Valorizzazione dell’offerta turistica grazie ai tanti progetti in cantiera

Parla il Sindaco Stefanelli “Siamo un Comune in rampa di lancio viste le iniziative poste in essere”. Appello anche agli imprenditori turistici locali

“La città di Minturno è sulla rampa di lancio, tante e tali sono le iniziative poste in essere, tutte in grado di incidere sull’appetibilità turistica del nostro magnifico territorio”. Il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli è visibilmente raggiante, in ragione di un’azione strategica e sinergica che pone il Comune di Minturno in primo piano nel quadro di un processo di valorizzazione storico-turistica-paesaggistica del sud pontino. Il primo cittadino minturnese sottolinea il finanziamento del museo multimediale al castello (grazie al progetto presentato insieme ai comuni di Gaeta e Formia) e l’intervento sul ponte borbonico. A ciò va aggiunta la riqualificazione delle Sieci, i cui lavori, possibili con i fondi del PNRR, saranno affidati entro il primo semestre del 2023. “Il 27 gennaio a Gaeta – ha continuato Stefanelli – ci saranno gli Stati Generali della Destinazione Lazio Meridionale, dell’associazione pubblico-privata, composta da Comuni, Parco dei Monti Aurunci e Riviera di Ulisse, privati e Università di Cassino, cui prenderà parte il Comune di Minturno, per fare il punto della situazione in merito sul lavoro compiuto in merito sul lavoro compiuto in merito ad una gestione strategica della promozione turistica di un importante territorio compreso tra le province di Latina e Frosinone, ed all’interno del quale Minturno recita un ruolo di primo piano. Minturno proporrà le sue idee progettuali che come Amministrazione stiamo portando avanti per promuovere e commercializzare la nostra offerta turistica, imperniata sulla valorizzazione del nostro immenso patrimonio ricco di bellezze storico-paesaggistiche”. Ovviamente nel bilancio di quanto è stato fatto non poteva mancare la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Ministero, Comuni ed Enti per la candidatura del sito “Via Appia Regina Viarum” nel patrimonio mondiale dell’Unesco, che “rappresenta un ulteriore asso nella manica nel processo di valorizzazione del Comune di Minturno. Si tratta – ha aggiunto Stefanelli, anche in veste di Presidente della Provincia di Latina – di un’opportunità enorme dal punto di vista turistico-culturale anche per il nostro Comune, che vanta uno dei pochi tratti originali della via Appia non intaccato dall’urbanizzazione : il Decumanus Maximus che attraversa il sito archeologico di Minturnae, a ridosso del Garigliano. La vicinanza alla Capitale e al percorso forse più noto dell’antica “autostrada” ci consentirà di beneficiare dell’aspetto di gravitazione attrattiva della parte “romana” dell’Appia antica, a differenza di siti parimenti importanti ma distanti da Roma. L’adesione a tale progetto fa seguito alle iniziative sostenute in passato dal nostro ente, come la riscoperta del Castrum e 190° anniversario della costruzione del Ponte Real Ferdinando. La via Appia rappresenta l’elemento di unione e collegamento con l’intera provincia, estendendosi dal nord al sud del territorio pontino”.

Il primo cittadino, a tal proposito, auspica un lavoro in sinergia con i Comuni ricadenti nella provincia di Latina. La Provincia di Latina fungerà da cabina di regia ed in tal senso è stato predisposto un protocollo d’intesa tra l’Amministrazione di via Costa e i Comuni interessati per fare rete ed essere da supporto delle azioni da porre in essere a margine del riconoscimento “Via Appia Regina Viarum” nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Stefanelli infine ha lanciato un appello agli imprenditori minturnesi che incidono sull’offerta turistica, invitati a fare sistema con la costruzione di un consorzio turistico privato “in grado – ha concluso – di incidere sulla qualità della medesima offerta turistica, imperniata su un aumento dei posti letto, sulla capacità di migliorare in termini di qualità, ospitalità ed opportunità. La nostra città dovrà essere in grado di garantire al turista, al visitatore in genere un’offerta completa, ricca e variegata”.

