Ato 4, Italgas e lo statuto nuovo: “Innovare per migliorare”

Parla il Presidente della Provincia e della Conferenza dei Sindaci, Stefanelli: il futuro dell’Ente passa anche per le nuove regole

Con la presa d’atto da parte della conferenza dei sindaci, Italgas è ormai il nuovo partner privato dell’Ato 4 nella gestione del servizio idrico, scalzando così i francesi di Veolia. Con il presidente della Provincia e dell’Ato, Gerardo Stefanelli, abbiamo fatto il punto della situazione rispetto a quanto accaduto nelle ultime settimane.

Il Sistema Idrico Integrato del Lazio Meridionale è giunto a una svolta: crede che l’ingresso di Italgas sia positivo per il territorio?
«I cambiamenti apportano sempre una crescita: per poter innovare un sistema complesso come quello idrico era necessario un passo in avanti. Da anni lavoriamo per innovare le infrastrutture e portare sul nostro territorio nuove tecnologie e metodi di lavoro: grazie ai fondi del PNRR abbiamo sviluppato un programma concreto di crescita, ma siamo consapevoli che per migliorare ulteriormente avremo bisogno di una competenza imprenditoriale e, non di meno, di nuove risorse economiche. È presto per tirare le somme o esprimere pareri, ma la grande esperienza e il know how trasmessa da una multiutility come Italgas apporterà sicuramente un’innovazione al servizio idrico».

Le ho chiesto del “territorio” in merito anche alle diverse realtà municipali. Crede che i Comuni accoglieranno il nuovo protagonista?
«Stiamo parlando di un’opportunità che non si limita solo ai rapporti istituzionali: implementare le risorse del sistema idrico significa apportare un miglioramento del servizio per tutta la cittadinanza. Credo che i Comuni siano consapevoli di questo. Ho più volte invitato i Sindaci a esprimersi in merito alla vicenda; ciò che ne è risultato è stata la presa d’atto da parte degli stessi. Non nego che avrei preferito un gradimento e, dunque, una presa di posizione netta, ma torniamo al punto di inizio: questa azione è fondamentale per l’innovazione del territorio».

L’appoggio dei comuni sarà comunque necessario per comunicare con il nuovo soggetto privato.
«Questo è un tema importante. Trovare una sinergia tra pubblico e privato sarà una questione che impegnerà tutti i municipi dell’Ambito Territoriale. Da Presidente di Provincia e, soprattutto, dell’EGATO, mi assicurerò che si mantenga un dialogo tra i due soggetti e sceglierò insieme all’intera Conferenza dei Sindaci il miglior modo per costruirlo. Potremmo pensare, per esempio, ad instaurare una cabina di regia, e quindi ad apposite personalità delegate al mantenimento dei rapporti. Questa è la prossima questione da definire».

In una vecchia intervista parlò di un nuovo nome per il sistema idrico. Anche questa è una questione da definire?
«Come affermato in passato, si avverte il bisogno di voltare pagina. Dare una nuova identità al servizio, anche nel modo di comunicarlo, potrebbe essere un modo di riflettere l’evoluzione. Questo potrebbe racchiudere in sé un richiamo all’innovazione e alla sostenibilità, che dovranno continuare a essere i due pilastri del nostro lavoro».

Crede che l’ingresso di Italgas sia l’unico cambiamento al quale assisteremo?
«Sappiamo che i prossimi mesi saranno fondamentali anche per l’evoluzione dell’Egato. L’approvazione dello Statuto rivelerà anche il futuro dell’Ente. In merito a questo mantengo costanti le posizioni espresse più volte negli scorsi mesi».

Ovvero?
«Credo che la richiesta di revisione dello Statuto sia un atto di grande responsabilità. Ciò che è stato richiesto da alcune realtà comunali è che siano rivalutati i termini di rappresentanza all’interno dell’Ente. Ciò significa che questa, secondo chi contesta le attuali disposizioni, dovrebbe essere ripartita in base al numero di abitanti che ogni comune conta. Non sono però dell’idea che ridimensionare i “pesi” possa essere la scelta migliore, né quella più etica. Al contrario, la richiesta è antitetica al principio di solidarietà su cui si è fondato lo stesso Egato, in cui la rappresentanza dei territori è distribuita equamente essendo l’acqua un bene primario».

