Bonus idrico, sconti per gli utenti

La decisione dei sindaci Sono oltre 50mila le persone che potranno beneficiare della riduzione della bolletta

È in arrivo per le famiglie in condizioni di disagio economi­co dell’Ato 4 un Bonus Idrico Locale aggiuntivo a quello na­zionale già previsto dall’Arera. Ad approvare questa misura di sostegno economico è stata la Conferenza dei Sindaci dell’E­gato 4 di Latina riunitasi ieri mattina. E’ stato invece rinvia­to il voto sul nuovo statuto, in quanto i sindaci neo eletti han­no chiesto un supplemento di tempo per meglio approfondi­re l’importante documento. Se ne riparla tra due settimane.
Ma intanto è arrivato l’im­portante provvedimento desti­nato alle famiglie. «In questo momento di particolare diffi­coltà per le famiglie, abbiamo ritenuto tutti che l’importante contributo economico già rico­nosciuto dall’Arera non fosse abbastanza – dichiara il Presi­dente dell’Egato 4 e Presidente della Provincia di Latina, Ge­rardo Stefanelli – Da qui la reintroduzione di un Bonus Idrico Locale, che integra quel­lo nazionale e lo rafforza, così da sostenere in modo più con­sistente chi ne ha bisogno. Siamo gli unici nel Lazio ad attuare una misura di questo tipo, anche per questo ringrazio tut­ti i componenti della Conferen­za per questo traguardo comu­ne».
Il Bonus Idrico nazionale rappresenta un’agevolazione che garantisce all’utente una fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base an­nua per ogni componente del­la propria famiglia anagrafica – ovvero, in una famiglia compo­sta da 4 persone, non vengono pagati 73 metri cubi di acqua all’anno.

Alla somma prevista dal Bo­nus Idrico Nazionale, l’Egato 4 andrà a sommare un Bonus ag­giuntivo attraverso uno speci­fico calcolo permettendo così ai beneficiari di ridurre ulte­riormente la spesa sostenuta.
Al Bonus Idrico (nazionale+ locale) può avere accesso l’u­tente che appartiene: 1. a un nu­cleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 eu­ro, oppure; 2. a un nucleo fami­liare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superio­re a 20.000 euro, oppure a un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pen­sione di cittadinanza.
Inoltre, gli utenti aventi di­ritto non dovranno fare do­manda per usufruire del con­tributo: i beneficiari saranno individuati automaticamente sulla base della loro Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e riceveranno la somma previ­sta dal Bonus (nazionale + lo­cale) in maniera automatizzata (direttamente scontata in bolletta nel caso di utenti diretti o attraverso un assegno una tan­tun1 nel caso di utenti indiret­ti).
Tale novità ha permesso di passare, dal 2021, da 7.000 a ol­tre 50.000 beneficiari sul terri­torio dell’ Ato 4, allargando la platea di aventi diritto.
Per avere, quindi, accesso automatico al Bonus, il cittadi­no dovrà presentare ogni anno la DSU e ottenere un’attesta­zione di ISEE entro la soglia prevista dall’Arera. Sarà quin­di l’lnps a inviare i dati al Siste­ma Informativo Integrato (SII) per consentire l’erogazione dell’agevolazione agli aventi diritto.

Egato, serve lo statuto

Il Presidente della Provincia spiega quali sono le ragioni per arrivare all’approvazione. Lettera-appello di Stefanelli ai nuovi sindaci in vista della conferenza del 5 giugno

Una lettera agli otto sindaci eletti nell’ultima tornata elettorale per illustrare loro il ruolo dell’ente d’ambito sul servizio idrico e le sfide future che lo attendono, legate soprattutto alle scelte e al ruolo dei sindaci della conferenza. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha inviato la missiva ai nuovi primi cittadini e per farlo ha atteso il completamento del ballottaggio di Aprilia. L’obiettivo di Stefanelli è anche quello di sensibilizzare i colleghi sul nuovo appuntamento della conferenza di sindaci Ato4 che dovrà approvare lo statuto dell’ente d’ambito.

