Via libera agli esami per istruttori di guida, martedì l’avviso pubblico dopo 15 anni

Verrà pubblicato martedì 22 novembre sull’Albo pretorio della Provincia l’avviso pubblico relativo agli esami per il conseguimento dell’idoneità professionale per insegnanti di teoria e per istruttori di guida delle autoscuole – Anno 2022. Un passaggio importante visto che le prove verranno espletate 15 anni dopo quelle precedenti.

L’istruttore di guida può essere abilitato a svolgere esercitazioni per il conseguimento delle abilitazioni necessarie per la guida di tutti veicoli a motore e rimorchi, nonché per la loro revisione; svolgere esercitazioni per il conseguimento delle abilitazioni necessarie per la guida di tutti i veicoli a motore e rimorchi, ad eccezione dei ciclomotori e dei motocicli, nonché per la loro revisione; abilitazione per titolari di patenti B speciale, C speciale e D.

Coloro che intendono sostenere l’esame per il conseguimento dell’idoneità professionale per insegnanti di teoria e per istruttori di guida delle autoscuole o dell’estensione dell’abilitazione posseduta devono presentare apposita domanda, in bollo, utilizzando i moduli scaricabile dal sito internet della Provincia di Latina, all’indirizzo www.provincia.latina.it, alla sezione Avvisi e Bandi. Le domande di ammissione alle sessioni di esame per l’anno 2022 dovranno pervenire entro e non oltre il 20 .01.2023. Tutte le altre informazioni sono contenute nell’avviso che sarà pubblicato martedì.

<<L’aver indetto gli sami per il conseguimento dei titoli per insegnanti e istruttori di guida – commenta il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – rappresenta il risultato di un intenso lavoro portato avanti dall’Ufficio viabilità e trasporti della Provincia e di una serie di incontri con i diretti interessati, i titolari delle scuole guida del territorio. Questa amministrazione ha fortemente voluto che le prove venissero ripristinate dopo 15 anni e oggi siamo soddisfatti di avere dato risposte concrete agli operatori>>.

“Non uno di meno”, il progetto della Provincia di Latina finanziato con 50 mila euro

L’impegno della Provincia di Latina contro il Disagio giovanile non resta vano ed anzi ottime un finanziamento e va avanti. Il progetto ‘Non uno di meno’ del quale la Provincia è capofila, con il partenariato do Latina Formazione e Lavoro ha ottenuto 50mila euro.
Il progetto ha come finalità quella di realizzare azioni strutturate ed orientate a  contrastare fenomeni di disagio coinvolgendo, in primo luogo, gli allievi inseriti nei circuiti della formazione professionale e dell’istruzione secondaria di primo grado. Partner specialistico è il Distretto socio sanitario Latina 4, quello scolastico l’istituto  Comprensivo ‘Giacomo Orzini’ mentre hanno aderito all’iniziativa i Comuni di Bassiano, Cori e Rocca Massima che provvederanno al coinvolgimento degli altri Comuni della Provincia di Latina.
L’obiettivo è quello di rispondere al grido di aiuto che stanno lanciando i giovani in età pre-adolescenziale ed adolescenziale della provincia di Latina in particolare quelli che vivono in un contesto di particolare disagio con genitori in stato di restrizione, separati ma in forte conflitto tra loro, famiglie allargate, nuclei familiari al limite della sussistenza, studenti affidati dal Tribunale dei Minori o ai Servizi sociali dei comuni della Provincia, studenti lavoratori che mantengono se stessi e un genitore, inoltre forte è la presenza di ragazzi di etnie diverse. Oltre agli elementi della dispersione scolastica nella provincia di Latina si manifesta, anche, una certa fragilità del sistema produttivo che pone con forza le problematiche occupazionali e del disagio,  relativamente ai più giovani.
“Il progetto – dice il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – dimostra come l’ente, in questo caso attraverso la società Latina Formazione, dispone di ottime professionalità in grado di lavorare sul territorio e muoversi con azioni concrete che incidono sulla qualità della vita e rispondono a esigenze
specifiche della popolazione”.

