Luci al led sui tornanti della Norbana, il sindaco ringrazia Stefanelli

I lavori finanziati da fondi della Provincia di Latina, il sindaco ringrazia Stefanelli

Da lunedì mattina la strada provinciale Norbana, quella che porta a Norma, è oggetto di un importante intervento volto a garantire maggiore sicurezza per gli utenti. Sono infatti inizia­ti i lavori per l’installazione di al­cuni lampioni a led. Un progetto che è stato reso possibile grazie ai fondi dell’amministrazione provinciale guidata da Gerardo Stefanelli. Lo rende noto il sin­daco del borgo normiciano, An­drea Dell’Omo che ha voluto per­sonalmente sottolineare l’importanza dell’opera impossibile senza l’intervento della Provin­cia, ente gestore della strada provinciale 20. “Sono iniziati questa mattina – ha scritto il pri­mo cittadino su Facebook – i la­vori sulla SP Norbana per l’in­stallazione di lampioni a led su ogni tornante, in totale saranno 6 apparecchiature per un costo complessivo di 20.000 euro. L’intervento è stato finanziato dalla Provincia di Latina con il fondo dedicato ai piccoli comu­ni. Ringrazio il Presidente Ge­rardo Stefanelli per aver forte­mente voluto questo bando”

Basta inseguire i like. Riportiamo la politica al centro delle scelte

L’ex premier Matteo Renzi ieri in un hotel Fogliano strapieno ha parlato di Europa, sanità, intelligenza artificiale

Una lezione di politica di 45 minuti quella che ha concesso ieri a Latina Matteo Renzi. Un one man show, con un format pensato per presentare il suo ul­timo libro “Palla al centro” in
‘ ‘ testa alle classifiche di vendita della categoria saggi. All’hotel Fogliano c’erano oltre 300 per­sone ad ascoltare il senatore fio­rentino che non ha deluso le aspettative. In avvio anche uno spoiler, ossia la richiesta «alla nostra classe dirigente sui terri­tori di candidarsi alle elezioni Europee». Gli sguardi sono cor­si alla prima fila, dove tra gli al­tri c’erano la consigliera regio­nale Marietta Tidei, il deputato romano Luciano Nobili e il pre­sidente della Provincia di Lati­na Gerardo Stefanelli. Tra i pre­senti vanno poi necessariamen­te citati il sindaco di Sabaudia Alberto Mosca e l’ex sindaco di Aprilia Antonio Terra, oltre a consiglieri comunali di varie ap­partenenze politiche.
Prima di iniziare, Renzi ricor­da Alexey Navalny «e il suo co­raggio di opporsi a un tiranno come Putin». Poi entra subito nel vivo. «Cosa serve all’Italia?» è la prima domanda che fa Ren­zi. «Alle Europee ci candidiamo, io per primo, uomini e donne di questo territorio, di questa pro­vincia. Noi vogliamo far sentire la nostra voce, alta e chiara. L’Europa cosa sta dicendo nella politica estera? Nulla. ln Africa cosa fa l’Europa? Niente». Il so­gno di Renzi sono «gli Stati uni­ti d’Europa, l’esercito unico, stop diritto di veto, niente soldi a chi non rispetta lo stato di di­ritto».
Il libro contrappone la politi­ca agli influencer. «Giorgia Melo­ni è una fantastica influencer. Pensa prima a creare empatia con l’elettore piuttosto che a fare le cose che servono al Paese. Siamo stati sconfitti in questi anni su decine di questioni, in Europa e nei tavoli che contano. Ma Meloni cerca sempre e solo il like dei follower. Lo fa quando lascia il compagno, con un post oggettivamente perfetto. Chi non s’è sentito di schierarsi con lei? Oppure quando posta sul­l’aereo di Stato una foto con la figlia, abbracciate, e la frase: “Io e te affrontiamo il mondo mano nella mano”. BellissiJ.no. Ma co­sa c’entra con la politica? Sem­plicemente distrae dai disastri che sta compiendo il suo Gover­no». E cita come esempio quan­to accaduto sull’agricoltura. «Nel 2015 all’Expo, annuncio il taglio dell’Irpef e di altre imposte per i redditi agricoli. Lo rite­nevamo un provvedimento ne­cessario. Meloni arriva al gover­no e cosa fa? Taglia parte di quel provvedimento e rimette l’Irpef sui redditi agricoli per circa 250 milioni di euro di gettito. Il tut­to, nel silenzio generale delle Opposizioni che sono ideologi­che e addormentate. lo presento un question time, mi rispon­de Meloni che addirittura riven­dica quel provvedimento. Poi, storia degli ultimi giorni, il Go­verno si rimangia il provvedi­mento dopo la protesta dei trat­tori>>. Secondo Renzi «Giorgia Meloni è incoerente, s’è riman­giata tutto quel che ha detto in passato». Non mancano stilet­tare al centrosinistra, Pd e M5S in testa. «Il Partito democratico ormai segue la linea che detta Giuseppe Conte. Noi abbiamo sostenuto la riforma sull’abuso d’ufficio del ministro Nordio, che veniva chiesta a gran voce tra gli altri, dai sindaci Pd come Decaro e Ricci e dal presidente della Campania, De Luca I dem invece cosa fanno? Visto che M5S vota contro, si accoda a lo­ro. Tradendo una battaglia che era del Partito democratico». Non mancano poi idee e propo­ste per migliorare l’Italia e lo sguardo è particolarmente orientato al futuro: «Dobbiamo realizzare il paese che vivranno i nostri figli e nipoti. La nostra età media si alza costantemente perché le condizioni di vita mi­gliorano. I 60-70enni non sono più quelli di trenta anni fa. Sono ancora attivi, pieni di vita. Per questo ripeto a gran voce che dobbiamo ripensare la sanità. Dobbiamo incentivare l’intelli­genza artificiale, non averne ti­more. L’AI ci permetterà di sconfiggere malattie oggi mor­tali. Ci permetterà di lavorare meno e meglio>>. E chiude citan­do Oscar Wilde: <<La nuova ge­nerazione è spaventosa. Mi pia­cerebbe tanto farne parte>>.