“La Provincia costituisce la “casa di tutti i Comuni” – afferma Stefanelli nella lettera – Per tale ragione desidero manifestarle la più ampia disponibilità della Provincia a collaborare con Lei nell’interesse delle comunità del territorio pontino. Colgo l’occasione per rappresentare un tema di primaria rilevanza che è doveroso farle conoscere da me in quanto Presidente della Provincia che è l’Ente responsabile del coordinamento d’Ambito Territoriale. Riguarda il processo di qualificazione giuridica dell’Egato4 Lazio Meridionale – Latina”. Dopo un breve excursus storico sull’ente d’ambito, Stefanelli arriva al punto cardine: “L’importante cammino di conseguire la qualificazione giuridica di Ente Pubblico avviato negli ultimi anni dall’Egato 4 Latina, necessita, per dirsi ultimato, di un ulteriore atto indispensabile che è l’approvazione di uno Statuto.

Ad oggi l’Egato non è dotato di un atto giuridico fondamentale che disciplini l’organizzazione il funzionamento e la rappresentanza legale dell’Ente. L’approvazione di uno Statuto consentirà alla Segreteria Tecnico-Operativa di dotarsi anche di personale stabile. Nell’ultima Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti riunitasi il 5 maggio scorso, uno schema di Statuto è già stato sottoposto per l’approvazione. Quest’ultima non è stata conseguita per il mancato raggiungimento dei 2/3 degli aventi diritto al voto. Viceversa, è stata registrata una maggioranza assoluta della metà più uno degli aventi diritto. Nella prossima Adunanza da tenere entro 30 giorni dalla prima approvazione, ci sarà l’opportunità di ottenere l’adozione del primo Statuto dell’Ente se verrà registrata perlomeno la maggioranza assoluta della metà più uno degli aventi diritto al voto (in tal caso si ottiene per due volte di seguito a distanza di 30 giorni il voto favorevole della maggioranza assoluta ex. art. 6 comma 4 Tuel)”. E qui, l’appello “Caro Sindaco, alla luce di quanto premesso, sono certo che sarà da Lei compresa l’esigenza di convocare entro il 5 giugno 2023 una nuova Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti, al quale sottoporre una seconda votazione sullo schema di Statuto che ha già ricevuto una maggioranza assoluta in prima votazione”. Un appuntamento che segnerà, di fatto, l’esordio dei nuovi sindaci all’interno della conferenza dell’Egato. Con un tema spinoso da affrontare”.

Ato 4, via libera a Regolamento, bonus idrico e nuovo Statuto

Si è riunita questa mattina la Conferenza dei sindaci dell’Ato4 presieduta dal presidente della Provincia Gerardo Stefanelli che ha approvato a conclusione del dibattito i cinque punti inseriti all’ordine del giorno.

Il primo argomento riguardava l’inserimento di alcune modifiche al Regolamento della stessa Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti e al Regolamento per la costituzione e il funzionamento dell’Ufficio di Presidenza, necessario per disciplinare la votazione in modalità online. Via libera da parte dei primi cittadini anche all’istituzione del bonus Idrico integrativo locale, provvedimento che incrementa da una parte i fondi a disposizione e dall’altra amplia il numero degli aventi diritto ad usufruire di tale agevolazione.

La Conferenza ha anche approvato il Piano di rientro del canone di concessione ai sensi della vigente Convenzione di Gestione del Servizio idrico integrato, un passaggio fondamentale atteso da ben 18 anni che verrà ulteriormente approfondito successivamente. Approvato anche il Protocollo di Intesa Isole Pontine.

Infine i sindaci hanno dato il via libera allo Statuto dell’Ato4, documento che dovrà essere nuovamente votato tra 30 giorni per l’approvazione definitiva.

Life GREENCHANGE, il punto sul progetto e le visite di monitoraggio nei siti coinvolti

Si è aperta martedì la due giorni di incontri e sopralluoghi nell’ambito di Life GREENCHANGE, il progetto del quale la Provincia di Latina è ente capofila finalizzato a promuovere la tutela della biodiversità e rafforzare il valore ecologico dei sistemi agricoli nella pianura pontina e nelle aree rurali dell’arcipelago maltese mediante la realizzazione di infrastrutture verdie l’implementazione di pratiche agricole a basso impatto.