“Anche sui rifiuti si è smesso di discutere e di decidere”

Il Presidente dell’Amministrazione Provinciale: “Siamo in un vuoto di potere. La politica non esercita più il ruolo di mediazione tra sindaci e comunità”

Non ci sono gli impianti e nemmeno i siti per ospitarli, perché nessuno vuole individuarli. Intanto i cittadini pagano per un servizio inevitabilmente carente e da domani pagheranno ancora di più, pur continuando a non avere una struttura gestionale sul territorio.

Presidente Stefanelli, restiamo a guardare?

“Adesso ci sono le condizioni ideali per la tempesta perfetta. La Regione ha commissariato la Provincia, il Commissario ad acta non ha preso una decisione e nel frattempo è stato istituito con legge regionale l’Egato4, cioè l’ambito ottimale territoriale dei rifiuti. Ma istituito non vuol dire costituito, perché mancano ancora i decreti attuativi della giunta regionale. Il direttore dell’area rifiuti della Regione dice che entro le prossime settimane si farà tutto. Ma nel frattempo si lavora per fare il calcolo del peso ponderato di ciascuna città aderente all’Egato, calcolo che si farà sulla base del peso demografico di ciascun comune e del numero di impianti dei rifiuti ospitati sul territorio. Potrebbe quindi verificarsi che Aprilia avrà più peso di Latina, a meno che quando si parla di impianti non si considerino anche quelli dismessi, come le due discariche di Borgo Montello”.

Tutto questo vuol dire che siamo entrati in un vuoto decisionale ufficiale, dopo quello “di fatto”, vissuto fino a ieri grazie all’inerzia dei sindaci? Adesso chi prenderà iniziative in materia di rifiuti?

“Le decisioni che servono sono quelle riguardanti gli impianti necessari alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti all’interno dei confini del nostro territorio, e in questo momento c’è effettivamente un vuoto di potere. E si tenga presente che saranno i decreti attuativi regionali a stabilire come si dovrà procedere alla nomina del Consiglio Direttivo dell’Egato, composto da 4 consiglieri e un presidente che percepiranno uno stipendio. Sarà poi il Consiglio direttivo a nominare un Direttore generale e un sindaco Revisore dei conti. E l’elaborazione del piano d’ambito. Da tutto questo iter dovrà venir fuori la definizione del sistema integrato provinciale dei rifiuti”.

Insomma si riparte da zero. E tra qualche giorno, quando chiuderanno le ultime discariche del Lazio ancora in esercizio, cosa succederà?

“Posso dire che in provincia di Latina non accadrà nulla di nuovo, perché nei giorni scorsi ho ricevuto, insieme ai sindaci dei comuni pontini che conferiscono i rifiuti indifferenziati ad Aprilia, una comunicazione da Fabio Altissimi, per conto di Rida Ambiente, che ci informa di aver trovato una soluzione per trasferire i residui dei rifiuti sottoposti a Tmb in impianti extraregionali senza alcun aggravio di costi. Questo significa che i comuni non subiranno aumenti, e dunque nemmeno i cittadini. Mi pare una buona notizia”.

Siamo più di prima alla mercè dell’imprenditoria privata; stavolta ci è andata di lusso, ma nessuno può garantire che domani le cose restino le stesse. La politica non dice niente, i sindaci non parlano, ma cosa sta succedendo?

“Mai sentito un partito prendere posizione sulla questione dei rifiuti. Sono io a domandarmi dove siano finiti i partiti e con loro dove sia finito il ruolo di guida per i sindaci e per le politiche amministrative. E non è soltanto un problema di rifiuti. Prendiamo il metano: Latina è il comune capofila dell’Atm, Ambito Territoriale Minimo, e dovrebbe attivare gli stessi meccanismi previsti per la gestione dell’acquane dei rifiuti. Lei sa dove si è nascosto l’Atm? Io non lo so. Quello che vedo, è invece il fatto che le aziende che si occupano della distribuzione dell’acqua, di gas e di fibre per le comunicazioni, rompono strade, bucano marciapiedi, un giorno una e un giorno l’altra, e non c’è nessuno che si preoccupi di razionalizzare e armonizzare questi interventi. Direi che quando si scava, anziché posare un tubo e richiudere, se ne potrebbero sistemare due o tre, a disposizione di tutti gli interventi prevedibili nel medio e lungo periodo”.