“Non uno di meno”, il progetto della Provincia per contrastare il disagio giovanile. Sabato la presentazione ufficiale

Sarà presentato ufficialmente sabato 21 gennaio alle ore 10 presso l’auditorium ‘Daniele Nardi’ nella sede della Latina Formazione e lavoro di via Epitaffio ‘Non uno di meno’,il progetto della Provincia elaborato e coordinato dall’Agenzia Latina Formazione e Lavoro, finanziato, nell’ambito dell’iniziativa ‘AzionEprovincegiovani– Azioni di contrasto al disagio giovanile’ dall’Unione delle Province Italiane grazie al Fondo per le politiche giovanili istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il progetto punta a realizzare azioni strutturate ed orientate a contrastare fenomeni di disagio coinvolgendo, in primo luogo, gli allievi inseriti nei circuiti della formazione professionale e dell’istruzione secondaria di primo e secondo grado, con la prospettiva di aprirsi al territorio e coinvolgere gruppi di adolescenti nei quartieri del territorio provinciale più a rischio di devianza e disagio psicologico, sociale e relazionale. Questo grazie alle forze messe in campo dai partner del progetto e dagli associati, nonché dai professionisti coinvolti nel progetto. Partner specialistico è il Distretto socio sanitario Latina 4, quello scolastico l’istituto comprensivo ‘Giacomo Orzini’, mentre hanno aderito all’iniziativa i Comuni di Bassiano, Cori e Rocca Massima che provvederanno al coinvolgimento degli altri Comuni della provincia.

Il progetto intende intercettare i fenomeni del disagio e le cause; attivare interventi di prevenzione dei fenomeni devianti; coinvolgere il territorio e la comunità educante lì dove i fenomeni sono già manifesti e devono essere affrontati; attivare interventi di cura là dove il disagio è diventato patologico; costruire una rete stabile di osservazione ed intervento concreto che, come è successo con DROP IN, sopravviva alla progettualità specifica. “Siamo particolarmente soddisfatti dell’avvio del progetto “Non Uno di Meno” che ha l’obiettivo di mettere in campo delle iniziative e delle sinergie che siano di aiuto per la gestione del fenomeno del disagio giovanile. Il progetto – spiega l’amministratore Unico Latina Formazione e Lavoro Gianluca Cecchet si inserisce e rafforza l’agire quotidiano dell’Agenzia Latina Formazione impegnata nel gestire un percorso di crescita umano degli oltre mille allievi che frequentano i nostri

corsi. Il fenomeno del disagio giovanile riguarda tutti, i nostri figli, i nostri allievi, i nostri ragazzi, e per questo richiede uno sforzo che deve consentirci di interagire su un piano collaborativo tra istituzione formative, enti locali, forze dell’ordine, enti sanitari.

“Questo progetto – sottolinea il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – dimostra come l’ente, in questo caso attraverso la società Latina Formazione disponga di ottime professionalità e sia in grado di predisporre strumenti efficaci per affrontare tematiche complesse, di lavorare sul territorio e muoversi con azioni concrete che incidono sulla qualità della vita e rispondono a esigenze specifiche della popolazione”.

Parteciperanno tra gli altri, oltre al presidente Stefanelli, la professoressa Pina Cochi, dell’Ufficio del Gabinetto del Ministero dell’istruzione e Monica Loforese, tenente presso il Comando provinciale dei carabinieri.