È una strategia per avvantaggiare alcune municipalità all’interno dell’Ambito Territoriale?
«Non voglio affermare che sia mera strategia che, se così fosse, potrebbe aver sbagliato i propri calcoli: ricordiamo, infatti, che i comuni più densamente popolati non sono gli stessi a detenere le principali fonti di acqua del territorio. È fondamentale ricordarsi ciò per non creare contrasti o muoversi secondo singoli interessi. Io reputo che una risorsa preziosa come l’acqua non possa essere giostrata da tornaconti personali, per questo sposo a pieno il principio di solidarietà».

La revisione dello statuto si concentra anche sulla sua figura, quella di Presidente dell’Ente. Si chiede che questo sia rappresentato da uno dei Sindaci dell’Ambito, lei cosa ne pensa?
«La questione è più complessa di quanto sembri: le modalità di elezione dei presidenti degli Egato è prevista da una legge Regionale, non è circoscritta soltanto all’Ato 4. Ciò significherebbe impugnare una questione che è più grande del solo territorio pontino. Inoltre, nel maggio 2024 ci sarà la riforma delle Provincie che sceglierà le sorti di determinate questioni. Ad ogni modo, credo che la presidenza dell’Ente sia in capo a quella della provincia per specificità che il singolo municipio – e lo dico da sindaco – non sarebbe in grado di gestire. Parlo, ad esempio, degli alti investimenti economici che occorrono e, soprattutto, del tempo e delle questioni che vedono impegnato l’Ente e che spesso si intersecano con quelle della provincia stessa. Una visione più ampia, come quella che può avere un Presidente di Provincia, è ciò che occorre in certi casi. Non lo dico per interesse personale, ma per chi mi succederà nel ruolo».

Facendo una somma del tutto, quali saranno le sorti del Sistema Idrico Integrato?
«Ribadisco, è ancora presto per tirare le somme. Sicuramente continueremo nell’obiettivo primario, quello di rendere ottimale e sempre più innovativa la qualità del servizio pubblico – non dimentichiamo infatti che lo scopo è quello di operare per la cittadinanza. L’ingresso del soggetto privato sarà fondamentale in questo, qualunque siano le sorti amministrative e territoriali dell’Egato. Sulle stesse non posso che ribadire quanto già detto nel mio appello ai sindaci, ricordando quanto sia fondamentale la tempestiva approvazione dello Statuto per consentire il corretto funzionamento dell’Ente».

INIZIO DELLA SCUOLA, LA LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LATINA

Nuovo anno scolastico, la lettera del presidente della Provincia Gerardo Stefanelli a dirigenti e studenti degli istituti della provincia

La lettera aperta del Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli.

Gentilissimi Dirigenti scolastici, desidero farVi giungere il mio saluto affettuoso e cordiale per l’inizio del nuovo anno scolastico, affinché possa svolgersi nel migliore dei modi, nel segno dell’impegno e della passione professionale che contraddistingue il vostro lavoro. Oggi è un giorno speciale, allegro, di speranza. Come ogni anno, il primo giorno di scuola suscita festa ed attesa. La scuola è ossigeno per la società. Il suo funzionamento è specchio di quello del Paese, ed in tal senso siamo tutti consapevoli degli sforzi che vengono profusi dal Ministero, dai dirigenti scolastici, dal corpo docente, dal personale amministrativo, per far ripartire quella complessa struttura organizzativa che è la scuola.

L’amministrazione provinciale da me presieduta, proprio perché ritiene che la scuola non sia un capitolo accessorio, ha profuso risorse ed investimenti in tema di politiche
scolastiche, ed i numeri ne costituiscono la testimonianza più eloquente, con 46 interventi finanziati, nel corso del primo semestre 2023, ed oltre 29 milioni di euro investiti in materia di edilizia scolastica. Il nostro supporto alle attività degli studenti si è concretizzato nel corso del primo semestre 2023 con tutta una serie di iniziative a carattere didattico-culturale (corsi sulla sicurezza stradale, giornata dell’Unità Nazionale in collaborazione con la Prefettura di Latina) e partecipativo (rinnovo delle cariche della Consulta provinciale degli studenti).

Ripartiamo dunque tutti assieme per accrescere il livello qualitativo delle nostre scuole, per affrontare le sfide del rinnovamento e del cambiamento, ponendo in primo piano quelli che sono i valori cardine della nostra comunità, ben evidenziati nella Costituzione italiana.