Provincia di Latina, sicuri di Crescere

Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli, nell’intervista rilasciata al quotidiano Latina Oggi, ha fissato i prossimi obiettivi dell’Ente e i valori da perseguire per una Provincia proiettata verso il futuro. Sicurezza delle scuole, formazione professionale, cybersecurity e una comunicazione sempre più vicina agli utenti, per informali, educarli e coinvolgerli.

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Rifiuti, impianti e discarica, Stefanelli: servono i progetti

Il Presidente della Provincia: da tempo sostengo che non spetti a noi individuare le aree, facciamo solo una pianificazione

“Non ho ancora avuto modo di leggere il dispositivo. Lo farò domani(oggi per chi legge, nrd) assieme ai dirigenti dell’ente”. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli non è comunque sorpreso dalla sentenza del Tar sulla questione discarica. Anche perché uno dei concetti espressi dai giudici è da tempo ripetuto da Stefanelli stesso. “Io ho sempre detto che non spetta alla Provincia dire dove si fa la discarica. Noi abbiamo una competenza di pianificazione, cioè possiamo e dobbiamo individuare le aree idonee. Ma poi, per realizzare qualcosa, c’è bisogno di un progetto concreto. E questo lo fanno i privati o lo fanno i comuni, consorziandosi”.

Un punto che è centrale anche nel ragionamento del Tar, che infatti ha cassato la delibera del commissario straordinario nominato dalla regione e pure quella della Provincia. In sostanza il lavoro effettuato negli anni scorsi dalle conferenze dei sindaci, durante la consiliatura che vedeva Presidente Carlo Medici, è stato azzerato. Il tutto si aggiunge alla mossa della Regione Lazio che ha avviato una revisione complessiva del piano dei rifiuti, azzerando quello dell’era Zingaretti, noto in particolare per la creazione dei cosiddetti enti d’ambito.