Province, l’asse del Lazio sud

Ieri l’incontro tra i Presidenti degli enti di Latina e Frosinone: l’idea di un percorso comune

«Un confronto cordiale, di­retto, efficace e produttivo». Così il Presidente della Provin­cia di Frosinone, Luca Di Stefa­no, ha definito l’incontro con il suo on1ologo della Provincia di Latina, il Presidente Gerardo Stefanelli, avvenuto questa mattina nel suo ufficio presso Palazzo Jacobucci. «Due terri­tori contigui e non in concor­renza, anzi complementari per caratte1;stiche geografiche e orografiche come quelli delle Province di Frosinone e Latina devono cooperare, lavorare per una collaborazione strategica e, all’occorrenza, addirittura tat­tica. Lo dico perché nel inondo amministrativo attuale la con­correnza tra i territori per l’otte­nimento dei fondi è una realtà non comprimibile e lo è non so­lo per la rincorsa all’occasione imperdibile del PNRR o dei Fondi Strutturali europei» ha aggiunto il Presidente Di Stefa­no.
Il dialogo tra i due Presidenti si è infatti basato soprattutto sulle opportunità che un’asso­nanza sulle politiche di svilup­po del Lazio meridionale possono offrire, specialmente se a programmarle sono Enti di Area Vasta come sono le Provin­ce. Un’idea di progresso comu­ne, teso a valorizzare reciproca­mente le potenzialità, che ha già trovato ottimi esempi, uno dei quali l’unione tra le Camere di Commercio che ha permesso di costituire una realtà Camera­le tra le più importanti in Italia. Quella del Presidente Stefanelli non è stata dunque una sempli­ce visita di cortesia ma un vero e proprio incontro di lavoro che avrà un seguito.

L’incontro, programmato da giorni, cade in una fase interes­sante, nella quale si è nuova­mente acceso il dibattito sulle province e sul loro ritorno ad antico splendore. Il centrode­stra, con Forza Italia in prima li­nea, ha presentato una propo­sta di legge per re-istituire le province e soprattutto tornare a fare eleggere direttamente dai cittadini presidente e Consi­glio. Ma allo stesso tempo an­che da sinistra si muove qualco­sa, col partito democratico che ha presentato una sua propo­sta. Se le cose non si complica­no, qualcosa certamente si riu­scirà a fare.
Del resto in questi anni le province hanno sofferto e non poco. «Ma nonostante questo si riesce a fare qualcosa di positi­vo» spiega il presidente Stefa­nelli. Che proprio ieri ha ottenuto il via libera per i progetti relativi alla viabilità da sistema­re in tanti piccoli c0muni del territorio. Proprio quelle realtà che sono rimaste più penalizza­te dall’assenza di una struttura di riferimento come la Provin­cia.
Nelle scorse settimane al Se­nato Licia Ronzulli di Forza Ita­lia ha presentato una proposta di legge con tre articoli che pre­vedono l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio della provincia oltre all’elezione di­retta del Sindaco e del Consiglio metropolitano, abolendo il bal­lottaggio, nel caso che il candi­dato superi il 40% dei voti, ed estendendo tale criterio anche ai comuni sopra i 15 mila abi­tanti. Un primo passo avanti verso il ritorno alle Province di una volta.

Provincia, l’idea di è ripartire subito col voto dei cittadini

La prima riforma su cui lavorano in Parlamento è restituire il potere di scelta su presidente e Consiglio agli elettori

