Progetto NAWAMED, la Provincia al lavoro su scala internazionaleper la lotta alla siccità il riutilizzo delle risorse idriche

C’era anche il Presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli alla conferenza internazionale organizzata da NAWAMED dal 3 al 5 ottobre scorsi, un evento che ha visto così concretizzarsi il lavoro della Provincia, impegnata da diversi anni nella tutela e riutilizzo delle risorse idriche. L’evento è stato realizzato nell’ambito di NAWAMED, progetto europeo che, con un budget di oltre 3 milioni di euro, è volto a promuovere l’applicazione di tecnologie e misure innovative, sostenibili, a basso costo per l’utilizzo di risorse idriche non convenzionali a fini domestici. ENI CBC MED è la più grande iniziativa di cooperazione multilaterale e transfrontaliera in termini finanziari (209 milioni di euro) e di numero di Paesi coinvolti (14 di cui 7 della sponda sud: Algeria, Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna e Tunisia) promossa dall’Unione Europea all’interno della Politica di Vicinato. E’ stata Siracusa ad ospitare il  meeting che per tre intere giornate ha animato la città con workshop, visite ai progetti pilota, dibattiti e vernissage per dare voce ai temi della circolarità, del riuso sostenibile e della resilienza delle risorse idriche. Si è trattato soprattutto di un evento di networking che ha visto la partecipazione attiva di esperti, moderatori, relatori e stakeholder arrivati da tutto il bacino del Mediterraneo con la volontà di divulgare, proporre e discutere in tavoli di lavoro multidisciplinari le buone pratiche di riuso ed efficientamento delle risorse idriche, già testate nei progetti europei di cui si fanno portavoce.

La Provincia di Latina è ente capofila del progetto di cooperazione nel Mediterraneo NAWAMED sulle buone pratiche per il riuso delle acque tra cui l’idea, mostrata a Siracusa, di una parete di una scuola sulla quale installare un innovativo sistema verde in grado di trattare le acque reflue che vengono così recuperate per il loro riutilizzo realizzato in una scuola di Ferla in Sicilia, con l’obiettivo di promuovere le Nature Based Solutions per il riuso delle acque grigie. Sono state numerose le buone pratiche presentate dagli enti istituzionali e di ricerca provenienti dai Paesi del Mediterraneo sul tema della gestione idrica e riuso, sia a livello urbano sia rurale. D’altronde proprio la siccità di questa estate ci ha tristemente messo di fronte alla realtà dei cambiamenti climatici che stanno affliggendo in maniera crescente l’Europa e il Mediterraneo. Le soluzioni e i casi esemplari, capaci di rispondere alle necessità di adattamento che il prossimo futuro ci imporrà, esistono ma vanno spiegati per capirne in maniera concreta il funzionamento e l’applicazione. Acque grigie, acque reflue, acque di pioggia raccolte localmente: cosa sono? Cosa vuol dire riutilizzarle? Le potenzialità per queste risorse sono notevolissime. E proprio l’evento di networking ha voluto creare un ponte tra il mondo della ricerca e il territorio. Ed è stato infatti strutturato in modo da integrare sessioni formative, momenti di confronto dinamico, discussioni strategiche e intrattenimento informale.

Soddisfatto dell’evento il Presidente della Provincia di Latina Stefanelli intervenuto nella giornata conclusiva della conferenza “Il nostro territorio a vocazione prettamente agricola – ha detto il Presidente Stefanelli, riferendosi al territorio pontino ma più in generale al contesto italiano – subisce ricadute particolarmente pesanti dal punto di vista economico e sociale nei periodi di siccità. La Provincia di Latina come capofila del progetto NAWAMED si impegna da diversi anni nella tutela delle risorse idriche e nella promozione delle Nature Based Solutions per il recupero delle acque grigie domestiche, ben conscia della loro crescente importanza come buona pratica, altamente innovativa, per rispondere alle emergenze idriche dei prossimi anni”. Per NAWAMED, la Provincia di Latina opera con un partenariato composto da Centro Euromediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – Svi.med, IRIDRA, Environmental Water Agency maltese, American University of Beirut, CERTE l’istituto di ricerca tunisino per l’acqua e il dipartimento di Ingegneria della University of Jordan di Amman.