La scuola è l’argine più robusto ai comportamenti distruttivi. È il tempio della  formazione, è promotore di solidarietà, di sapere diffuso, di etica civile, di  accoglienza, di integrazione, di condivisione. I nostri istituti scolastici superiori possono e debbono trasformarsi in motore della trasformazione sociale. Non ci sarà sviluppo sostenibile senza una scuola votata alla solidarietà ed all’innovazione, capace di trasmettere intensamente cultura, in grado di accrescere sempre più il sapere dei ragazzi come garanzia della loro stessa libertà, nella consapevolezza perenne che la conoscenza rende l’uomo libero. In ragione proprio delle mutevoli dinamiche che caratterizzano la vita dei popoli, in una prospettiva di movimento più che di stanziamento, il valore sociale della scuola risiede anche nell’essere  irrinunciabile presidio di “integrazione” e “coesione”, perché è alle fondamenta dell’unità del Paese. La nostra scuola insegna ad essere italiani ma è pronta ad accogliere i nuovi italiani che stanno imparando la nostra lingua e condividono la nostra vita.

Nel ringraziarvi nuovamente per il prezioso lavoro svolto, vogliate estendere il mio saluto più gradito, per il tramite delle vostre persone, al personale docente ed amministrativo della scuola.
Un saluto speciale lo rivolgo agli studenti ed alle studentesse, perché  “I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere”. Sono le parole di Plutarco tratte da un suo trattato pedagogico scritto quasi duemila anni fa, ma straordinariamente attuali.

Ai giovani dico di divenire protagonisti attivi di una società in continuo cambiamento e di saper guardare oltre il dato certo, animati dallo quello spirito di conoscenza e di curiosità, che costituisce la vera chiave per saper costruire un domani migliore perché il mondo può essere salvato solo dal soffio della scuola. A tutti buon anno scolastico!”.

Depurazione, le isole pontine finanziate dal Ministero

Arriva l’ok ai fondi per gli interventi in località Giancos e Faro

Le Isole di Ponza e Ventote­ne sono state ufficialmente ammesse al finanziamento del Ministero per nuovi investimenti su fognature e depura­zioni.
A dirlo è l’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Otti­male (Egato), che rende noto come il Ministero dell’Ambien­te e della Sicurezza Energetica ha pubblicato gli esiti dell’atti­vità istruttoria condotta sulle proposte progettuali presenta­te da Regioni e Provincie auto­nome, per la Misura M2 C4 ine­rente a investimenti su fogna­ture e depurazioni.
Tra le 328 candidature totali registrate, è stata proposta l’ammissibilità a finanziamen­to a 176 proposte progettuali, due delle quali riguardanti l’Ambito Territoriale Ottimale n, 4 – Lazio Meridionale, Lati­na,
Tra i territori interessati Ponza e Ventotene, per i quali sono previsti due diversi inter­venti. Il primo riguarda il il po­tenziamento dell’impianto di depurazione Giancos (Ponza), per il quale verranno disposti più di 4 milioni di euro di fi­nanziamento.

Il secondo, invece, è relativo all’adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione nella località Faro (Ventotene), per il quale verrà disposto più di l milione di euro di finanzia­mento.
L’investimento, che sarà implementato all’emanazione del decreto, coprirà un totale di 4.100 residenti del territorio dell’AT04entroil 2026.
“Due delle proposte proget­tuali riguardanti il territorio dell’At04 sono state ritenute an11nissibili a finanzia1nento – ha dichiarato il presidente di Egato 4 Lazio Meridionale La­tina e della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli – È un risultato significativo, per il quale desidero ringraziare il Mini­stero sulla fiducia accordataci. L’investimento ci permetterà cli migliorare notevolmente il sistema di depurazione di Ponza e Ventotene, garantendo un ambiente più sicuro per gli ol­tre 4 mila cittadini interessa­ti”.
Nel complesso, la misura del Ministero si pone l’obiettivo di mettere in campo le azioni ne­cessarie per rendere il Paese più resiliente agli effetti dei cambiamenti climatici, pro­teggendo la natura e le biodi­versità. «Per il raggiungimen­to di questi obiettivi – si legge nel resoconto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurez­za Energetica- sarà fondamen­tale dotare l’Italia di un siste­ma avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione, fa­cendo leva sulle soluzioni più avanzate di sensoristica, dati (inclusi quelli satellitari) e di elaborazione analitica, per identificare tempestivamente i possibili rischi, i relativi impat­ti sui sistemi (naturali e di in­frastrutture), e definire conse­guentemente le risposte ottimali».

