical si alterna alla danza classica, senza rinunciare alla commedia, alla musica o ai grandi ospiti che hanno caratterizzato la fortuna delle stagioni estive più illustri del Teatro Romano. Al Castello abbiamo scommesso sulla commedia, con un cartellone di spettacoli ben strutturato, alternato a manifestazioni ed eventi per tutti. Abbiamo confermato gli appuntamenti più attesi, dal teatro per ragazzi, alle osservazioni astronomiche fino al nuovo ciclo di visite guidate. Insomma, abbiamo dato spazio alla cultura, all’intrattenimento, allo sport e al benessere, senza dimenticare i bambini e le famiglie.
Non solo eventi, ma anche tanti servizi con il nuovo sistema della Minturno Welcome Card. L’Amministrazione quest’anno ha voluto investire molto sulla sua offerta turistica, possiamo parlare come per gli eventi di una scelta vincente?
Il sistema della Welcome Card quest’anno dimostra il grande contributo che vogliamo dare allo sviluppo locale, costruendo tutta una serie di servizi essenziali al turista come navette gratuite, informazione e accoglienza, supporto alle strutture ricettive attraverso la creazione di un sistema innovativo e premiante dell’iniziativa privata e non ultimi gli eventi già citati. Ogni anno siamo riusciti ad aggiungere e affinare i servizi, a supporto anche di chi materialmente si occupa di gestire i flussi nelle attività quotidiane. Credo che, questo sia fondamentale per aspirare ad una crescita turistica della nostra area e alla costruzione di un nuovo target per la destinazione turistica che vogliamo fare di Minturno Scauri.
Tuttavia, nonostante il grande contributo dell’Amministrazione, si percepiscono i malumori per le mancate serate di tanti stabilimenti balneari e attività locali, che si sono visti bloccare le programmazioni estive.
È anche per noi un grande rammarico, perché il contributo del privato è determinante nella creazione dell’offerta complessiva che un territorio crea per residenti ed ospiti. Purtroppo, sono stati tutti colti di sorpresa da una normativa più stringente sulle serate musicali, che ha fatto emergere come sia importante avviare una programmazione diversa delle attività. Questo però, non deve essere una battuta d’arresto, ma una presa di coscienza, un invito a crescere per fare le cose in modo più professionale.
La sua affermazione sembra sottendere che serve un cambio di passo in ambito turistico, soprattutto per il settore turistico.
È inutile dire che il rilancio dello sviluppo locale passa attraverso il capitale privato e che quello che serve sono partnership efficaci per migliorare le infrastrutture e ampliare il catalogo di servizi. Anche il governo nazionale ha preso atto della necessità della libera concorrenza nella crescita economica. Il compito di un amministratore è tutelare l’interesse economico, valorizzando e tutelando il bene pubblico. Quando parlo di asset privato, non mi riferisco solo all’arenile ma a tutte quelle attività commerciali e non, che sono i principali destinatari dei flussi turistici. C’è bisogno di un ammodernamento delle strutture private che tuteli l’interesse pubblico. Molte di quelle esistenti non sono in grado di rispondere più alle esigenze e alle aspettative di un turismo moderno. Lo sviluppo locale non può essere limitato o ostacolato dalla mancanza di coraggio e audacia dei privati. Il pubblico può dare linee di indirizzo, creare occasioni e sistemi premianti della libera iniziativa, ma non può in alcun modo sopperire da sola alla mancanza di investimento degli attori territoriali. Ecco, perché credo sia fondamentale imparare a ragionare sempre più in un’ottica condivisa, dove pubblico e privato, viaggino insieme, parallelamente per riscrivere la storia di un territorio che deve svincolarsi da vecchi alibi e conquistare lo spazio che merita.