Essendo questo un problema di tutti i comuni, dovrebbero essere i sindaci a cercare di fare sistema su questo tipo di situazioni. E tanto per non allontanarci dal tema di questa intervista, che verte sui rifiuti, stiamo parlando degli stessi sindaci che non sono riusciti a trovare un accordo sul sito per ospitare la discarica per i residui del Tmb.

“Proprio così. E cerco di spiegarmi meglio. Acqualatina fattura tra i 120 e i 130 milioni di euro l’anno; stando ai Pef dei comuni pontini, il valore complessivo delle fatturazioni per la gestione del servizio legato ai rifiuti è di altri 120 milioni di euro. Significa che ogni anno per queste due voci, acqua e rifiuti, vengono movimentati 250 milioni di euro, che gravano interamente sulle spalle dei cittadini. La politica potrebbe, forse dovrebbe, interrogarsi su una gestione virtuosa per trasformare queste attività in una risorsa. Se è vero che le aziende impegnate nella gestione di questi servizi sono energivore, dai consumi degli automezzi a quelli delle pompe di sollevamento, fino agli impianti di depurazione. Non è normale che si debba pagare per conferire i nostri rifiuti all’estero dove li utilizzano per produrre energia. Ma perché non lo facciamo noi?”.

Dunque nessuno parla, nessuno si confronta, nessuno lancia idee più o meno valide. Neanche alla vigilia delle elezioni regionali i partiti si sprecano a presentare programmi che prevedano interventi migliorativi per la gestione dei servizi. Eppure c’è in ballo il nostro futuro per i prossimi cinque anni.

“Dovremmo aver già cominciato a domandarci come sarà e come farà l’azienda che dovrà provvedere alla raccolta, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti. Come si muoverà sul territorio? Con quale prospettiva, e con quale obiettivo? Tutto questo presuppone una profonda conoscenza del territorio, della popolazione e dei diversi settori nei quali un’azienda di servizi è chiamata ad intervenire. Quanta gente c’è da servire? Dove risiede? Quali sono i siti per gli impianti necessari? Dove vanno collocati per risparmiare risorse e consumi? Quali sono le strade da percorrere per gli spostamenti degli automezzi? Tutto questo backround di conoscenze, attualmente ce l’ha soltanto Acqualatina, l’azienda che ha un rapporto diretto con tutti i cittadini, che conosce gli utenti, che è in grado di sapere chi paga,quanto paga, come paga e attraverso quale banca. Il “Big data” di questa provincia è nelle mani di Acqualatina, e si tratta di un patrimonio costruito in vent’anni con i soldi dei cittadini versati con le bollette, dunque è patrimonio della comunità e dovrebbe tornare alla comunità sotto forma di multiutility a servizio del territorio”.

Dobbiamo affidare la gestione dei rifiuti ad Acqualatina oppure dobbiamo pretendere da Acqualatina la restituzione di quello che chiama “Big data”?

“Potremmo riprendere il discorso avviato da Carlo Medici sulla pubblicizzazione dell’acqua, trattare con Veolia per portare l’azienda interamente nelle mani dei comuni dell’Ato4 e farne il centro propulsore della multiutility provinciale”.

La Provincia ha appena chiesto ad Acqualatina la restituzione di 18 milioni di euro, e adesso Lei vuole riportare a casa la spa che gestisce il servizio idrico?

“Forse è più semplice di quanto si creda. Veolia ha fatto un aumento di capitale insieme alla Provincia, che si è fatta carico di anticipare le quote dei comuni, cioè i 18 milioni che ora chiediamo. Intorno a questa cifra si possono costruire diversi scenari, ma ci vuole un obiettivo, un disegno. E’ quello che chiedo alla politica: vogliamo ragionare su questi temi? Vogliamo decidere se continuare a convivere con i privati oppure no? E se vogliamo tentare la strada della ripubblicizzazione dell’acqua, facciamolo, ma preservando il patrimonio rappresentato da Acqualatina, altrimenti rischiamo di replicare la disavventura di Latina Ambiente. I partiti devono fare da camera di compensazione tra i sindaci e le comunità del territorio. Siamo in un momento molto delicato e faccio un appello tutta la politica e a chi ha la responsabilità di governo sul territorio, per avviare un confronto e un dibattito nel segno della modernità, del cambiamento e dell’innalzamento della qualità del nostro agire, per riposizionarci su uno standard effettivamente europeo”.