Scuole, strade e servizio idrico, ma la Provincia ora guarda all’autonomia energetica e a una nuova sede al sud

Un impegno preso all’inizio del mandato, 18 mesi fa: fare un “tagliando” semestrale per raccontare l’attività dell’ente, tanto in termini di numeri quanto di progetti e obiettivi futuri. Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli lo rispetta in pieno e oggi presenta un bilancio complessivo di quanto prodotto dagli uffici di via Costa nei primi sei mesi del 2023. Passa così in rassegna le deliberazioni e le ordinanze, rispettivamente 19 e 63, i 33 decreti presidenziali, gli oltre 1.400 atti dirigenziali e anche le sette delibere dell’Ato 4 approvate nel corso di tre sedute in sei mesi. Accanto a questo ci sono poi le fitte attività di programmazione e controllo di gestione, gli investimenti sull’edilizia scolastica e quelli sulle strade di competenza, i servizi del territorio, le politiche ambientali ed energetiche, i programmi di transizione digitale e alcune priorità da realizzare nei prossimi sei mesi di mandato.

“Sei mesi intensi – commenta il presidente – in cui abbiamo avviato e portato a termine 17 gare sull’edilizia scolastica che si trasformeranno in cantieri nelle prossime settimane, in cui abbiamo dato impulso alla Provincia come casa dei Comuni sia attraverso la Cuc, stazione unica appaltante che in questo momento fa gae non solo per la Provincia ma per ben cinque comuni del territorio, ma anche in termini di progettualità, come il progetto di area vasta dell’Appia Regina Viarum che coinvolge 13 comuni e quello della Dmo sul turismo che stiamo siglando oggi. Tanti obiettivi dunque e anche un riscontro da dare alla cittadinanza e alla comunità di amministratori che ci ha eletto”.

Bilancio

In termini di Bilancio dell’ente, la Provincia, nei primi sei mesi dell’anno, ha approvato la Proposta di Bilancio 2023-2025;  il Regolamento generale delle entrate, il Piano di ricognizione ordinario delle società partecipate, ha bandito la gara d’appalto per l’affidamento di tutti i servizi assicurativi e completato il percorso scolastico formativo per l’annualità 2022-2023, con l’attività svolta dalla società Latina Formazione e Lavoro, con un investimento di 4.000.000 di euro e la cura di 1.000 studenti frequentanti.  Il proposito del presidente è quello poi di approvare il bilancio entro il termine del 31 dicembre. 

Scuole

Per quanto riguarda poi l’ambito dell’edilizia scolastica, sono 46 gli interventi finanziati per 29 milioni di euro investiti. Sei sono gli interventi già conclusi, 14 quelli per cui sono ancora in corso i lavori, una gara d’appalto che sta per partire, altre te in corso e 17 i cantieri già avviati o di prossima apertura per complessivi 13 milioni. Interventi questi che si aggiungono all’ordinaria manutenzione programmata da via Costa ma anche alle politiche scolastiche di cui la Provincia ha voluto essere protagonista. “Nel primo semestre 2023 – spiega Steanelli – abbiamo collaborato con la prefettura di Latina nell’organizzazione dell’evento per celebrare la giornata dell’Unità Nazionale della Costituzione, dell’inno e della bandiera che si è tenuto presso il teatro D’annunzio. Ci siamo fati promotori del rinnovo delle cariche della Consulta provinciale degli studenti, abbiamo messo a disposizione degli studenti degli istituti superiori autobus per partecipare all’open day per il centenario dell’Aeronautica Militare Italiana presso l’aeroporto di Latina, ci siamo fatti inoltre promotori in collaborazione con la scuola trasporti e materiali dell’ Esercito italiano di una iniziativa sulla sicurezza stradale che ha coinvolto centinaia di ragazzi delle scuole superiori di Formia, Castelforte, SS.Cosma e Damiano e Minturno”.

Strade

Sulle strade i numeri indicano 43 interventi finanziati, di cui 15 nell’area nord, 20 nel centro e 8 nell’area sud

Ato 4 servizio idrico

Nell’ambito dell’Ato 4, è stato implementato, grazie ai fondi del Pnrr, il progetto Global water evolution. E’ stato inoltre approvato un protocollo con le isole pontine per i desalinizzatori, ma soprattutto è stato rinnovato il bonus idrico locale ed è stato approvato un corposo piano di rientro che ha consentito di recuperare da Acqualatina per 20 milioni di euro del servizio idrico integrato.