Elezione diretta di consiglie­ri e presidente e poi ancora tor­nare ad avere le competenze ne­cessarie per gestire le tante cose che servono sul territorio. Lo stesso presidente della provin­cia Gerardo Stefanelli è favore­vole al progetto di rilancio degli enti territoriali e non ha nasco­sto in diverse occasioni l’idea che bisogna restituire alle Pro­vince l’antico splendore. «Non ho dubbi sul fatto che esse siano la vera risorse per il territorio, per dare risposte ai cittadini su materie delicate. Le regioni so­no lontane, sono viste come enti superiori a cui il cittadino non può accedere. Le Province era­no, anzi sono, tutt’altro» ha det­to il presidente nella conferenza stampa di fine anno qualche set­tin1ana fa. Uno Stefanelli pen­siero che oggi torna protagoni­sta dal momento che anche in Parlamento si sta n1uovendo concretamente qualcosa. Il cen­trodestra, con Forza Italia in pri­ma linea, ha presentato una pro­posta di legge per re-istituire le province e soprattutto tornare a fare eleggere direttamente dai cittadini presidente e Consiglio. Ma allo stesso tempo anche da sinistra si muove qualcosa, col Partito Democratico che ha pre­sentato una sua proposta. Se le cose non si complicano, qualco­sa certamente si riuscirà a fare. Del resto in questi anni le pro­vince hanno sofferto e non poco. «Ma nonostante questo si riesce a fare qualcosa di positivo» spie­ga il presidente Stefanelli. Che proprio ieri ha ottenuto il via li­bera per i progetti relativi alla viabilità da sistemare in tanti piccoli comuni del territorio. Proprio quelle realtà che sono ri­maste più penalizzate dall’assenza di una struttura di riferi­mento come la Provincia.
Ieri l’ente di via Costa ha dato il via libera all’avviso pubblico il cui obiettivo è finanziare o cofi­nanziare interventi realizzati dai piccoli Comuni. Si tratta, co­nte previsto dalla delibera ap­provata a novembre scorso dal Consiglio provinciale, di una mi­sura strutturale da inserire nel bilancio dell’ente con la quale vengono garantiti alle ammini­strazioni con popolazione resi­dente fino a 5 mila abitanti i fon­di per interventi su strade di proprietà comunale di collega­mento o a servizio della viabilità provinciale al fine di incremen­tare l’efficienza di una rete di mobilità sostenibile nell’ambito del territorio provinciale. L’av­viso pubblico è finanziato con ri­sorse provinciali per un am­montare complessivo di 200 mi­la euro. «Con questo avviso pubblico – sottolinea il presi­dente della Provincia Gerardo Stefanelli – intendiamo suppor­tare i Comuni minori che spesso non hanno le risorse sufficienti per intervenire sullo stato della viabilità cittadina. I fondi messi a disposizione sono quindi un contributo per il miglioramento della rete viaria della nostra pro­vincia».

Stefanelli, premiata l’azione sinergica

Il presidente della Provincia non nasconde la propria soddisfazione per i finanziamenti

«Si tratta di due progetti che consentiranno di valorizza­re con l’applicazione di nuove tecnologie, sei beni culturali presenti nel Golfo di Gaeta». Non nasconde la propria soddi­sfazione il sindaco di Mintur­no, nonché presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli, per il finanziamento dei due progetti che interessando i tre maggiori centri del sud ponti­no.
«Sarà importante – ha conti­nuato – concretizzarli e metterli sistema entrambi, per rilan­ciare con forza una politica comprensoriale basata sull’e­conomia generata dai beni cul­turali. Per quanto riguarda Minturno è coinvolto in tutti e due i progetti finanziati, con il museo multimediale, inserito nel più ampio progetto ‘Riviera di Ulisse percorsi incantati tra mito e leggenda’, che ci vede partner dei comuni di Formia e di Gaeta e il ponte borbonico, in virtù del progetto portato avanti dalla Soprintendenza archeologica, che prevede in­terventi per la Tomba di Cice­rone e il mausoleo di Lucio Munazio Planco. Sul museo multi­mediale nel maniero mintur­nese avevano puntato tantissi­mo, tanto che ci eravamo rac­cordati con le Amministrazioni degli altri due Comuni di For­mia e Gaeta, con quest’ultimo ente capofila. Ma anche il pon­te borbonico ci interessava e l’ok dato al progetto della So­printendenza non può che ral­legrarci. Due belle notizie – ha concluso il massino esponente del Comune minturnese -che ci danno ulteriore forza per mi­gliorarci sempre più e che ab­biamo accolto con grande gioia».
Il sindaco Stefanelli ha poi auspicato ulteriori iniziative da portare avanti in sinergia con gli altri Comuni, proprio per rilanciare la politica com­prensoriale.