Si rende conto di trovarsi in un contesto avvilente dove non c’è nessun partito e neanche un amministratore pubblico che abbia l’ardire di sposare la causa di una discarica, di un impianto di biometano o di un termoinceneritore? Di quale Europa stiamo parlando?

“E’ per questo che cerco di battermi per avviare una discussione o un confronto sui temi attualissimi dell’energia e della gestione dei rifiuti. Ogni attività industriale ha un impatto ambientale, ma pare nessuno lo veda, e comunque nessuno ne parla. Quando brucia la Soas di Pomezia che danno ambientale provoca? Almeno quello corrispondente a dieci anni di attività di un termoinceneritore, con la differenza sostanziale che il danno della Soas si consuma in una settimana e non in dieci lunghi anni. E non parliamo della farmaceutica e della chimica”.

Mi pare di poter dire che quello di cui la politica di questa provincia riesce a parlare siano le candidature e gli schieramenti, il campo largo o la coalizione stretta per affrontare le elezioni di questo o quel sindaco in questo o quel comune.

“Non so darle torto. Manca chi discute, chi sceglie e chi rischia. Tutti hanno paura di imboccare una strada piuttosto che un’altra. Eppure è abbastanza chiaro a chiunque faccia politica, che i sistemi per acquisire il consenso sono soltanto un paio: pianificare e dare risposte concrete ai problemi della gente, oppure comprare il consenso attraverso le clientele”.

Centenario dell’Aeronautica Militare: si punta a coinvolgere le scuole della provincia di Latina

Si è tenuto mercoledì scorso, 9 novembre, nei locali dell’Aeroporto Militare “Enrico Comani” di Latina, un incontro tra il personale dell’Aeronautica Militare, 70° Stormo, ed i Dirigenti degli Istituti Superiori della provincia di Latina. Scopo del meeting quello, da parte dei militari, di proporre una serie di opportunità per gli studenti della provincia pontina e condividere gli eventi locali in occasione del Centenario dell’Aeronautica, previsto per il 2023.

L’evento è stato organizzato grazie al supporto e intermediazione della Dottoressa Anna Carbonara, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio – Ambito Territoriale di Latina, e si è svolto alla presenza del Presidente della Provincia di Latina, Dottor Gerardo Stefanelli, giunto per dimostrare, con la sua partecipazione, il profondo legame che unisce la comunità locale alla Scuola di Volo.

Nel corso del proprio indirizzo di saluto ai Dirigenti Scolastici convenuti, il Comandante della Scuola di volo pontina, Colonnello Pilota Giuseppe Bellomo, dopo aver presentato la mission e i compiti istituzionali dell’Aeronautica Militare, ha illustrato in modo particolare le attività svolte presso il 70° Stormo di Latina e le iniziative a carattere aeronautico avviate per il centenario sul territorio.

Sono state, inoltre, presentate le opportunità di crescita che può offrire l’Aeronautica Militare nella scelta di un percorso formativo/lavorativo per il futuro di giovani ragazze e ragazzi che si apprestano a terminare il loro iter di studi presso le Scuole Secondarie di Secondo Grado.

“In qualità di Comandante del 70° Stormo, che opera sull’Aeroporto Militare di Latina e per conto della Forza Armata, radicata ormai da decenni nel territorio Pontino, sarei onorato di poter fornire un contributo prezioso nella scelta di questi giovani che si accingono ad intraprendere la strada che li porterà a realizzare i loro sogni. Nel rappresentare che nel 2023 ricorrerà il Centenario della costituzione dell’Arma Azzurra, colgo l’occasione per presentare il lavoro svolto da tutti noi a favore della collettività ed illustrare le opportunità di carriera offerte dall’Aeronautica Militare agli studenti degli ultimi anni potenzialmente interessati”, ha sottolineato il Colonnello Bellomo.