Gli obiettivi dei prossimi sei mesi

La Provincia punta ora a realizzare o almeno ad avviare alcuni ambiziosi obiettivi per i prossimi sei mesi. “Uno di questi – spiega il presidente Stefanelli – riguarda la creazione di una nuova sede distaccata della Provincia nel sud pontino su un terreno di proprietà dell’ente. Una soluzione che consentirà di mettere i locali a disposizione del territorio e anche delle scuole e che consentirà un risparmio di almeno 80mila euro l’anno”. L’altro ambizioso progetto punta invece all’autonomia energetca e prevede di realizzare un impianto fotovoltaico nell’area dell’ex Rossi Sud, che consentirà autonomia, risparmio energetico e l’abbattimento delle emissioni di CO2.

“Italgas? E’ un’opportunità”

Sul cambio di proprietà di Idro latina parla il Presidente della Provincia e della conferenza dei sindaci dell’Ato 4 Stefanelli: siamo davanti ad un momento storico, bisogna cambiare in meglio la gestione del servizio idrico

«Penso che l’acquisizione di ldrolatina da parte di ltalgas debba rappresentare il n1omento per riflettere su come potenziare la rete e innovare davvero il siste­ma idrico». Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli commenta il cambio di proprietà del socio privato di Acqualatina e spiega quali sono le prospettive del servizio idrico.
L’acquisizione ldrolatina da parte di Italgas, da Presi­dente della Provincia ma so­prattutto di Egato 4 Latina cosa ne pensa?
«Rispondo alla sua domanda con un’altra domanda: oggi co­me potremmo innovare un siste­ma altamente complesso e spe­cializzato come quello idrico?»
Ci sta dicendo che per innova­re il sistema idrico la strada non sarebbe potuta essere che quella di un nuovo soggetto?
«Vado oltre: dico che per inno­vare abbiamo bisogno di ingenti risorse, sia economiche che uma­ne, oltre a un interesse imprendi­toriale strategico e vivo. Potrei sbagliarmi, ma credo che l’inte­resse imprenditoriale di Veolia per il nostro territorio si sia pro­gressivamente esaurito in questi vent’anni. Sicuramente ai fran­cesi va riconosciuto un merito: quello di aver contribuito a co­struire un know how di altissimo livello che oggi costituisce una grande ricchezza da cui ripartire e non a caso un elemento di gran­de attrattività per un soggetto in forte espansione come ltalgas».
Però una cosa non mi è chia­ra: si parla tanto di acqua pubblica, non sarebbe stato questo il momento per fare il grande passo?
«Qui veniamo al secondo ele­mento che ho citato: la disponibi­lità di ingenti risorse finanziarie. I Comuni sarebbero stati davvero in grado di sostenere gli investi­menti necessari? Parliamo di svariate decine di milioni di euro. Non solo, con Italgas, (così come era per Acea) stiamo parlando di aziende leader nel settore delle utility di una società italiana e di fatto caratterizzata da una forte matrice pubblica considera.i1do che al 26% è partecipata da Cassa Depositi e Prestiti e che il 48% del suo capitale è rappresentato da investitori istituzionali. Detto questo toccherà alla Conferenza dei Sindaci esprimere o meno il proprio gradimento. L’Assem­blea è sovrana. Qualunque sia la conclusione di questa vicenda un fatto è certo, c’è bisogno di una svolta. Potremmo trovarci di­nanzi a un momento storico per ii nostro territorio, dovremo essere bravi a guidarlo e instaurare un nuovo rapporto costruttivo con il soggetto privato. Si avverte il bi­sogno di voltare pagina, mettere da parte Acqualatina e dare un nome nuovo e una nuova identità al nostro sistema idrico integra­to. Era chiaro che Veolia non avesse più intenzione e soprat­tutto interesse nel portare avanti un progetto di questo tipo. Ben venga un nuovo soggetto privato che con il suo interessamento dia prova di vedere nel nostro terri­torio un asset strategico per raf­forzare e allargare la propria lea­dership di mercato».
Cosa si augura?
«Una sola cosa: innovare il si­stema idrico integrato per conti­nuare a migliorare il servizio ai cittadini. E oggi ciò significa non solo intervenire sulle reti, ma an­che sui software, perché la parti­ta si gioca soprattutto sulla ge­stione e sull’analisi dei dati. Una multiutility come Italgas, o come Acca, che si muove su più piani ha tutto l’interesse nell’ottimizzare la gestione delle risorse. Questa è la vera opportunità da cogliere».

Possiamo sperare in un siste­ma idrico all’avanguardia?