Viabilità, dalla Provincia 200mila euro ai piccoli Comuni per interventi sulle strade

Via libera all’avviso pubblico della Provincia il cui obiettivo è finanziare o cofinanziare interventi realizzati dai piccoli Comuni. Si tratta, come previsto dalla delibera approvata a novembre scorso dal Consiglio provinciale, di una misura strutturale da inserire nel bilancio dell’ente con la quale vengono garantiti alle amministrazioni con popolazione residente fino a 5mila abitanti i fondi per interventi su strade di proprietà comunale di collegamento o a servizio della viabilità provinciale al fine di incrementare l’efficienza di una rete di mobilità sostenibile nell’ambito del territorio provinciale. L’avviso pubblico è finanziato con risorse provinciali per un ammontare complessivo di 200mila euro.

Le proposte progettuali dovranno riguardare: manutenzione straordinaria e adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura, incluse le pavimentazioni e i sistemi di smaltimento acque; interventi su segnaletica, dispositivi di ritenuta, illuminazione e sistemi di info-mobilità, qualora complementari e comunque conseguenti ad interventi di manutenzione straordinaria e rifacimento profondo; interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’infrastruttura esistente in termini di caratteristiche costruttive della piattaforma veicolare, ciclabile e pedonale, della segnaletica verticale e orizzontale, dei manufatti e dei dispositivi di sicurezza passiva e ancora realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli; miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità; riduzione dell’inquinamento ambientale; riduzione del rischio da trasporto merci inclusi i trasporti eccezionali; riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico; incremento della durabilità dei rifacimenti per la riduzione dei costi di manutenzione; realizzazione di corridoi naturali o di recinzioni per la fauna, al fine di evitare ovvero di indirizzare attraversamenti di animali; predisposizione e messa in funzione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici o ibridi.

Le domande di ammissione al finanziamento vanno presentate entro il 28 febbraio prossimo.

“Con questo avviso pubblico – sottolinea il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – intendiamo supportare i Comuni minori che spesso non hanno le risorse sufficienti per intervenire sullo stato della viabilità cittadina. I fondi messi a disposizione sono quindi un contributo per il miglioramento della rete viaria della nostra provincia”.

Appia patrimonio Unesco. La candidatura è ufficiale

L’App a Antica è ufficialmente candidata a entrare nella lista del patrimonio dell’umanità Unesco. Si è svolta ieri mattina a Roma presso le Terme di Diocle­ziano la cerimonia di sottoscri­zione del Protocollo d’intesa fra il Ministero della Cultura e gli en­ti locali coinvolti nel progetto per il riconoscimento mondiale
del sito La “Via Appia, Regina Viarum”. La candidatura dell’Appia Antica riguarda il percorso integrale da Roma a Brindisi e com­prensivo della variante traianea, per un totale di 900 chilometri di strada. La cerimonia è stata pre­sieduta dal sottosegretario alla
Cultura Gianmarco Mazzi. Il progetto coinvolge le Regioni Lazio, Campania. Basilicata e Puglia, 12 tra Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeolo­gia Sacra e 25 università italiane e straniere. Tra i numerosi firmatari del documento. hanno presenziato all’evento anche il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli e diversi rappresentanti dei comuni pontini di Latina, Cisterna, Norma – con l’Antica Norba – Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno.

Il Prossimo 20 gennaio la candidatura sarà valutata dal Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco, dopodiché il dossier scientifico, accompagnato dal Piano di gestione del sito candidato, sarà inviato a Parigi per la decisione finale.

“Con questo atto – ha spiegato il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – intendiamo supportare concretamente la valorizzazione di una risorsa tra le più importanti del nostro territorio e, in sinergia con gli altri sottoscrittori, a farne un elemento di sviluppo sul fronte turistico per la Provincia di Latina. Si tratta di una grande opportunità per tutto il territorio provinciale”.