Il principio più importante stabilito dal Tar, comunque, rappresenta anche un monito a sindaci e politica in generale. La realizzazione degli impianti per la gestione del ciclo dei rifiuti è innegabile ma affinché siano a gestione pubblica serve dapprima che nasca un soggetto in grado di realizzarli e poi gestirli. Non è sufficiente dire: faremo tre impianti, di cui uno adibito a discarica, nelle aree idonee. Bisogna anche avere dei progetti concreti. Altrimenti è chiaro e anche legittimo, che impianti e discarica finiscono per essere realizzati dai privati. Un concetto che appare semplice ma che spesso viene strumentalizzato dalla politica, vittima di quella sindrome nimby per la quale gli impianti servono ma andrebbero realizzati più lontano possibile dal proprio recinto elettorale.

“Ato4, investimenti che danno un vero cambio di passo”

Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli analizza quanto fatto negli ultimi mesi per l’ente di ambito

L’ente d’ambito numero 4, quello che interessa il territorio della Provincia di Latina, non è mai stato così attivo e centrale come negli ultimi 12 mesi. Merito è anche del Presidente Gerardo Stefanelli che ha posto il potenziamento di questo ente tra gli obiettivi del proprio mandato. Un risultato che sembra ora a portata di mano, con tutti i benefici che questo può significare per l’intera cittadinanza in termini di efficienza del servizio idrico e di controllo sull’azione del gestore Acqualatina.

Presidente Stefanelli, il 2023 va chiudendosi ed è tempo di bilanci anche per l’Ato4 e il Sistema Idrico Integrato della nostra provincia, cosa ci dice?

“Mi auguro che il 2023 verrà ricordato come un anno di svolta. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad almeno tre fatti epocali: passaggio di consegne da Veolia a Italgas, fondi di investimento raddoppiati per i prossimi anni con il PNRR e un sistema di controlli e monitoraggio dell’ente pubblico sul gestore privato che ha iniziato a dare i primi risultati di cambiamento, in aggiunta, per la prima volta la Provincia di Latina si è fatta capofila di un progetto madornale sul tema dell’acqua grazie all’iniziativa OASII, ovvero l’Osservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati.

Si è trattato di un’iniziativa realmente utile o una delle tante tavole rotonde sul tema?

Non spetta a me giudicare, però posso dire con certezza che non è stata una tavola rotonda. Non è questo lo spirito, non ci interessa riunirci tanto per parlare. Sin da subito abbiamo avuto ben chiaro che il vero obiettivo sarebbe dovuto essere quello di farci guida su un osservatorio su come vengano investiti i fondi PNRR in ambito idrico. Il tutto partendo dal Centro Sud Italia per invertire la rotta, condividere best practice, innovare e ridurre progressivamente le perdite idriche ed economiche.

Come ne è uscito l’Ato4 nel confronto con gli altri enti?

Alla pari, ma ora che abbiamo cambiato passo bisogna alzare il ritmo ed è necessario che tutti siano all’altezza. Entro dicembre 2025 tutta la rete dei Comuni dell’Ato 4 sarà digitalizzata, è un segnale “tecnico” ma c’è ancora tanto da fare dal punto di vista “organizzativo” e “aziendale”. Auspico inoltre che i Comuni procedano al più presto allo scambio delle banche dati con il gestore in modo da facilitare la ricerca degli evasori che gravano ancora sugli utenti onesti: conviene ai bilanci comunali oltre che a quelli del gestore. In più con l’approvazione del bilancio 2023 terminerà anche il mandato dell’attuale consiglio di amministrazione. Sono convinto che in quell’occasione(che avverrà al più tardi a giugno 2024) la parte pubblica dovrà farsi trovare pronta ed indicare professionalità che si dimostrino maggiormente all’altezza delle sfide tecnologiche a cui è chiamata l’azienda. Le cronache delle ultime settimane in verità lasciano trasparire qualche problema sui controlli interni della stessa società.

Lei che ne pensa?