Presso l’aula Loffredo i rappresentanti di Provincia di Latina, Confagricoltura Latina, Consorzio Poliedra e CIRF – Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale U-Space MIEMA – Malta Intelligent Energy Management Agency hanno illustrato il lavoro svolto ai rappresentati del programma europeo per l’ambiente e il clima LIFE per la conservazione della biodiversità attuato grazie al co-finanziamento del Programma LIFE: la riqualificazione fluviale, le infrastrutture verdi, gli accordi di custodia del territorio, il patto per la biodiversità, i sopralluoghi per monitorare le azioni sperimentali, la comunicazione e le azioni di sensibilizzazione facendo il punto sull’avanzamento dello stato del progetto con indicazione dei risultati ottenuti azione per azione fino alla visita di monitoraggio rispetto ai risultati previsti nella Convenzione di Sovvenzione.

Il pomeriggio è stato invece dedicato alle visite presso tre delle aree interessate: l’azienda agricola Gelasio Caetani, dove è stato realizzato uno degli interventi più sostanziosi con la creazione di una nuova zona umida per la conservazione della biodiversità in un territorio rurale e produttivo dall’alto valore naturalistico; lungo il Fosso Cicerchia nell’azienda Agricola Gancie il Canale Allacciante nell’azienda agricola Agrilatina. In tali aree pilota si è proceduto a ripristinare la vegetazione ripariale di alcuni tratti del reticolo idrografico eradicando le specie vegetali aliene e creando nuovi ambienti umidi, boschi igrofili, mesofili e prati stabili. Oggi i sopralluoghi sono proseguiti presso il fiume Ufente nel territorio del comune di Pontinia dove sono state realizzate due zone umide e sono quasi conclusi gli interventi per la creazione di infrastrutture verdi e quelli multifunzionali volti a rafforzare la connettività ecologica dell’area per poi passare all’area del Monumento Naturale Giardino di Ninfa – Parco di Pantanello.

“E’ un bilancio positivo quello che emerge dagli incontri di questi giorni – sottolinea il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – e per noi essere ente capofila di un progetto di questa importanza per l’ambiente e il territorio è vero motivo di orgoglio”.

Servizio idrico, reti nuove e gestione smart. I piani dell’Ato 4

Parla il Presidente Stefanelli: “Combattere la dispersione è anche una battaglia etica, di equità. Investimenti mirati”.

I disagi di questa settimana arrecati dall’ennesimo guasto alla condotta delle Sardellane hanno riacceso i riflettori sulla necessità di interventi di ammodernamento della rete idrica. Un tema sul quale si sta impegnando in modo particolare il Presidente della Provincia di Latina e dell’Ato 4 Gerardo Stefanelli. Proprio con lui abbiamo fatto il punto della situazione su progetti e prospettive.

Nei mesi scorsi abbiamo parlato dei fondi PNRR ottenuti per rinnovare il Sistema Idrico Integrato. A che punto siamo?

“Mi fa piacere questa domanda perché ritengo che sia responsabilità delle istituzioni aggiornare in maniera continua le persone sul nostro operato. Il progetto redatto da Egato 4 Latina con il gestore Acqualatina, e che ha ottenuto il prezioso sostegno dell’Assemblea dei Sindaci, è risultato 11° a livello nazionale, rientrando quindi tra i soli 21 progetti ammessi e finanziati sui 119 presentati in tutta Italia. I nostri territori così, potranno beneficiare di 40 milioni di euro che ci hanno permesso di portare a oltre 54 milioni di euro gli investimenti del “Global Water Evolution: l’ottimizzazione del Sistema Idrico Integrato dell’Ato 4 – Lazio Meridionale”. Alcune linee di intervento sono già partite, e su tutte si sta completando la prima fase che è quella amministrativa. Il gestore sta rispettando i tempi”.

Quali sono gli obiettivi?

“Sono tanti, ma il principale credo sia la sinergia tra i soggetti coinvolti. Per la prima volta esiste un piano con una visione d’insieme e a lungo termine che è il frutto non di un solo soggetto, ma di un lavoro di squadra portato avanti dagli uffici ma, soprattutto, dall’Assemblea dei Sindaci. Questo punto è fondamentale, perché gli amministratori locali più di altri difendono gli interessi dei cittadini. Altrettanto importante è non parlare di interventi spot, ma di un progetto complesso e integrato, che si fonda su tre parole chiave: innovazione, sostenibilità e legalità. In estrema sintesi: stiamo cercando di tenere assieme l’attenzione alle necessità dei singoli territori e una visione d’insieme più ampia. Lo diciamo da tempo: sarebbe opportuno allargare l’ambito per mettere insieme maggiori forze economiche per essere più competitivi”.