“Una grande occasione per assicurare un giusto e corretto equilibrio tra conservazione, sostenibilità e sviluppo” affermano il sindaco di Formia Gianluca Taddeo e l’assessore al turismo Giovanni Valerio. “E’ stato un lavoro intenso che si è protratto per molto tempo”, aggiunge il sindaco di Cisterna Valentino Mantini. “Un orgoglio aver potuto sostenere questa candidatura, l’Appia è una strada che unisce differenti territori ed epoche storiche”, è il commento del sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli. “La giornata più emozionante da quando sono sindaco”, ha scritto sui social il sindaco di Norma Andrea Dell’Omo per il riconoscimento riservato all’area archeologica di Norba. Per il sindaco di Gaeta Cristian Leccese “è necessario tutelare e valorizzare dal punto di vista urbanistico, paesaggistico e socio-economico i territori interessati, facendo rete”.

L’intenzione di tutti i soggetti firmatari è quella di costituire una struttura tecnica dedicata al coordinamento e monitoraggio del sito “Via Appia Regina Viarum”, all’attuazione del Piano di gestione e, nel caso di un esito positivo della candidatura, alla realizzazione degli atti e degli interventi necessari per mantenere tale status. I sottoscrittori si impegnano a coordinarsi e a collaborare, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, per la valorizzazione socio-economica dei territori di riferimento delle aree candidate.

“La Via Appia è un esempio della grandezza romana, la prima via pubblica e il prototipo, anche dal punto di vista tecnico di altre strade che hanno poi costruito i romani – ha spiegato il Sottosegretario Mazzi – Ma è anche molto di più, era un crocevia culturale, parte del sistema culturale e sociale del mondo romano: questo sarà l’aspetto sul quale puntiamo”.

Monumento dell’ingegneria stradale, la via Appia, fatta realizzare dal censore Appio Claudio nel 312 a.C., esibisce ancora in molti tratti la perfezione tecnica delle pavimentazioni, la grandiosità dei ponti, delle sostruzioni, delle tagliate e delle innumerevoli altre opere infrastrutturali e di bonifica idraulica. Il significato storico e culturale della via Appia e dei suoi monumenti ha fatto sì che la via sia diventata un simbolo carico di valore che studiosi a artisti, con le loro opere, hanno contribuito a mantenere vivo e accrescere fin dal Rinascimento.

Stefanelli: sostengo D’Amato. Il Terzo Polo sarà una sorpresa

Il Presidente della Provincia non sarà candidato ma nemmeno super partes: “La partita nel Lazio è tutta da giocare, D’Amato può vincere”

Si avvicinano le regionali e ormai possiamo dirlo: è ufficiale che Gerardo Stefanelli, Presidente della Provincia, non si candiderà ma sosterrà comunque il Terzo Polo.

Perché ha deciso di non candidarsi per le regionali?

“Lo avevo già detto tempo fa, ora lo confermo. Certo, mi ha fatto piacere ricevere in questi giorni tanti attestati di stima e sapere che in molti mi avrebbero voluto vedere tra i candidati al Consiglio Regionale, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare sia in Provincia che a Minturno. Ritengo che sia giusto rispettare gli impegni presi nei confronti di chi mi ha sostenuto come Presidente e come Sindaco. D’altronde è quello che i cittadini chiedono alla politica: serietà e devozione”

Da occhio esterno, come vede la prossima competizione elettorale?

“Non essere candidato in prima persona non vuol dire che sono super partes. Metterò il mio impegno a favore del Terzo Polo e a sostegno di Alessio D’Amato presidente. Anche perché penso che la partita sia ancora tutta da giocare, Visto che il Centrodestra ha fatto una scelta più mediatica che politica con il suo candidato alla presidenza, mentre i 5 Stelle guardano al loro posizionamento ecologista europeo più che agli interessi dei cittadini del Lazio”

Il Terzo Polo quindi è vivo?