Rifiuti e discarica, Stefanelli: necessario individuare una soluzione

L’intervento in apertura del Consiglio provinciale di ieri da parte del Presidente che ha ricordato come non sia possibile ignorare le conclusioni del commissario

“Non possiamo ignorare le conclusioni del commissario regionale sui siti idonei ad ospitare discarica e impianti per il trattamento dei rifiuti”. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli lo ha chiarito ieri mattina durante il Consiglio provinciale con delle comunicazioni ai consiglieri sulla nuova emergenza.

La seduta del Consiglio si è svolta ieri mattina. In apertura il Presidente Gerardo Stefanelli ha dato comunicazione della richiesta da parte della Regione Lazio di trovare una soluzione in materia di rifiuti a seguito della indisponibilità dei siti di Latina e Frosinone. “La Provincia di Latina – ha ribadito il Presidente Stefanelli – dovrà attivarsi ed approfondire la sua attività di pianificazione in materia di rifiuti, come ha già fatto in passato, ma è giusto ricordare che non si può evitare le individuazioni fatte dal commissario regionale e che la decisione finale spetterà agli istituiti Egato. Il tema dei rifiuti è uno dei tanti problemi che mi sta a cuora e su cui si deve trovare necessariamente una soluzione idonea sia per la salvaguardia dell’ambiente che dei cittadini”.

Insomma, bisogna mettere un punto a questa situazione e individuare al più presto una soluzione per la discarica e gli altri impianti che mancano per chiudere il ciclo dei rifiuti. Il commissario regionale Illuminato Bonsignore aveva individuato tre aree: la ex Goodyear di Cisterna e poi due cave una sempre a Cisterna e l’altra ad Aprilia. In queste aree, secondo i documenti forniti alla Provincia, vanno realizzate discarica e due impianti. Sta ai sindaci pontini decidere cosa e dove. Ma fino ad oggi hanno prevalso i no. E le soluzioni si allontanano.

Gli altri temi in Consiglio.

Il Consiglio in seguito ha licenziato poi i punti all’ordine del giorno. Eletti, tra i 26 candidati selezionati, Il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2023-25, nella persona della Dott.ssa Monia Gennari e i componenti Dott. Luigi Capoccetta e Dott. Massimo Pacella.

Approvato all’unanimità il nuovo Regolamento sul Procedimento Amministrativo dell’Ente, sulla base della legge n. 241/1990 e successive modificazioni. Il Regolamento in questione disciplina i procedimenti amministrativi di competenza della Provincia di Latina, attivati ad istanza di parte o d’ufficio, nonchè gli interventi sul regime di efficacia e validità dei provvedimenti amministrativi fatti salvi i procedimenti previsti per legge(statale o regionale) o per regolamenti di altri Enti.

Approvata, sempre all’unanimità, una misura strutturale da inserire nel bilancio dell’Ente con la quale finanziare e/o cofinanziare (tramite un bando annuale) interventi realizzati dai Comuni con popolazione residente sino a 5000 abitanti (14 i comuni interessati), finalizzati al potenziamento dei livelli di sicurezza stradale, alla realizzazione di opere di adeguamento normativo e strutturale o di tutela del patrimonio viario, delle pertinenze, opere d’arte e infrastrutture connesse che interessino strade di proprietà comunale di collegamento o a servizio della viabilità provinciale, idonei ad incrementare l’efficienza di una rete di mobilità sostenibile nell’ambito del territorio provinciale.

L’Egato 4 lancia lo spazio “Consigli al cittadino”

Una nuova pagina web per gli utenti dedicata al rispetto della risorsa idrica con un format innovativo

L’acqua è un bene rinnovabile, ma non inesauribile per questo EGATO 4 Latina ha lanciato la sua nuova pagina web dedicata al rispetto della risorsa idrica, uno spazio interattivo dove l’utente potrà seguire i suggerimenti dell’Ente divertendosi.