«Non c’è alternativa: il tema oggi è la digitalizzazione dell’in­tero ciclo, sia per abbattere i cos ti di gestione, sia per abbattere la dispersione idrica anche del 15-20%. È su questo piano strate­gico indispensabile che una mul­tiutility può fare la differenza, perché ha modo di gestire più da­ti, ovvero di raceoglierli, analiz­zarli e incrociarli. Senza conside­rare i know how trasversali ed extra-territoriali. Questa opera­zione, di fatto, non riguarda solo la rete del gas e idrica, ma la rete delle conoscenze e delle compe­tenze che si allarga. Questo è il ve­ro investimento impagabile da sfruttare in modo intelligente».
Qual è il ruolo della conferen­za dei sindaci, ora?
«Nel momento in cui Acquala­tina ci comunicherà formalmen­te dell’avvicendamento tra Veo­lia e ltalgas procederò a convoca­re i sindaci per esprimerci sul merito».

Via Appia, storia e archeologia: un’iniziativa per raccontare l’itinerario che conduce da Velitrae a Minturnae

Giovedì 8 giugno, nella Corte di Palazzo Caetani (Cisterna), si conclude il ciclo di incontri mensili (avuto inizio a gennaio 2023) organizzati dall’associazione culturale Archeoclub d’Italia e dedicati alla secolare storia della Via Appia.

Durante l’evento, che avrà inizio alle ore 19:00, l’Archeologa Carla Vaudo racconterà il viaggio che conduce da Velitrae a Minturnae, attraverso la storia, le opere e le curiosità di una strada che ha dipinto i secoli.

Con l’ausilio di videoproiezioni, verrà trattata la genesi della via Appia e della rete viaria antica romana in generale, oltreché alle statio di posta lungo il tracciato pontino; verranno, infine, dati cenni storici sui maggiori siti ed elementi archeologici presenti nel territorio.

L’appuntamento sarà, quindi, volto a promuovere la Candidatura dell’Appia a patrimonio UNESCO, rientrando nel progetto “Via Appia. Regina Viarum.”.

A intervenire anche l’Architetto Liliana De Bonis, Presidentessa dell’Archeoclub della sezione di Cisterna di Latina, il Sindaco di Cisterna, Valentino Mantini, l’Assessore alla Cultura, Maria Innamorato e la Delegata al Turismo, Spettacolo ed Eventi, Aura Contarino.

“Un nuovo evento per accompagnare la candidatura della Via Appia che, in questo caso, sarà la prima protagonista – spiega Gerardo Stefanelli, Presidente della Provincia di Latina –. Ringraziamo la sezione dell’Archeoclub di Cisterna per aver preso parte al progetto e per aver scelto di dedicare l’ultima iniziativa del suo ciclo di incontri proprio al progetto “Via Appia. Regina Viarum.”. La candidatura vuol essere, infatti, anche un’occasione per promuovere le realtà presenti sul nostro territorio e il lavoro che quest’ultime portano avanti con passione”.

“VIA APPIA. REGINA VIARUM.”

È il nome de Protocollo d’intesa istituito per il riconoscimento della Via Appia nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.

Tra i firmatari, oltre al Ministero della cultura e alle Regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, 13 Comuni della provincia di Latina: Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno.

Per l’occasione, sarà organizzato un ciclo di eventi allo scopo di valorizzare i territori ricadenti nel sito e permetterne una riqualificazione urbana, paesaggistica e una valorizzazione socioeconomica concreta

Bonus idrico, sconti per gli utenti

La decisione dei sindaci Sono oltre 50mila le persone che potranno beneficiare della riduzione della bolletta

È in arrivo per le famiglie in condizioni di disagio economi­co dell’Ato 4 un Bonus Idrico Locale aggiuntivo a quello na­zionale già previsto dall’Arera. Ad approvare questa misura di sostegno economico è stata la Conferenza dei Sindaci dell’E­gato 4 di Latina riunitasi ieri mattina. E’ stato invece rinvia­to il voto sul nuovo statuto, in quanto i sindaci neo eletti han­no chiesto un supplemento di tempo per meglio approfondi­re l’importante documento. Se ne riparla tra due settimane.
Ma intanto è arrivato l’im­portante provvedimento desti­nato alle famiglie. «In questo momento di particolare diffi­coltà per le famiglie, abbiamo ritenuto tutti che l’importante contributo economico già rico­nosciuto dall’Arera non fosse abbastanza – dichiara il Presi­dente dell’Egato 4 e Presidente della Provincia di Latina, Ge­rardo Stefanelli – Da qui la reintroduzione di un Bonus Idrico Locale, che integra quel­lo nazionale e lo rafforza, così da sostenere in modo più con­sistente chi ne ha bisogno. Siamo gli unici nel Lazio ad attuare una misura di questo tipo, anche per questo ringrazio tut­ti i componenti della Conferen­za per questo traguardo comu­ne».
Il Bonus Idrico nazionale rappresenta un’agevolazione che garantisce all’utente una fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base an­nua per ogni componente del­la propria famiglia anagrafica – ovvero, in una famiglia compo­sta da 4 persone, non vengono pagati 73 metri cubi di acqua all’anno.