“E’ vivo più che mai, soprattutto in provincia di Latina. Abbiamo costruito una squadra competitiva e stiamo lavorando per far sì che il nostro progetto politico sia radicato nei territori. La parola chiave è impegno, non ci sono protagonismi, ma viaggiamo tutti gli uni accanto agli altri. Devo dire che è emozionante, perché stiamo partecipando alla costruzione di qualcosa di importante. Spesso si abusa della parola squadra, ma avendo giocato per anni a basket posso dire che lo spirito che si respira nel Terzo Polo è proprio quello di uno spogliatoio affiatato dove anche chi siede in panchina gioca un ruolo da protagonista”.

Ci sta dicendo che lei è una sorta di allenatore-giocatore?

“No, dico che non si fa politica solo nei trenta giorni di campagna elettorale e i capitani, anche se coraggiosi, da soli non vincono i mondiali. Sono sicuro che ce la giochiamo anche noi per eleggere un consigliere regionale e questo darà ancora più forza per strutturare il partito sul territorio. Il Terzo Polo può rappresentare il valore aggiunto del centrosinistra e tenere la partita per la Presidenza della Regione Lazio aperta fino all’ultimo voto a differenza di quanto dicano i sondaggisti”.

Crede nel “miracolo”?

“Credo nel lavoro e nella credibilità. Sanità, infrastrutture e innovazione digitale: su questi temi si gioca il futuro della provincia di Latina all’interno della Regione. Bisogna correre e attuare gli investimenti nelle strutture sanitarie finanziati dal PNRR, vogliamo accelerare sulle infrastrutture viarie che aspettano da decenni di essere realizzate e continuare a compulsare gli stakeholder pubblici e privati sulla innovazione digitale con particolare attenzione al mondo della scuola e a quello degli enti pubblici”.

Dialogo tra Province per contare di più

In programma un vertice tra Latina e Frosinone

Un vertice venerdì a Frosino­ne tra i due presidenti delle Pro­vince, Luca De Stefano e Gerardo Stefanelli. Obiettivo: costruire delle sinergie tra i due territori che rappresentano il Lazio sud. Giovani, ambiziosi, con una sim­patia antica e attuale per Matteo Renzi: i due presidenti sono quanto mai simili e hanno un fee­ling antico. Ora, però, alla guida dei due enti provinciali, intendo­no gettare le basi per un lavoro comune che abbia con1e denomi­natore la crescita di entrambi i territori
Dalla cancellazione delle Pro­vince provata e mai completa­mente attuata dopo la riforma Delrio, i territori cli Latina e Fro­sinone hanno subito importanti trasformazioni, finendo per esse­re sempre più interconnessi in vari ambiti. La fusione più importante è stata certamente quel­la della Camera di Commercio, che ha creato una vera e propria potenza economica che unisce i due territori e mette in contatto professionisti e aziende che por­tano ricchezza e opportunità sui territori. Altro esempio virtuoso è quello del Consorzio industria­le unico. Ma ora questa sinergia sperimentata nelle questioni economiche potrebbe avere de­gli sviluppi in ambito politico.
Stefanelli e Di Stefano si ve­dranno nel fine settimana a Fro­sinone. Un incontro per discute­re delle questioni che coinvolgo­no entrambe le province, dalle risorse economiche sempre scarse alla necessità cli avere delle rispo­ste concrete in ambito infrastrutturale e sociale. In particolare quel che preoccupa è il tema del­l’occupazione: nonostante la presenza di aziende e piccole e medie imprese sane e agili, il nu­mero dei disoccupati è sempre alto e i due presidenti vorrebbero lasciare un’impronta creando delle opportunità d’impiego che smuovano il settore. Una sinergia tra i due presidenti, poi, avrebbe anche un tornaconto dal punto di vista politico. La pro­spettiva per entrambi, infatti, è quella di doversi confrontare a breve con un governo regionale di centrodestra. Avere la forza di un territorio vasto come il Lazio sud per rivendicare le necessità dei propri cittadini rischia di es­sere indispensabile per far senti­re la propria voce.