Conosco, delle vicende a cui si riferisce, solo ciò che voi giornalisti avete riportato. Mi sembra opportuno però che il salto tecnologico, a cui la società sarà chiamata, sia accompagnato anche da struttura organizzativa e di controllo interno più forte e capillare e ad un’intensa attività di formazione rivolta al personale per consentirgli di stare al passo con i cambiamenti di cui sopra. Certo nelle ultime settimane i riflettori si sono accesi su qualche dipendente che pare aver assunto comportamenti non proprio edificanti. Mi auguro che la Giustizia possa far luce al più presto fino in fondo. Ma sono convinto che queste vicende siano dolorose anche per gli altri dipendenti della società: so per certo, infatti, che dentro l’azienda lavorano tanti dipendenti di grande valore che rappresentano un vero e proprio patrimonio di conoscenza e di professionalità per il nostro territorio. I professionisti di livello ci sono, hanno bisogno di una guida più moderna ed attenta per alzare ulteriormente il livello.

L’innovazione basterà da sola a migliorare la situazione del nostro sistema idrico e a ridurre il peso del servizio sulle tasche dei cittadini?

No, è un processo integrato. Gli interventi che stiamo mettendo in campo con i fondi PNRR ci permetteranno di avere un sistema più efficiente e di recuperare risorse che oggi vengono impiegate per interventi di manutenzione. Risorse con cui potremo continuare a innovare in futuro, non solo per ridurre i costi, ma anche per rendere il nostro sistema idrico sostenibile per l’ambiente. Un esempio su tutti: è stato calcolato che la riduzione del 70% della produzione annuale di fango dai depuratori, consente l’eliminazione di circa 130 tonnellate di CO2 all’anno e un risparmio economico di circa un milione di euro all’anno. Questo è un circolo virtuoso, e non si sta verificando al Nord, ma sul nostro territorio. Non ci dimentichiamo che Acqualatina è soprattutto un player importante nelle politiche di sostenibilità ambientale del territorio.

Appia patrimonio dell’Unesco “Un volano per la provincia”

Lettera aperta del presidente Stefanelli che spiega ai cittadini qual è l’obiettivo dei 13 comuni che hanno sposato il progetto “Regina Viarum”

Fare della via Appia un bene patrimonio dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite è l’agenzia che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha scommesso da tempo su questo progetto ed è convinto che il ter­ritorio pontino e la sua “strada regina” abbiano tutte le carte in regola per ottenere il prestigioso riconoscimento. Stefanelli ha scritto una lettera aperta finalizzata a promuovere l’iniziativa. “Le ultime settimane hanno rappresentato un momento di fervore per il territorio del Lazio Meridionale: la visita dell’ICOMOS-International Council Monuments and Sites- sul nostro territorio ha catalizzato l’impegno di molti Comuni nel mettere in luce l’immenso lavoro che negli ultimi mesi è stato realizzato per collaborare alla candidatura della Via Appia a patrimonio dell’umanità. A questi voglio unirmi, in qualità di Presidente della Provincia di Latina, per dare seguito ad un progetto di governance territoriale che ha rappresentato una novità non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale, dimostrando il valore ricavato dalla sinergia di un’intera provincia. Con il nostro ingresso nel protocollo d’intesa “Via Appia. Regina Viarum”, istituito per il riconoscimento dell’omonima strada nella lista del patrimonio UNESCO, abbiamo scelto di affiancare il Ministero della Cultura istituendo una Cabina di Regia costituita da 13 Comuni del territorio(Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno). Con questa, la candidatura è stata declinata in modo da accrescere la consapevolezza verso un sito archeologico che riesca a collegare da nord a sud il territorio pontino. E’ così che nasce “Via Appia. Regina Viarum l’eredità latina candidata UNESCO”, un progetto che coordinato dalla nostra Amministrazione Provinciale, dall’Ente di Area Vasta e dai Comuni del territorio, ha dato via a più di 20 diversi eventi ai quali hanno partecipato 8000 partecipanti di tutte le età per apprendere la storia e la cultura di questa straordinaria strada millenaria. L’uomo difende ciò che ama e ama ciò che conosce: per noi la Via Appia sarà veicolo di costruzione sociale e di implementazione economica. Vogliamo coinvolgere le scuole, per far conoscere ai cittadini più giovani le radici della propria terra; ma vogliamo anche costruire un itinerario che richiami l’interesse turistico, coinvolgendo in esso espressioni associative ed economiche del territorio. Con la determinazione dimostrata da tutti i Comuni coinvolti e l’unità territoriale realizzata dall’Amministrazione Provinciale, continueremo a lavorare affinché questo nostro auspicio potrà presto concretizzarsi”.