Secondo Fabio Zaccarelli, PM del progetto presso la Provincia di Latina, è proprio grazie a questo partenariato di eccellenza che “il progetto NAWAMED riesce a catalizzare l’attenzione internazionale e a raggiungere importanti risultati di divulgazione sull’uso delle risorse non convenzionali per il recupero delle acque grigie.” Zaccarelli, come rappresentante della Provincia di Latina, ha infine espresso tutto il suo entusiasmo per il lavoro svolto come ente capofila in qualità di promotore dell’iniziativa. In un futuro molto vicino, e nelle parole di Germana Di Falco del Dipartimento delle Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tutto starà nel capitalizzare i risultati dei progetti di qualità. “E’ un affare che riguarda tutti noi – ha detto Di Falco- se davvero vogliamo costruire la ripresa e la resilienza. Le politiche idriche non solo sono al centro di tutta la politica di coesione 2021 2027 ma funzionano da tessuto connettivo potente tra Next Generation EU e tutte le politiche che l’Europa sostiene con le altre risorse di bilancio. Eventi come questo ci aiutano a capire in che direzione andare, come integrare fondi e strategie, senza duplicare in modo insensato gli investimenti e massimizzando il ritorno delle risorse comunitarie che utilizziamo per la crescita e lo sviluppo sostenibile”.

 Ricchissimo il parterre dei partecipanti alla conferenza del programma NAWAMED in rappresentanza delle proprie istituzioni, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, l’European Institute of Innovation & Technology (EIT), la Global Water Partnership (GWP) , l’Union for the Mediterranean (UfM), il Mediterranean Water Institute (IME), Associazione Nazionale delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei miglioramenti fondiari (ANBI), MedCities, il Mediterranean Youth for Water (MedYWat), il Climate Change Mediterranean Center (CCMC), l’European Federation of National Associations of Water Services, International Center for Advanced Mediterranean Agronomic Studies – Mediterranean Agronomic Institute of Bari (CIHEAM – BARI), Mediterranean Network of Basin Organisations, oltre all’Università di Catania, l’Università di Bologna, ARCA Consorzio Universitario di Palermo, l’Università di Sassari, il Politecnico di Torino, il Centre for Water Research and Technologies di Tunisi, l’American University di Beirut, l’University of Jordan, il Centre for Research and Technology greco, la National Technical University di Atene, il Palestinian Wastewater Engineers Group, la Confederation of Egyptian European Business Associations.

Il Presidente della Provincia di Latina replica sulla questione della settimana corta e respinge le critiche “Scelta autonoma delle scuole”

Stefanelli: stupito dalle accuse dei sindacati, da parte nostra solo una richiesta per contenere i consumi energetici

Nessuna imposizione da parte della Provincia, anzi. Ma decisione libera da parte delle singole scuole. Il Presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli replica alle dichiarazioni dei sindacati degli insegnanti provando a mettere ordine sulla questione della settimana corta e ricordando che l’Ente di via Costa non ha fatto alcuna imposizione ma solamente messo a confronto scuole e istituzioni sottolineando le difficoltà per l’enorme aumento dei costi dell’energia e avanzando soluzioni in merito.

“La nota dei sindacati sulla settimana corta nelle scuole superiori della Provincia(in un primo momento inviata solo dalla Gilda e poi condivisa dalle altre sigle) mi spinge ad alcune riflessioni che mi sento di condividere, senza nessuna volontà polemica e con lo spirito costruttivo che caratterizza tutte le mie iniziative politico-amministrative – spiega Stefanelli – Sorprendono, in primo luogo, le censure circa il metodo adottato, evidentemente frutto di scarsa informazione sulle modalità con cui mi sono approcciato alla questione. Solo per chiarezza voglio far notare che la mia iniziativa nasce dall’interlocuzione con diversi dirigenti scolastici, negli istituti di alcuni dei quali è già in vigore questo tipo di orario (va infatti segnalato che la settimana corta è normalmente applicata in molte scuole della Provincia, e sorprende che i sindacati sino ad oggi non se ne siano accorti) per “stimolare”, attraverso una cabina di regia provinciale, il Cotral ed i servizi di trasporto locali verso un maggior coordinamento per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel miglior modo possibile. Nel corso della prima riunione – ricorda il Presidente della Provincia – alla quale erano stati invitati per competenza il dirigente regionale del Cotral e l’ufficio scolastico provinciale, ho evidenziato alla luce della particolare contingenza economica che stiamo attraversando e con il supporto di dati oggettivi chiesti al Settore Politiche della Scuola, come la possibilità di estendere la settimana corta avrebbe portato indubbi vantaggi dal punto di vista del risparmio energetico e dell’impatto ambientale, specificando più volte, anche nel corso della seconda riunione tenutasi sull’argomento, come la mia fosse solo una proposta e rimettendo alle singole scuole l’analisi sulla praticabilità didattica di tale soluzione. Ho anche aggiunto che la Provincia avrebbe trovato comunque il modo di garantire il rispetto dei propri obblighi e delle proprie competenze qualunque fossero state le decisioni delle scuole. Nessuna imposizione dunque! Pur volendolo non avrei potuto percorrere tale strada. Anche in questo la nota dei sindacati suscita perplessità ed appare strumentalmente fuorviante, il Presidente della Provincia non ha la competenza né di “emanare decreti di chiusura” delle scuole superiori e men che meno per questioni legate all’orario o al calendario delle lezioni. Sorprende che i sindacati, nell’esercizio delle loro prerogative costituzionalmente garantite, utilizzino tale pretesto per invocare lo strumento della “chiusura per cause di forza maggiore”, come a cercar di forzare loro, sì, l’autonomia decisionale delle scuole, che hanno deliberato autonomamente e liberamente quale orario adottare e come motivare tale scelta”.