Alla somma prevista dal Bo­nus Idrico Nazionale, l’Egato 4 andrà a sommare un Bonus ag­giuntivo attraverso uno speci­fico calcolo permettendo così ai beneficiari di ridurre ulte­riormente la spesa sostenuta.
Al Bonus Idrico (nazionale+ locale) può avere accesso l’u­tente che appartiene: 1. a un nu­cleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 eu­ro, oppure; 2. a un nucleo fami­liare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superio­re a 20.000 euro, oppure a un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pen­sione di cittadinanza.
Inoltre, gli utenti aventi di­ritto non dovranno fare do­manda per usufruire del con­tributo: i beneficiari saranno individuati automaticamente sulla base della loro Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e riceveranno la somma previ­sta dal Bonus (nazionale + lo­cale) in maniera automatizzata (direttamente scontata in bolletta nel caso di utenti diretti o attraverso un assegno una tan­tun1 nel caso di utenti indiret­ti).
Tale novità ha permesso di passare, dal 2021, da 7.000 a ol­tre 50.000 beneficiari sul terri­torio dell’ Ato 4, allargando la platea di aventi diritto.
Per avere, quindi, accesso automatico al Bonus, il cittadi­no dovrà presentare ogni anno la DSU e ottenere un’attesta­zione di ISEE entro la soglia prevista dall’Arera. Sarà quin­di l’lnps a inviare i dati al Siste­ma Informativo Integrato (SII) per consentire l’erogazione dell’agevolazione agli aventi diritto.

Egato, serve lo statuto

Il Presidente della Provincia spiega quali sono le ragioni per arrivare all’approvazione. Lettera-appello di Stefanelli ai nuovi sindaci in vista della conferenza del 5 giugno

Una lettera agli otto sindaci eletti nell’ultima tornata elettorale per illustrare loro il ruolo dell’ente d’ambito sul servizio idrico e le sfide future che lo attendono, legate soprattutto alle scelte e al ruolo dei sindaci della conferenza. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha inviato la missiva ai nuovi primi cittadini e per farlo ha atteso il completamento del ballottaggio di Aprilia. L’obiettivo di Stefanelli è anche quello di sensibilizzare i colleghi sul nuovo appuntamento della conferenza di sindaci Ato4 che dovrà approvare lo statuto dell’ente d’ambito.

“La Provincia costituisce la “casa di tutti i Comuni” – afferma Stefanelli nella lettera – Per tale ragione desidero manifestarle la più ampia disponibilità della Provincia a collaborare con Lei nell’interesse delle comunità del territorio pontino. Colgo l’occasione per rappresentare un tema di primaria rilevanza che è doveroso farle conoscere da me in quanto Presidente della Provincia che è l’Ente responsabile del coordinamento d’Ambito Territoriale. Riguarda il processo di qualificazione giuridica dell’Egato4 Lazio Meridionale – Latina”. Dopo un breve excursus storico sull’ente d’ambito, Stefanelli arriva al punto cardine: “L’importante cammino di conseguire la qualificazione giuridica di Ente Pubblico avviato negli ultimi anni dall’Egato 4 Latina, necessita, per dirsi ultimato, di un ulteriore atto indispensabile che è l’approvazione di uno Statuto.