Bilancio e programmi, Stefanelli stila l’agenda

Nessuna modifica in Giunta almeno fino a dicembre

Nessuna modifica e nessun colpo di scena nella riunione di maggioranza e di giunta di Minturno, che si è svolta ieri sera, dietro convocazione del Sindaco Gerardo Stefanelli. Le ipotesi, alcune fantasiose, altre meno, su cambi e novità, si sono rivelate senza fondamento, almeno per ora. Infatti eventuali turn-over nella squadra di giunta e il cambiamento degli assetti organizzativi della macchina comunale. Il Sindaco ha promesso che se ne parlerà a fine anno dopo l’approvazione del bilancio. Quindi per i prossimi tre mesi non ci saranno novità particolari circa le modifiche nell’esecutivo, come da più parti veniva ipotizzato.

Nel corso della riunione il primo cittadino minturnese ha tracciato un bilancio della stagione estiva, evidenziando le cose che si sono rivelate positive e quelle che si invece non sono andate come si pensava e quindi debbono essere migliorate. Stefanelli ha indicato una serie di iniziative che vorrebbe attivare nel 2024, anno in cui Minturno dovrà presentarsi come un enorme villaggio vacanze, che si pensa possa offrire la possibilità ai turisti di usufruire gratuitamente di una serie di servizi legati alla pratica sportiva, alle escursioni naturalistiche, agli eventi ludico ricreativi e culturali. Ma intanto è già in moto l’organizzazione per le iniziative natalizie. Infatti nel prosieguo della riunione, la maggioranza ha tracciato le linee guida dell’organizzazione per le festività di fine anno, che vedranno un maggiore coinvolgimento delle realtà associative del territorio, con particolare attenzione alle attività di animazione del borgo storico di Minturno ed al tradizionale Natale al castello; confermata inoltre l’organizzazione del Capodanno sul lungomare di Scauri.

Un focus è stato dedicato anche ai nuovi progetti da mettere in campo per il piano delle opere pubbliche: dalla ciclabilità dell’intero waterfront, alla riqualificazione urbana del borgo di Minturno, al progetto di riqualificazione del verde e dell’arredo urbano del lungomare Nazario Sauro. C’è quindi molto lavoro ancora da fare e e proprio per questo che la massima autorità del Comune di Minturno ha invitato i componenti della coalizione di governo ad un maggiore attivismo politico e amministrativo e ad una maggiore presenza all’interno della vita comunitaria.

Scuole, strade e servizio idrico, ma la Provincia ora guarda all’autonomia energetica e a una nuova sede al sud

Un impegno preso all’inizio del mandato, 18 mesi fa: fare un “tagliando” semestrale per raccontare l’attività dell’ente, tanto in termini di numeri quanto di progetti e obiettivi futuri. Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli lo rispetta in pieno e oggi presenta un bilancio complessivo di quanto prodotto dagli uffici di via Costa nei primi sei mesi del 2023. Passa così in rassegna le deliberazioni e le ordinanze, rispettivamente 19 e 63, i 33 decreti presidenziali, gli oltre 1.400 atti dirigenziali e anche le sette delibere dell’Ato 4 approvate nel corso di tre sedute in sei mesi. Accanto a questo ci sono poi le fitte attività di programmazione e controllo di gestione, gli investimenti sull’edilizia scolastica e quelli sulle strade di competenza, i servizi del territorio, le politiche ambientali ed energetiche, i programmi di transizione digitale e alcune priorità da realizzare nei prossimi sei mesi di mandato.

“Sei mesi intensi – commenta il presidente – in cui abbiamo avviato e portato a termine 17 gare sull’edilizia scolastica che si trasformeranno in cantieri nelle prossime settimane, in cui abbiamo dato impulso alla Provincia come casa dei Comuni sia attraverso la Cuc, stazione unica appaltante che in questo momento fa gae non solo per la Provincia ma per ben cinque comuni del territorio, ma anche in termini di progettualità, come il progetto di area vasta dell’Appia Regina Viarum che coinvolge 13 comuni e quello della Dmo sul turismo che stiamo siglando oggi. Tanti obiettivi dunque e anche un riscontro da dare alla cittadinanza e alla comunità di amministratori che ci ha eletto”.