Come si traducono queste parole in interventi?

“Non parlo più dei singoli interventi, è più giusto che lo facciano i tecnici che fanno capo al gestore. Però sicuramente il maggiore contributo come Egato 4 Latina e come Assemblea dei Sindaci riguarda le linee guida. A tal riguardo, l’innovazione si traduce nell’adozione delle tecnologie più avanzate sia di gestione che di intervento e dei sistemi più evoluti di analisi delle banche dati. La sostenibilità, invece, corrisponde a una vera e propria sfida, ovvero la lotta alle perdite che danneggiano gli utenti e l’ambiente. Per me questa è una battaglia etica. Infine, legalità vuol dire difendere i consumatori onesti e intercettare chi consuma acqua abusivamente”.

Dal punto di vista dei cittadini, però, al di là della qualità del servizio il tema centrale resta il caro bollette.

“Se vogliamo diminuire il peso della bolletta sulle tasche dei nostri concittadini, l’unica strada è quella di lavorare su innovazione, sostenibilità e legalità, è tutto collegato. Faccio alcuni esempi: innovare vuol dire meno guasti da riparare con una conseguente minore dispersione di risorse economiche. Sostenibilità vuol dire meno perdite e quindi meno energia per pompare l’acqua nelle condotte. Solo su questo punto abbiamo stimato un risparmio di 4,7 milioni di euro dal 2026. Infine, legalità vuol dire meno abusivi e più risorse economiche a beneficio di tutti. A tal proposito il gestore sta per installare 100 mila nuovi contatori intelligenti che permetteranno agli utenti di consultare i consumi in tempo reale via web”.

A breve potremmo parlare di smart cities anche nella provincia di Latina?

“Sì, dobbiamo farlo. Ritengo che la Provincia, nell’ambito delle sue competenze, debba supportare i Sindaci verso la costruzione delle smart cities di domani, sia nei piccoli che nei grandi Comuni. La digitalizzazione del Sistema Idrico Integrato è uno degli snodi fondamentali, si tratta di un’opportunità di crescita economica e di occupazione per i nostri giovani professionisti e le tante aziende e startup del territorio che fanno innovazione. E’ anche un’opportunità per ridurre il gender gap, basti pensare che il 30% delle risorse coinvolte nel progetto “Global Water Evolution” sono e saranno donne. Mi auguro che in futuro siano ancora di più”.

Greenchange, approvato il progetto per la riqualificazione dell’Ufente e del lago Pani

Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha firmato il decreto di approvazione del progetto definitivo sulla riqualificazione delle sorgenti dell’Ufente e del lago Pani previsto nell’ambito del programma europeo Life 2017 – Greenchange che ha tra i suoi obiettivi la rinaturalizzazione di ambienti umidi localizzati nell’agro pontino e nell’isola di Malta e del quale la Provincia di Latina è capofila.

Il progetto in questione, del costo complessivo di 119mila euro, è uno degli obiettivi fissati nel programma e riguarda la riqualificazione ambientale lungo il fiume Ufente nell’area compresa tra Sezze scalo e la zona dei Gricilli e interessa un sistema di piccole zone umide. L’obiettivo è quello ripristinare e conservare habitat igrofili e idrofili accrescendo la funzionalità ecologica e ambientale dell’intera area. Gli interventi previsti sono finalizzati ad incrementare l’eterogeneità del sito ricostruendo habitat un tempo presenti nella pianura pontina e progressivamente eliminati a causa dell’intensificarsi delle attività agricole.

Obiettivo di Greenchange è quello di contrastare la diffusa perdita di biodiversità all’interno delle aree agricole dovuta al deterioramento degli ambiti residuali a elevato valore naturalistico.

“La Provincia – commenta il presidente Gerardo Stefanelli – continua sul percorso tracciato nel progetto Greenchange e dimostra di essere in grado di mettere in campo iniziative fondamentali in tema di tutela dell’ambiente riuscendo ad intercettare anche finanziamenti europei mirati alla tutela del territorio”.