“Un anno di lavoro per crescere ancora” – Il bilancio di Stefanelli

Ottobre 2021 – Ottobre 2022: un anno dell’amministrazione Stefanelli bis.

Che anno è stato il primo della seconda elezione a sindaco di Minturno?

“E’ stato un anno pieno, intenso dal punto di vista politico amministrativo; infatti l’elezione a Presidente della Provincia ha triplicato gli impegni e le responsabilità avendo anche la guida della conferenza dei sindaci e di Ato4. E’ stato purtroppo anche un anno difficile a causa di problemi personali che si stanno risolvendo e questo non mi ha permesso di essere presente come avrei voluto. Ma ciò non ha influito sulla qualità e sulla quantità del lavoro che ha portato avanti l’Amministrazione comunale per la bravura dei miei collaboratori. E non era scontato per una maggioranza nuova e una giunta per 4/5 inedita oltre che rosa”

Quali sono le cose importanti di questi dodici mesi?

“Le cose più importanti per il futuro sono due finanziamenti PNRR: la riqualificazione dell’area esterna alle Sieci con il progetto “Minturno-Re-life: i luoghi dello stare” per i quali ci sono stati attribuiti 5 milioni di euro e gli 800mila euro per la realizzazione dell’asilo a Pulcherini. Inoltre abbiamo ottenuto i fondi per la progettazione del programma di riqualificazione di tutta la zona di Monte d’Oro e per la sistemazione idraulica dei canali che scendono dalle colline. Nel presente invece mi piace ricordare una nuova sensibilità socio-culturale e ambientale. Dalla riapertura dell’asilo nido con ben 25 posti comunali (fino al 2015 erano solo 10), che diventeranno 30 nelle prossime settimane, al ritorno della colonia estiva comunale, dall’accoglienza per il primo anno dei bambini dello Saharawi, alle iniziative come la camminata rosa e le altre tese a sensibilizzare la prevenzione sanitaria; dall’organizzazione del periodo natalizio con le luminarie, il mercatino e la pista di pattinaggio, al magnifico calendario degli eventi estivi; dal cartellone di eventi per il 190° del ponte borbonico al programma annuale di valorizzazione del patrimonio storico archeologico; dalle iniziative ambientali all’abbattimento dell’eco mostro. Va inoltre ricordato che da settembre 2021 l’offerta sportiva cittadina si è arricchita di due nuove discipline: l’atletica e il pattinaggio artistico ( a cui si aggiungerà la ginnastica ritmica) che hanno beneficiato degli investimenti dell’Amministrazione sulle strutture sportive e di nuove modalità di accesso all’impiantistica comunale”.

Circa le opere pubbliche a che punto siamo?

“Quest’anno abbiamo portato a termine il programma di riqualificazione del lungomare nell’area di Monte d’Argento, è appena avvenuta la consegna del cantiere per i lavori di realizzazione della pista ciclabile, abbiamo approvato proprio ieri il progetto della cittadella dello sport in contrada “Faraone” alle spalle del palazzetto, sono terminati i lavori dell’area fitness di Recillo, si stanno ultimando di ampliamento dell’ecocentro comunale, sono in corso i lavori di riqualificazione di largo XX Agosto, sono stati affidati i lavori di messa in sicurezza della parete esterna del castello e la progettazione definitiva del parco culturale del Passo del Garigliano; inoltre abbiamo terminato di rinnovare l’area verde di Fontana Perrelli e andranno in gara entro fine anno i lavori di rifacimento dei vicoli del centro storico, i lavori di rinnovamento dell’intero Parco Recillo, un nuovo consistente lotto di asfalti e la progettazione definitiva dei fondi del PNRR”.

Un cantiere aperto anche nei prossimi anni?