Bilancio

In termini di Bilancio dell’ente, la Provincia, nei primi sei mesi dell’anno, ha approvato la Proposta di Bilancio 2023-2025;  il Regolamento generale delle entrate, il Piano di ricognizione ordinario delle società partecipate, ha bandito la gara d’appalto per l’affidamento di tutti i servizi assicurativi e completato il percorso scolastico formativo per l’annualità 2022-2023, con l’attività svolta dalla società Latina Formazione e Lavoro, con un investimento di 4.000.000 di euro e la cura di 1.000 studenti frequentanti.  Il proposito del presidente è quello poi di approvare il bilancio entro il termine del 31 dicembre. 

Scuole

Per quanto riguarda poi l’ambito dell’edilizia scolastica, sono 46 gli interventi finanziati per 29 milioni di euro investiti. Sei sono gli interventi già conclusi, 14 quelli per cui sono ancora in corso i lavori, una gara d’appalto che sta per partire, altre te in corso e 17 i cantieri già avviati o di prossima apertura per complessivi 13 milioni. Interventi questi che si aggiungono all’ordinaria manutenzione programmata da via Costa ma anche alle politiche scolastiche di cui la Provincia ha voluto essere protagonista. “Nel primo semestre 2023 – spiega Steanelli – abbiamo collaborato con la prefettura di Latina nell’organizzazione dell’evento per celebrare la giornata dell’Unità Nazionale della Costituzione, dell’inno e della bandiera che si è tenuto presso il teatro D’annunzio. Ci siamo fati promotori del rinnovo delle cariche della Consulta provinciale degli studenti, abbiamo messo a disposizione degli studenti degli istituti superiori autobus per partecipare all’open day per il centenario dell’Aeronautica Militare Italiana presso l’aeroporto di Latina, ci siamo fatti inoltre promotori in collaborazione con la scuola trasporti e materiali dell’ Esercito italiano di una iniziativa sulla sicurezza stradale che ha coinvolto centinaia di ragazzi delle scuole superiori di Formia, Castelforte, SS.Cosma e Damiano e Minturno”.

Strade

Sulle strade i numeri indicano 43 interventi finanziati, di cui 15 nell’area nord, 20 nel centro e 8 nell’area sud

Ato 4 servizio idrico

Nell’ambito dell’Ato 4, è stato implementato, grazie ai fondi del Pnrr, il progetto Global water evolution. E’ stato inoltre approvato un protocollo con le isole pontine per i desalinizzatori, ma soprattutto è stato rinnovato il bonus idrico locale ed è stato approvato un corposo piano di rientro che ha consentito di recuperare da Acqualatina per 20 milioni di euro del servizio idrico integrato.

Gli obiettivi dei prossimi sei mesi

La Provincia punta ora a realizzare o almeno ad avviare alcuni ambiziosi obiettivi per i prossimi sei mesi. “Uno di questi – spiega il presidente Stefanelli – riguarda la creazione di una nuova sede distaccata della Provincia nel sud pontino su un terreno di proprietà dell’ente. Una soluzione che consentirà di mettere i locali a disposizione del territorio e anche delle scuole e che consentirà un risparmio di almeno 80mila euro l’anno”. L’altro ambizioso progetto punta invece all’autonomia energetca e prevede di realizzare un impianto fotovoltaico nell’area dell’ex Rossi Sud, che consentirà autonomia, risparmio energetico e l’abbattimento delle emissioni di CO2.