Impianti idrici del Lazio Meridionale, il presidente Stefanelli: “Nuove tutele per i cittadini”

“Sono state approvate, dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’ATO4 Lazio Meridionale – Latina, le modifiche previste per la Carta dei servizi e per il Regolamento di Utenza del Servizio Idrico Integrato”.

A renderlo noto, l’ufficio stampa dell’EGATO 4 Latina.

In particolare, sono due i temi di interesse:

  1. la disciplina per le utenze condominiali, le quali vedranno la possibilità di suddivisione degli impianti sulle singole unità immobiliari;
  2. lo sgravio per gli utenti in caso di perdite occulte, al quale vengono oggi applicati nuovi criteri di calcolo.

Abbiamo recepito le disposizioni dall’Autorità di Regolazione, agendo nel pieno interesse e nella tutela dei cittadini del Lazio Meridionale – dichiara Gerardo Stefanelli, Presidente di Egato 4 Latina – Grazie alle modifiche applicate faremo emergere il sommerso che danneggia gli utenti che regolarmente provvedono a pagare le quote di utilizzo, oltre a premiare coloro che quotidianamente si distinguono per un consumo parsimonioso e ponderato della risorsa idrica. Vogliamo lavorare in questa direzione per introdurre processi virtuosi che permettano di salvaguardare la risorsa idrica e ottimizzare gli investimenti”. 

Stipula di un contratto distinto nelle utenze condominiali.
La prima novità riguarderà la contrattualizzazione delle utenze condominiali. Gli utenti dei condomini potranno scegliere di contrattualizzare autonomamente il proprio impianto consentendo al gestore di installare appositi contatori nell’area condominiale: una misura che consentirà, tramite la rilevazione e la ripartizione dei costi delle singole utenze, di tutelare e premiare tutti i cittadini attenti al risparmio idrico, che pagheranno per quanto effettivamente consumato.

Tutela verso le perdite occulte.
In caso di perdite occulte, i cittadini avranno la facoltà di richiedere al Gestore uno sgravio del consumo maturato nel periodo interessato dalla perdita che tutela maggiormente i cittadini rispetto al vecchio Regolamento.

Al presentarsi di tali condizioni, il Gestore provvederà quindi ad applicare i criteri di sgravio stabiliti da ARERA, i quali prevedono un pagamento delle tariffe di fognatura e depurazione in base al consumo storico dell’utente – mentre per la componente acquedotto l’utente, fatta salva una franchigia del 30%, pagherà i restanti consumi eccedenti ad una tariffa agevolata.

Il prossimo passo sarà lavorare per l’approvazione del nuovo Statuto, un’importante novità in grado di attribuire sempre maggiore dignità all’Ente – ha affermato Stefanelli, che prosegue – Fino a qualche mese fa i cittadini ignoravano l’esistenza di Egato 4 Latina. Il nostro obiettivo è farci percepire come un soggetto in grado di tutelare gli interessi degli utenti e i loro diritti, lavorando ogni giorno per fornire un servizio dalla qualità sempre più alta”.

“Anche sui rifiuti si è smesso di discutere e di decidere”

Il Presidente dell’Amministrazione Provinciale: “Siamo in un vuoto di potere. La politica non esercita più il ruolo di mediazione tra sindaci e comunità”

Non ci sono gli impianti e nemmeno i siti per ospitarli, perché nessuno vuole individuarli. Intanto i cittadini pagano per un servizio inevitabilmente carente e da domani pagheranno ancora di più, pur continuando a non avere una struttura gestionale sul territorio.

Presidente Stefanelli, restiamo a guardare?

“Adesso ci sono le condizioni ideali per la tempesta perfetta. La Regione ha commissariato la Provincia, il Commissario ad acta non ha preso una decisione e nel frattempo è stato istituito con legge regionale l’Egato4, cioè l’ambito ottimale territoriale dei rifiuti. Ma istituito non vuol dire costituito, perché mancano ancora i decreti attuativi della giunta regionale. Il direttore dell’area rifiuti della Regione dice che entro le prossime settimane si farà tutto. Ma nel frattempo si lavora per fare il calcolo del peso ponderato di ciascuna città aderente all’Egato, calcolo che si farà sulla base del peso demografico di ciascun comune e del numero di impianti dei rifiuti ospitati sul territorio. Potrebbe quindi verificarsi che Aprilia avrà più peso di Latina, a meno che quando si parla di impianti non si considerino anche quelli dismessi, come le due discariche di Borgo Montello”.