Accedendo alla sezione “consigli al cittadino” www.egato4latina.it/consigli-al-cittadino, EGATO 4 Latina invita infatti a scoprire quali azioni applicare per ottenere un importante risparmio di acqua. Per farlo utilizza un format del tutto innovativo in cui l’utente può muoversi virtualmente tra gli spazi di una casa intercettando, in ogni stanza, numerosi consigli: dall’utilizzo degli elettrodomestici all’acquisto di cibo, fino ai suggerimenti per il proprio giardinotutto è all’insegna del risparmio idrico.

Inoltre, la pagina è pensata anche per i più piccoli che, dopo aver memorizzato i consigli, potranno cimentarsi nel quiz finale per scoprire quale tra i personaggi “H2O” li rappresenti: il “super H2O defender” per i maestri del risparmio; il “very normal H2O” per gli allievi alle prime armi; il “bad bad H2O” per coloro che hanno bisogno di un ennesimo ripasso!

Bolletta acqua, Stefanelli “Ad Acqualatina servono strumenti per far pagare i morosi”

Tariffe idriche, il Presidente della Provincia e dell’Ato 4 Gerardo Stefanelli: “Attivare un percorso per aiutare le fasce deboli e recuperare la morosità”

“Non possiamo più consentire che l’elevata percentuale di morosità incida così pesantemente sulla tariffa idrica penalizzando tutti i contribuenti in maniera indistinta. L’Ato 4 è quindi intenzionata a individuare forme di aiuto per quegli utenti che stanno vivendo realmente un momento di difficoltà economica e non riescono a pagare le bollette e avviare un serio piano di recupero degli arretrati per coloro che invece sono in grado di ottemperare”.

Lo dichiara il presidente della Provincia e Presidente di Ato 4 Gerardo Stefanelli preannunciando l’avvio di un percorso finalizzato a fornire al gestore del servizio idrico integrato vale a dire Acqualatina tutti gli strumenti necessari sia dal punto di vista commerciale che tecnico per recuperare la forte morosità.

“Rispetto agli strumenti per migliorare i rapporti con le associazioni dei consumatori e i cittadini messi in campo negli ultimi mesi attraverso rinnovate modalità di informazione e comunicazione intendiamo fare un ulteriore passo avanti finalizzato anche a ricucire il rapporto non facile tra gestore e utenti – continua Stefanelli – attivando una serie di passaggi di tipo operativo. Sul fronte commerciale deve cambiare l’approccio di Acqualatina nei confronti di quei soggetti morosi che versano indiscutibilmente in condizioni economiche difficili: bisogna quindi ipotizzare piani graduali di rientro e deroghe.

Contemporaneamente l’Ato deve mettere in condizione il gestore di avviare un recupero dei crediti rispetto ai soggetti che invece sono in grado di pagare. Se fino a oggi – ricorda il presidente della Provincia – la morosità è stata caricata su tutti gli utenti l’attuale sistema non lo consente quindi è necessario utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione non ultimo l’utilizzo dei contatori intelligenti che consentono la telelettura da parte del gestore e anche l’interruzione del flusso idrico nei casi di morosità”.

Concorsi, la Provincia torna ad assumere

L’Ente cerca 12 figure professionali. Procedura con un sito web dedicato. Le domande sono online