Ad oggi l’Egato non è dotato di un atto giuridico fondamentale che disciplini l’organizzazione il funzionamento e la rappresentanza legale dell’Ente. L’approvazione di uno Statuto consentirà alla Segreteria Tecnico-Operativa di dotarsi anche di personale stabile. Nell’ultima Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti riunitasi il 5 maggio scorso, uno schema di Statuto è già stato sottoposto per l’approvazione. Quest’ultima non è stata conseguita per il mancato raggiungimento dei 2/3 degli aventi diritto al voto. Viceversa, è stata registrata una maggioranza assoluta della metà più uno degli aventi diritto. Nella prossima Adunanza da tenere entro 30 giorni dalla prima approvazione, ci sarà l’opportunità di ottenere l’adozione del primo Statuto dell’Ente se verrà registrata perlomeno la maggioranza assoluta della metà più uno degli aventi diritto al voto (in tal caso si ottiene per due volte di seguito a distanza di 30 giorni il voto favorevole della maggioranza assoluta ex. art. 6 comma 4 Tuel)”. E qui, l’appello “Caro Sindaco, alla luce di quanto premesso, sono certo che sarà da Lei compresa l’esigenza di convocare entro il 5 giugno 2023 una nuova Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti, al quale sottoporre una seconda votazione sullo schema di Statuto che ha già ricevuto una maggioranza assoluta in prima votazione”. Un appuntamento che segnerà, di fatto, l’esordio dei nuovi sindaci all’interno della conferenza dell’Egato. Con un tema spinoso da affrontare”.

Rete viaria, ancora cantieri aperti in tutto il territorio per garantire una viabilità sicura

Proseguono i lavori di risistemazione e messa in sicurezza sulla rete viaria del territorio pontino su iniziativa della Provincia.

Mentre ieri sono ripresi i lavori di completamento di un tratto di marciapiede a Borgo Sabotino nel comune di Latina nella giornata di domani termineranno i lavori di riasfaltatura e di realizzazione di cunette in cemento lungo la Provinciale Artena Giulianello nel territorio del comune di Cori e sempre domani verrà realizzato l’attraversamento pedonale rialzato sulla Provinciale Colli Ceriara nel comune di Sezze, antistante la scuola.

Lunedì 5 giugno partirà invece l’intervento di asfaltatura di un tratto della strada Provinciale Gricilli nel territorio del comune di Priverno dal km. 0+600 al km. 1+300.

Gli interventi in questione rientrano nel programma avviato dall’ente di via Costa per restituire alle arterie di sua competenza condizioni ottimali di sicurezza e percorribilità.

“Già da tempo – sottolinea il Presidente Gerardo Stefanelli – abbiamo individuato come una priorità assoluta la risistemazione della nostra rete viaria utilizzando tutte le risorse a disposizione: sono numerosi gli interventi già portati a termine e molti quelli in programma da nord a sud della provincia in linea con le linee programmatiche di mandato e soprattutto in risposta alle esigenze delle amministrazioni comunali e dei cittadini”.

Autoscuole e centro di istruzione automobilistica, via libera in Commissione al nuovo Regolamento

Via libera dalle Commissioni Statuto e regolamenti e Viabilità e trasporti al nuovo Regolamento per l’esercizio delle attività di autoscuola e di centro di istruzione automobilistica. Nella seduta convocata appositamente dai presidenti Vincenzo Mattei e Ennio Afilani è stato approvato il testo che si compone di 31 articoli ai quali hanno lavorato negli ultimi mesi i componenti degli organismi consiliari in collaborazione con i competenti uffici. La finalità del Regolamento è quella di disciplinare, nell’ambito territoriale della provincia di Latina, l’esercizio delle funzioni in materia di autoscuole e centri di istruzione automobilistica e arriva a distanza di 23 anni esatti dal precedente, adottato con delibera del Consiglio provinciale del 18 maggio 2000.

Il documento contiene la definizione e attività delle autoscuole, le indicazioni sulla segnalazione certificata di inizio attività, i requisiti richiesti al responsabile, al responsabile didattico dell’autoscuola e quelli per l’esercizio dell’attività, le caratteristiche dei locali compreso l’arredamento didattico.

“Questo Regolamento – sottolineano i presidenti delle Commissioni Vincenzo Mattei e Ennio Afilani – è il risultato di un lavoro attento nell’ambito del quale abbiamo anche ascoltato le esigenze dei titolari delle attività interessate. Così abbiamo predisposto un atto in linea con la più recente normativa, al passo con i tempi che è stato approvato dalle due Commissioni riunite in seduta congiunta. Ora arriverà all’attenzione del Consiglio provinciale già nella prossima seduta di martedì 30 maggio per l’approvazione definitiva”.

“Esprimo grande soddisfazione per questo Regolamento – commenta il Presidente Gerardo Stefanelli – un risultato che dimostra come la Provincia lavori per andare incontro alle istanze di tutte le categorie mettendole in condizione di espletare al meglio le loro attività”.