“Sì. Come successe nella prima esperienza di governo: il primo anno si programma e si progetta, nel secondo si finanzia e si affida, nel terzo e nel quarto si realizza e si chiudono le opere. E’ una tempistica scandita dalla normativa contabile tecnica e amministrativa degli enti locali”.

Politicamente parlando invece continuerà l’impegno politico con il Terzo Polo?

“Sicuramente andremo avanti con gli amici che vorranno impegnarsi con noi politicamente oltre che nell’amministrazione della città; ci sentiremo impegnati anche nella prossima tornata regionale, magari (lo dice ridendo) con un’altra proposta rosa”.

Terzo Polo, idee chiare: “Vogliamo essere punto di riferimento del campo moderato”

Stefanelli e Zingaretti illustrano gli obiettivi del nuovo soggetto unitario tra Azione e Italia Viva “Sul territorio la terza via già esiste e amministra”

Puntano ad essere la sorpresa delle elezioni di domenica 25 settembre, in Italia e in provincia di Latina. Il Terzo Polo o Italia sul Serio come si legge sui manifesti elettorali, vuole rappresentare l’alternativa valida a centrodestra e centrosinistra. Azione e Italia Viva sono, in terra pontina, soggetti politici relativamente nuovi. Ma hanno già una classe dirigente che lavora nelle amministrazioni locali. Come il sindaco di Minturno e Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli o come il consigliere comunale di Aprilia Davide Zingaretti. Proprio loro raccontano qual è lo scenario che ha davanti il nuovo soggetto politico e quali sono gli ambiziosi obiettivi che si pone davanti.

“Il nostro è un progetto nuovo, giovane, che punta a costruire un campo moderato – spiega Davide Zingaretti – Abbiamo messo insieme le due esperienze di Italia Viva e di Azione che sul territorio hanno già lavorato singolarmente molto bene per costruire una proposta politica convincente. Nel territorio della Provincia di Latina proseguiremo a lavorare per un programma di azioni capillare e di lunga veduta che ci garantirà di poter rispondere a tutte le annose questioni che riguardano il nostro territorio ma anche di programmare interventi di lungo termine per far sì che la nostra provincia possa fare uno scatto in avanti in termini sociali, economici ed infrastrutturali. Sarà su tematiche ambientali come gestione dei rifiuti e del servizio idrico, potenziamento delle infrastrutture e dei trasporti (necessarie per sostenere lo sviluppo economico del territorio), ricostruzione del tessuto sociale e culturale nelle città che costruiremo un progetto politico condiviso che possa concretizzare ciò che avviene a livello nazionale, il tutto tenendo sempre ben saldi degli obiettivi fondamentali come l’incremento dell’occupazione giovanile, una migliore qualità della vita e il recupero degli spazi centrali dei nostri comuni per cultura, turismo e unità sociale”.

Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli conferma e aggiunge: “Già dopo il 25 settembre avremo l’appuntamento delle elezioni regionali che rappresenta un altro importante bano di prova per il neonato movimento. Auspico dunque che il Terzo Polo sia presente in forma unitaria anche nel Lazio. Le regionali sono elezioni che i cittadini sentono molto vicine a loro e la possibilità di scegliere in modo diretto i propri rappresentanti è qualcosa che incentiva alla partecipazione. Vogliamo rafforzarci sul territorio e diventare protagonisti anche sullo scenario provinciale. Serve una terza via tra destra e sinistra. E se guardiamo lo scenario provinciale già esiste una terza via ma attende un partito che la rappresenti. Il campo moderato è ampio ma non ha da anni un punto di riferimento politico. Lo stesso civismo presente sul nostro territorio è per noi un riferimento. Lo è il civismo del fare, non certo quello ideologico che troppo spesso ha sfruttato la parola civica per mascherare la propria appartenenza politica. Dialoghiamo col civismo che porta risultati, che sa ben amministrare e dà risposte ai cittadini”.

Le chances sul territorio sembrano concrete agli occhi degli esponenti del Terzo Polo. “Vogliamo essere motivanti e aggreganti, soprattutto per i giovani che non si identificano con la sinistra e con la destra – dice Stefanelli – il Terzo Polo propone una politica fatta di ideali ed entusiasmo e passione. Sono convinto che la sfida sia quella giusta: un grande risultato il 25 settembre e poi anche in provincia di Latina”.

Questo mercoledì a Latina arriva Carlo Calenda e già sono passati Maria Elena Boschi e Marietta Tidei. Segno che il territorio è fondamentale per Azione e Italia Viva. “E’ la dimostrazione di come i rapporti umani siano solidi tra noi esponenti locali e i vertici nazionali. Io sono da anni il punto di riferimento di Italia Viva, Davide è stato tra i più importanti componenti della squadra che ha aiutato Calenda nella campagna elettorale di Roma strappando un risultato straordinario”.