La Provincia di Latina torna ad assumere con i concorsi. Dopo le prime selezioni avvenute nei mesi scorsi, ora si prosegue per potenziare l’organico dell’ente. Sono tre le diverse selezioni in corso, per l’assunzione complessiva di 12 unità professionali. I posti sono 6 per istruttore direttivo tecnico di categoria D, 4 da istruttore direttivo amministrativo di categoria D e 2 per istruttore di categoria C. Per partecipare è sufficiente accedere al sito dedicato https://provincialatina.tuttoconcorsioa.it/concorsi/ .Da qui si può consultare il bando per conoscere i requisiti e presentare la domanda per il concorso prescelto(o per più di uno). “Si fa tutto online – spiega il Presidente Gerardo Stefanelli – Si accede con Spid, non si stampa niente, si compila la domanda, si paga online e si invia. Tutto online”. Con notevole risparmio di tempo e soldi per i partecipanti. Un sistema veloce che il Presidente della Provincia ha appositamente voluto per agevolare chi vuole partecipare. “Il fatto che la Provincia torna ad assumere è importantissimo – spiega Stefanelli – Come le sette figure già assunte anche queste figure professionali sono necessarie per migliorare il funzionamento dell’ente e colmare le carenze di organico e rafforzeranno il settore Ecologia e le strutture di supporto dell’Ente”. L’amministrazione provinciale di Latina non effettuava assunzioni da prima della riforma Delrio, dopo l’avvio della quale l’ente è stato svuotato di professionalità, con molti dirigenti e funzionari che sono stati spostati verso amministrazioni comunali e verso la Regione Lazio. “Una perdita di professionalità gravissima – spiega il Presidente Stefanelli – che è stata sottovalutata in questi anni. La Provincia si è depotenziata di figure professionali importanti che adesso, per fortuna, possiamo in parte recuperare. I nuovi concorsi danno modo all’amministrazione di rilanciare importanti servizi, rendendo più celere l’attività interna”. Intanto ieri è arrivato il parere favorevole unanime da parte della Commissione Programmazione, Statuto e Regolamenti presieduta dal consigliere Vincenzo Mattei al nuovo Regolamento sul Procedimento Amministrativo dell’Ente, elaborato dal segretario generale dell’Ente, dott. Ferdinando Guarracino, sulla base della legge n. 241/1990 e successive modificazioni. Il Regolamento in questione disciplina i procedimenti amministrativi di competenza della Provincia di Latina, attivati ad istanza di parte d’ufficio, nonché gli interventi sul regime di efficacia e validità dei provvedimenti amministrativi fatti salvi i procedimenti previsti per legge(statale o regionale) o per regolamenti di altri Enti.

Alleanze, voto e Terzo Polo – L’Agenda Stefanelli per Regione e Comuni

Il Presidente della Provincia ridefinisce il campo largo: “Deve essere quello delle idee, non quello di chi sta assieme per fare numero”.

<<Prima di parlare di campo largo e alleanze bisognerebbe parlare di cosa vogliamo per le nostre città e per la Regione Lazio>>. Il presidente della Provincia e sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli sposta il focus del dibattito in corso, smonta la prosopopea del campo largo che già esiste nel Lazio e lancia l’idea, per le comunali, di coalizioni civiche improntate sul fare, sganciate dall’appartenenza partitica.

<<Da tempo assisto a una politica urlata, dove sembra che ognuno debba spararla più grossa. Una politica fatta di tifoserie non di persone impegnate a fare il bene del proprio territorio. Credo sia arrivato il momento di fermare questa deriva>> esordisce il Presidente Stefanelli. <<Ci sono appuntamenti importanti durante i quali misurare il nuovo percorso. Non possiamo perdere l’occasione>>. Ovviamente il riferimento è alle regionali e alle comunali 2023. <<Sento parlare di campo largo, di alleanza ampia, spesso facendo riferimento al modello Lazio di Zingaretti. Ma nessuno che parli di programmi, di idee, di cose fatte e cose da fare. Prima dobbiamo capire se questa amministrazione regionale ha governato bene>>. E secondo Stefanelli da migliorare c’è parecchio <<La Regione Lazio in questi anni ha penalizzato ancor di più, se possibile, le province. C’è stato un accentramento enorme di poteri in capo a Roma, lasciando minime le competenze dei territori. Ma è qui che si pianifica e si prendono le decisioni. Non si può ridurre il Lazio a Roma Capitale. Prima si pone questo punto e poi del resto. Rifiuti? Che vogliamo fare, come li vogliamo gestire? Io sono contrario a questi atteggiamenti da no precostituiti che tengono fermo tutto il settore. La politica deve decidere, ma sul serio, non per finta. Riconosco all’Amministrazione Zingaretti di aver sistemato il bilancio, ma poi tante cose non vanno e da questo bisogna partire per costruire un’alleanza vincente>>. Stefanelli respinge anche il discorso sul modello Lazio, sul campo largo che già esiste e amministra la Regione. <<L’attuale maggioranza è nata in tempi diversi e non si può considerarla buona per tutte le stagioni. Quando è nata non esisteva il Terzo Polo ad esempio. Ma dobbiamo anche ricordare che Zingaretti non aveva una maggioranza ed è stato costretto a fare accordi>>. Dunque si riparte da zero o quasi, per il futuro. <<Vogliamo capire come costruire alleanze e questo si fa sui progetti. Poi vengono i nomi. Un metodo che va adottato anche nei comuni al voto>>. Dove, spiega Stefanelli, l’obiettivo è costruire coalizioni civiche che mirino al bene della città, facendo le cose, senza necessariamente rispettare gli schemi dei partiti. Penso al modello Aprilia, dove c’è una maggioranza che non è etichettabile politicamente ma che in dieci anni di cose ne ha fatte tante, può portare risultati>>. Per quanto riguarda invece il Terzo Polo, il primo obiettivo sono le regionali. << Lunedì come Italia Viva faremo un’assemblea nel corso della quale confrontarci e pianificare le prossime iniziative>>. Per la regione si lavorerà ad una lista forte, assieme ad Azione. <<Io non sarò della partita, nel senso che non intendo candidarmi – afferma Stefanelli – Sono Presidente della Provincia e continuerò a fare questo. Ma darò certamente il mio contributo per far crescere il Terzo Polo nel nostro territorio. Sono convinto che possiamo arrivare in doppia cifra alle elezioni regionali. I margini di crescita sono enormi>>.