Tutto questo vuol dire che siamo entrati in un vuoto decisionale ufficiale, dopo quello “di fatto”, vissuto fino a ieri grazie all’inerzia dei sindaci? Adesso chi prenderà iniziative in materia di rifiuti?

“Le decisioni che servono sono quelle riguardanti gli impianti necessari alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti all’interno dei confini del nostro territorio, e in questo momento c’è effettivamente un vuoto di potere. E si tenga presente che saranno i decreti attuativi regionali a stabilire come si dovrà procedere alla nomina del Consiglio Direttivo dell’Egato, composto da 4 consiglieri e un presidente che percepiranno uno stipendio. Sarà poi il Consiglio direttivo a nominare un Direttore generale e un sindaco Revisore dei conti. E l’elaborazione del piano d’ambito. Da tutto questo iter dovrà venir fuori la definizione del sistema integrato provinciale dei rifiuti”.

Insomma si riparte da zero. E tra qualche giorno, quando chiuderanno le ultime discariche del Lazio ancora in esercizio, cosa succederà?

“Posso dire che in provincia di Latina non accadrà nulla di nuovo, perché nei giorni scorsi ho ricevuto, insieme ai sindaci dei comuni pontini che conferiscono i rifiuti indifferenziati ad Aprilia, una comunicazione da Fabio Altissimi, per conto di Rida Ambiente, che ci informa di aver trovato una soluzione per trasferire i residui dei rifiuti sottoposti a Tmb in impianti extraregionali senza alcun aggravio di costi. Questo significa che i comuni non subiranno aumenti, e dunque nemmeno i cittadini. Mi pare una buona notizia”.

Siamo più di prima alla mercè dell’imprenditoria privata; stavolta ci è andata di lusso, ma nessuno può garantire che domani le cose restino le stesse. La politica non dice niente, i sindaci non parlano, ma cosa sta succedendo?

“Mai sentito un partito prendere posizione sulla questione dei rifiuti. Sono io a domandarmi dove siano finiti i partiti e con loro dove sia finito il ruolo di guida per i sindaci e per le politiche amministrative. E non è soltanto un problema di rifiuti. Prendiamo il metano: Latina è il comune capofila dell’Atm, Ambito Territoriale Minimo, e dovrebbe attivare gli stessi meccanismi previsti per la gestione dell’acquane dei rifiuti. Lei sa dove si è nascosto l’Atm? Io non lo so. Quello che vedo, è invece il fatto che le aziende che si occupano della distribuzione dell’acqua, di gas e di fibre per le comunicazioni, rompono strade, bucano marciapiedi, un giorno una e un giorno l’altra, e non c’è nessuno che si preoccupi di razionalizzare e armonizzare questi interventi. Direi che quando si scava, anziché posare un tubo e richiudere, se ne potrebbero sistemare due o tre, a disposizione di tutti gli interventi prevedibili nel medio e lungo periodo”.

Essendo questo un problema di tutti i comuni, dovrebbero essere i sindaci a cercare di fare sistema su questo tipo di situazioni. E tanto per non allontanarci dal tema di questa intervista, che verte sui rifiuti, stiamo parlando degli stessi sindaci che non sono riusciti a trovare un accordo sul sito per ospitare la discarica per i residui del Tmb.

“Proprio così. E cerco di spiegarmi meglio. Acqualatina fattura tra i 120 e i 130 milioni di euro l’anno; stando ai Pef dei comuni pontini, il valore complessivo delle fatturazioni per la gestione del servizio legato ai rifiuti è di altri 120 milioni di euro. Significa che ogni anno per queste due voci, acqua e rifiuti, vengono movimentati 250 milioni di euro, che gravano interamente sulle spalle dei cittadini. La politica potrebbe, forse dovrebbe, interrogarsi su una gestione virtuosa per trasformare queste attività in una risorsa. Se è vero che le aziende impegnate nella gestione di questi servizi sono energivore, dai consumi degli automezzi a quelli delle pompe di sollevamento, fino agli impianti di depurazione. Non è normale che si debba pagare per conferire i nostri rifiuti all’estero dove li utilizzano per produrre energia. Ma perché non lo facciamo noi?”.