“Italgas? E’ un’opportunità”

Sul cambio di proprietà di Idro latina parla il Presidente della Provincia e della conferenza dei sindaci dell’Ato 4 Stefanelli: siamo davanti ad un momento storico, bisogna cambiare in meglio la gestione del servizio idrico

«Penso che l’acquisizione di ldrolatina da parte di ltalgas debba rappresentare il n1omento per riflettere su come potenziare la rete e innovare davvero il siste­ma idrico». Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli commenta il cambio di proprietà del socio privato di Acqualatina e spiega quali sono le prospettive del servizio idrico.
L’acquisizione ldrolatina da parte di Italgas, da Presi­dente della Provincia ma so­prattutto di Egato 4 Latina cosa ne pensa?
«Rispondo alla sua domanda con un’altra domanda: oggi co­me potremmo innovare un siste­ma altamente complesso e spe­cializzato come quello idrico?»
Ci sta dicendo che per innova­re il sistema idrico la strada non sarebbe potuta essere che quella di un nuovo soggetto?
«Vado oltre: dico che per inno­vare abbiamo bisogno di ingenti risorse, sia economiche che uma­ne, oltre a un interesse imprendi­toriale strategico e vivo. Potrei sbagliarmi, ma credo che l’inte­resse imprenditoriale di Veolia per il nostro territorio si sia pro­gressivamente esaurito in questi vent’anni. Sicuramente ai fran­cesi va riconosciuto un merito: quello di aver contribuito a co­struire un know how di altissimo livello che oggi costituisce una grande ricchezza da cui ripartire e non a caso un elemento di gran­de attrattività per un soggetto in forte espansione come ltalgas».
Però una cosa non mi è chia­ra: si parla tanto di acqua pubblica, non sarebbe stato questo il momento per fare il grande passo?
«Qui veniamo al secondo ele­mento che ho citato: la disponibi­lità di ingenti risorse finanziarie. I Comuni sarebbero stati davvero in grado di sostenere gli investi­menti necessari? Parliamo di svariate decine di milioni di euro. Non solo, con Italgas, (così come era per Acea) stiamo parlando di aziende leader nel settore delle utility di una società italiana e di fatto caratterizzata da una forte matrice pubblica considera.i1do che al 26% è partecipata da Cassa Depositi e Prestiti e che il 48% del suo capitale è rappresentato da investitori istituzionali. Detto questo toccherà alla Conferenza dei Sindaci esprimere o meno il proprio gradimento. L’Assem­blea è sovrana. Qualunque sia la conclusione di questa vicenda un fatto è certo, c’è bisogno di una svolta. Potremmo trovarci di­nanzi a un momento storico per ii nostro territorio, dovremo essere bravi a guidarlo e instaurare un nuovo rapporto costruttivo con il soggetto privato. Si avverte il bi­sogno di voltare pagina, mettere da parte Acqualatina e dare un nome nuovo e una nuova identità al nostro sistema idrico integra­to. Era chiaro che Veolia non avesse più intenzione e soprat­tutto interesse nel portare avanti un progetto di questo tipo. Ben venga un nuovo soggetto privato che con il suo interessamento dia prova di vedere nel nostro terri­torio un asset strategico per raf­forzare e allargare la propria lea­dership di mercato».
Cosa si augura?
«Una sola cosa: innovare il si­stema idrico integrato per conti­nuare a migliorare il servizio ai cittadini. E oggi ciò significa non solo intervenire sulle reti, ma an­che sui software, perché la parti­ta si gioca soprattutto sulla ge­stione e sull’analisi dei dati. Una multiutility come Italgas, o come Acca, che si muove su più piani ha tutto l’interesse nell’ottimizzare la gestione delle risorse. Questa è la vera opportunità da cogliere».

Possiamo sperare in un siste­ma idrico all’avanguardia?

«Non c’è alternativa: il tema oggi è la digitalizzazione dell’in­tero ciclo, sia per abbattere i cos ti di gestione, sia per abbattere la dispersione idrica anche del 15-20%. È su questo piano strate­gico indispensabile che una mul­tiutility può fare la differenza, perché ha modo di gestire più da­ti, ovvero di raceoglierli, analiz­zarli e incrociarli. Senza conside­rare i know how trasversali ed extra-territoriali. Questa opera­zione, di fatto, non riguarda solo la rete del gas e idrica, ma la rete delle conoscenze e delle compe­tenze che si allarga. Questo è il ve­ro investimento impagabile da sfruttare in modo intelligente».
Qual è il ruolo della conferen­za dei sindaci, ora?
«Nel momento in cui Acquala­tina ci comunicherà formalmen­te dell’avvicendamento tra Veo­lia e ltalgas procederò a convoca­re i sindaci per esprimerci sul merito».