Stefanelli: “Costruiamo un ente più forte, ai nostri comuni manca la cultura del lavorare insieme”

“Una Provincia più forte, più moderna. più efficiente”. Ge­rardo Stefanelli, Presidente dell’Ente di via Costa, traccia il bilancio del suo primo anno al vertice. Eletto Il 18 dicembre del 2022, ha vissuto “Un anno non facile per vicende persona­li, e per il fatto che dopo sei me­si metà del Consiglio e cambia­ta per le cadute dei Comuni di Latina e di Terracina”.

Stefanelli elenca i numeri di un anno di lavoro, a partire da «26 milioni di euro per 44 richieste di finanziamento ai fondi Pnrr per l’edilizia scolastica, di cui 6 conclusi. 14 in corso, 19 con ga­ra d’appalto in corso». Ma le scuole sono solo una delle com­petenze principali della Provin­cia: sulla viabilità ad esempio, con 13 milioni di euro investiti sulla manutenzione, ordinaria e straordinaria: il potenzia­mento dell’Ente stesso, con le assunzioni di personale. «le prime dal 2014», con concorsi avviati per le unità nell’immediato e altrettante nel corso del 2023 tra Istruttori amministra­tivi e dirigenti tecnici; la digita­lizzazione con un nuovo sito
web e un piano operativo specifico per la comunicazione sui social. Poi un tema cui Stefa­nelli tiene in modo particolare, «la Provincia come casa dei Co­muni». con l’Ente di via Costa che si pone come centrale di committenza unica per gli ac­quisti in favore delle ammini­strazioni comunali; anche se, ad aderire sono stati Sermone­ta e Itri. E gli altri? I nostri Co­muni non hanno la cultura per lavorare insieme e hanno spesso paura di perdere il controllo su un pezzettino di competenza». E poi il risparmio energeti­co. con 38 impianti su 46 scuo­le ammodernati per un rispar­mio del 35% di energia. sebbe­ne la bolletta – con gli aumenti registrati nel 2022 – sia passata da 1,8 a 3,6 milioni di euro.

Non mancano però le critiche ad altri enti, in primo luogo al­la Regione sul tema del ciclo dei rifiuti. Stefanelli ricorda che «ero commissariato ancora prima di diventare Presiden­te» e la circoscanza che «oggi c’è un’improvvisa sospensione delle procedure per l’insedia­mento degli Egato a causa delle polemiche sugli organi di ge­stione. Ma gli Egato sono fon­damentali, per una pianificazione rispettosa dell’ambiente e al tempo stesso virtuosa dal punto di vista economico: l’Egato può far governare il ci­clo senza bisogno che ci sia unanimità tra i sindaci». Ed è critico anche in relazione alla missiva della Regione che, un paio di settimane fa, invitava la Provincia a valutare anche ini­ziative private per il sito di stoc­caggio del secco residuo: «I no­stri dirigenti hanno risposto tecnicamente agli uffici, e io ho risposto al Vice Presidente del­la Regione, ricordando che noi non facciamo gli imprenditori: se un imprenditore vuole fare una discarica, sta a lui indicare un sito: ci sono purtroppo per­sonaggi che forse non contenti della mole di lavoro sviluppata, vogliono aumentarla, anche facendo pressioni. Questo sarà oggetto di riflessione da parte della comunità delle pubbliche amministrazioni per capire se ci siano spazi per un interven­to”.

Infine, il Presidente apre una polemica anche sulla vicenda Al Karama: “Mentre la Provincia ha messo a disposizione l’ex Rossi Sud, sospendendo anche il bando per l’incubatore di impresa, e il commissario ha avviato gli atti per il nuovo sito, non ho visto il terzo settore, non ho visto soluzioni alternative. Dov’è la società civile?”