Dunque nessuno parla, nessuno si confronta, nessuno lancia idee più o meno valide. Neanche alla vigilia delle elezioni regionali i partiti si sprecano a presentare programmi che prevedano interventi migliorativi per la gestione dei servizi. Eppure c’è in ballo il nostro futuro per i prossimi cinque anni.

“Dovremmo aver già cominciato a domandarci come sarà e come farà l’azienda che dovrà provvedere alla raccolta, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti. Come si muoverà sul territorio? Con quale prospettiva, e con quale obiettivo? Tutto questo presuppone una profonda conoscenza del territorio, della popolazione e dei diversi settori nei quali un’azienda di servizi è chiamata ad intervenire. Quanta gente c’è da servire? Dove risiede? Quali sono i siti per gli impianti necessari? Dove vanno collocati per risparmiare risorse e consumi? Quali sono le strade da percorrere per gli spostamenti degli automezzi? Tutto questo backround di conoscenze, attualmente ce l’ha soltanto Acqualatina, l’azienda che ha un rapporto diretto con tutti i cittadini, che conosce gli utenti, che è in grado di sapere chi paga,quanto paga, come paga e attraverso quale banca. Il “Big data” di questa provincia è nelle mani di Acqualatina, e si tratta di un patrimonio costruito in vent’anni con i soldi dei cittadini versati con le bollette, dunque è patrimonio della comunità e dovrebbe tornare alla comunità sotto forma di multiutility a servizio del territorio”.

Dobbiamo affidare la gestione dei rifiuti ad Acqualatina oppure dobbiamo pretendere da Acqualatina la restituzione di quello che chiama “Big data”?

“Potremmo riprendere il discorso avviato da Carlo Medici sulla pubblicizzazione dell’acqua, trattare con Veolia per portare l’azienda interamente nelle mani dei comuni dell’Ato4 e farne il centro propulsore della multiutility provinciale”.

La Provincia ha appena chiesto ad Acqualatina la restituzione di 18 milioni di euro, e adesso Lei vuole riportare a casa la spa che gestisce il servizio idrico?

“Forse è più semplice di quanto si creda. Veolia ha fatto un aumento di capitale insieme alla Provincia, che si è fatta carico di anticipare le quote dei comuni, cioè i 18 milioni che ora chiediamo. Intorno a questa cifra si possono costruire diversi scenari, ma ci vuole un obiettivo, un disegno. E’ quello che chiedo alla politica: vogliamo ragionare su questi temi? Vogliamo decidere se continuare a convivere con i privati oppure no? E se vogliamo tentare la strada della ripubblicizzazione dell’acqua, facciamolo, ma preservando il patrimonio rappresentato da Acqualatina, altrimenti rischiamo di replicare la disavventura di Latina Ambiente. I partiti devono fare da camera di compensazione tra i sindaci e le comunità del territorio. Siamo in un momento molto delicato e faccio un appello tutta la politica e a chi ha la responsabilità di governo sul territorio, per avviare un confronto e un dibattito nel segno della modernità, del cambiamento e dell’innalzamento della qualità del nostro agire, per riposizionarci su uno standard effettivamente europeo”.

Si rende conto di trovarsi in un contesto avvilente dove non c’è nessun partito e neanche un amministratore pubblico che abbia l’ardire di sposare la causa di una discarica, di un impianto di biometano o di un termoinceneritore? Di quale Europa stiamo parlando?

“E’ per questo che cerco di battermi per avviare una discussione o un confronto sui temi attualissimi dell’energia e della gestione dei rifiuti. Ogni attività industriale ha un impatto ambientale, ma pare nessuno lo veda, e comunque nessuno ne parla. Quando brucia la Soas di Pomezia che danno ambientale provoca? Almeno quello corrispondente a dieci anni di attività di un termoinceneritore, con la differenza sostanziale che il danno della Soas si consuma in una settimana e non in dieci lunghi anni. E non parliamo della farmaceutica e della chimica”.