Via alla realizzazione di un nuovo istituto

Il sindaco di SS. Cosma Taddeo e il Presidente della Provincia Stefanelli in pieno accordo sulla costruzione

Un nuovo istituto tecnico a Santi Cosma e Damiano, che sia in grado di rispondere alle esigenze degli studenti del sud pontino che intendessero frequentare questo tipo di studio, oggi costretti a recarsi a Fondi o a Cassino. La questione è stata affrontata nel corso della visita del Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli presso l’istituto ITIS, accolto dal sindaco sancosimese Franco Taddeo. “Nell’occasione – ha spiegato il sindaco Taddeo – è stato siglato un protocollo d’intesa per garantire la fornitura di nuovi laboratori di informatica. Ciò in considerazione della notevole crescita dell’istituto nel nostro territorio, come confermato dalle nuove iscrizioni di studenti provenienti dai centri limitrofi. Il sindaco Franco Taddeo riceve in visita il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli presso l’istituto ITIS di SS. Cosma e Damiano. Tenuto conto dell’ampio bacino di utenze, è stato concordato anche un ulteriore miglioramento del trasporto urbano ed interregionale per gli alunni provenienti da altri territori. Ovviamente – ha continuato Taddeo -abbiamo parlato del nuovo istituto scolastico che si intende realizzare in periferia e che vanta un finanziamento col PNRR di 180 mila euro per la sua progettazione. Il particolare positivo è determinato dal fatto che la Provincia parteciperà alla realizzazione di tale istituto con finanziamenti propri”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli, il quale ha confermato che l’ente di via Costa, da lui guidato, è “pronto a collaborare, condividendo l’idea del sindaco Franco Taddeo nella costruzione di un nuovo istituto ad indirizzo superiore tecnico informatico, da realizzare nel sud del sud pontino. Una struttura – ha continuato Stefanelli – che possa dare risposte alle esigenze formative dei ragazzi, molti dei quali attualmente si debbono recare a Cassino e a Fondi. Con questa nuova realtà che si andrà a creare gli studenti della zona potrebbero trovare risposte formative più vicino alle loro abitazioni. Sono convinto – ha continuato il Presidente della Provincia – della necessità di realizzare un nuovo polo scolastico e sono contento che Franco Taddeo la pensi come me ed abbia dato incarico per la progettazione relativa alla costruzione dell’edificio. Come Provincia sono pronto insieme ai comuni di Castelforte, Minturno e Spingo Saturnia, a trovare le risposte necessarie e perseguire i percorsi amministrativi necessari per poter addivenire a questo importante progetto per il futuro dei nostri ragazzi”.