Mi pare di poter dire che quello di cui la politica di questa provincia riesce a parlare siano le candidature e gli schieramenti, il campo largo o la coalizione stretta per affrontare le elezioni di questo o quel sindaco in questo o quel comune.

“Non so darle torto. Manca chi discute, chi sceglie e chi rischia. Tutti hanno paura di imboccare una strada piuttosto che un’altra. Eppure è abbastanza chiaro a chiunque faccia politica, che i sistemi per acquisire il consenso sono soltanto un paio: pianificare e dare risposte concrete ai problemi della gente, oppure comprare il consenso attraverso le clientele”.

L’Egato 4 lancia lo spazio “Consigli al cittadino”

Una nuova pagina web per gli utenti dedicata al rispetto della risorsa idrica con un format innovativo

L’acqua è un bene rinnovabile, ma non inesauribile per questo EGATO 4 Latina ha lanciato la sua nuova pagina web dedicata al rispetto della risorsa idrica, uno spazio interattivo dove l’utente potrà seguire i suggerimenti dell’Ente divertendosi.

Accedendo alla sezione “consigli al cittadino” www.egato4latina.it/consigli-al-cittadino, EGATO 4 Latina invita infatti a scoprire quali azioni applicare per ottenere un importante risparmio di acqua. Per farlo utilizza un format del tutto innovativo in cui l’utente può muoversi virtualmente tra gli spazi di una casa intercettando, in ogni stanza, numerosi consigli: dall’utilizzo degli elettrodomestici all’acquisto di cibo, fino ai suggerimenti per il proprio giardinotutto è all’insegna del risparmio idrico.

Inoltre, la pagina è pensata anche per i più piccoli che, dopo aver memorizzato i consigli, potranno cimentarsi nel quiz finale per scoprire quale tra i personaggi “H2O” li rappresenti: il “super H2O defender” per i maestri del risparmio; il “very normal H2O” per gli allievi alle prime armi; il “bad bad H2O” per coloro che hanno bisogno di un ennesimo ripasso!

Bolletta acqua, Stefanelli “Ad Acqualatina servono strumenti per far pagare i morosi”

Tariffe idriche, il Presidente della Provincia e dell’Ato 4 Gerardo Stefanelli: “Attivare un percorso per aiutare le fasce deboli e recuperare la morosità”

“Non possiamo più consentire che l’elevata percentuale di morosità incida così pesantemente sulla tariffa idrica penalizzando tutti i contribuenti in maniera indistinta. L’Ato 4 è quindi intenzionata a individuare forme di aiuto per quegli utenti che stanno vivendo realmente un momento di difficoltà economica e non riescono a pagare le bollette e avviare un serio piano di recupero degli arretrati per coloro che invece sono in grado di ottemperare”.

Lo dichiara il presidente della Provincia e Presidente di Ato 4 Gerardo Stefanelli preannunciando l’avvio di un percorso finalizzato a fornire al gestore del servizio idrico integrato vale a dire Acqualatina tutti gli strumenti necessari sia dal punto di vista commerciale che tecnico per recuperare la forte morosità.

“Rispetto agli strumenti per migliorare i rapporti con le associazioni dei consumatori e i cittadini messi in campo negli ultimi mesi attraverso rinnovate modalità di informazione e comunicazione intendiamo fare un ulteriore passo avanti finalizzato anche a ricucire il rapporto non facile tra gestore e utenti – continua Stefanelli – attivando una serie di passaggi di tipo operativo. Sul fronte commerciale deve cambiare l’approccio di Acqualatina nei confronti di quei soggetti morosi che versano indiscutibilmente in condizioni economiche difficili: bisogna quindi ipotizzare piani graduali di rientro e deroghe.

Contemporaneamente l’Ato deve mettere in condizione il gestore di avviare un recupero dei crediti rispetto ai soggetti che invece sono in grado di pagare. Se fino a oggi – ricorda il presidente della Provincia – la morosità è stata caricata su tutti gli utenti l’attuale sistema non lo consente quindi è necessario utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione non ultimo l’utilizzo dei contatori intelligenti che consentono la telelettura da parte del gestore e anche l’interruzione del flusso idrico nei casi di morosità”.