Il Presidente della Provincia al Celletti di Formia: “Eccellenza nella formazione”

Ha scelto Formia il Presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli per inaugurare il nuovo anno scolastico. Il Presidente ha portato i saluti dell’istituzione di presso l’istituto alberghiero “Celletti” dove è stato accolto dalla dirigente Monica Piantadosi alla presenza del sindaco di Formia Gianluca Taddeo. La scuola, che ospita 800 alunni e 250 persone tra docenti e collaboratori, da quest’anno ha ampliato la sua offerta formativa con un indirizzo di studi sul made in Italy, moda e design. Con finanziamenti della Provincia sono stati effettuati importanti interventi tra cui la riqualificazione del secondo campo esterno in erba sintetica – cofinanziato con la scuola – e a breve partirà la progettazione per la riqualificazione dei campi polivalenti esterni. Grazie ad un finanziamento ministeriale di 1,7 milioni di euro entro il 31 dicembre saranno inoltre affidati i lavori per la ristrutturazione totale delle camere, corridoi, servizi igienici, scale vale a dire l’intero edificio albergo destinato a Convitto con 40 stanze; degli impianti elettrico, idraulico e termico; infine del nuovo impianto di condizionamento e del nuovo impianto solare termico.

“Il Celletti – ha sottolineato il Presidente Stefanelli, che è anche sindaco di Minturno, durante la sua visita all’interno dell’istituto – rappresenta un’eccellenza nel panorama formativo nazionale per quanto riguarda l’ospitalità alberghiera e la ristorazione con il suo convitto per 80 studenti e i numerosi spazi sia per lo studio che per le attività sociali e sportive oltre alle aree verdi. La Provincia ha intenzione di continuare ad investire – ha concluso Stefanelli – su questa importante realtà scolastica che rappresenta un fiore all’occhiello per la nostra provincia e non solo”.

Stefanelli in visita all’Alighieri e al Manzoni: “Al lavoro per risolvere i problemi degli istituti con carenza di aule”

Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli questa mattina ha visitato altri due istituti superiori a Latina: il liceo classico ‘Dante Alighieri’ e il liceo ‘Manzoni’.

Presso l’istituto di viale Mazzini stanno proseguendo in maniera spedita i lavori di rifacimento dei pavimenti in alcuni locali, lavori che entro la fine del mese dovrebbero concludersi con la riconsegna delle aule che orneranno ad essere fruibili. Saranno inoltre effettuati alcuni lavori sugli impianti elettrici e sarà rifatto anche il pavimento dell’auditorium.

Stefanelli ha fatto poi tappa al ‘Manzoni’ di viale Le Corbusier dove è stato ricevuto dalla dirigente Paola Di Veroli e dove una studentessa dell’indirizzo musicale ha suonato un brano al pianoforte. Il liceo attualmente, per carenza di spazi, è costretto ad utilizzare alcune aule del ‘Vittorio Veneto’ e dell’Istituto Preziosissimo Sangue di viale XXIV Maggio in attesa della realizzazione della nuova sede – che dovrebbe sorgere a ridosso di quella attuale – che risponda alle esigenze di studenti e corpo docente. Attualmente si è in attesa del permesso edilizio per costruire da parte dell’amministrazione comunale.

“Auspichiamo un aiuto dal Comune di Latina – spiega il presidente Stefanelli – affinché ci supporti nel reperimento di locali in modo da dotare tutti gli istituti superiori che presentano problemi di spazi di una sistemazione migliore per tutte le attività scolastiche e para scolastiche. Il supporto dell’amministrazione ci consentirebbe di superare le attuali difficoltà di insufficienza di locali che alcune sedi devono affrontare”.

Lavori sul Ponte in via Mediana, ok della Provincia

Rilasciata l’autorizzazione al Comune che potrà partire con i lavori di messa in sicurezza del fosso Pane e Vino

Dalla Provincia di Latina arriva il via libera per permettere all’amministrazione comunale di partire con i lavori di sistemazione del ponte in via Mediana per Cisterna. L’Ente di via Costa , con la determina del 22 agosto del dirigente Massimo Monacelli, ha infatti rilasciato al Comune di Aprilia l’autorizzazione ai soli fini idraulici per l’adeguamento sismico del ponte sul fosso Pane e Vino, ovvero il parere mancante per permettere alla giunta Terra di partire con i lavori per la riduzione del rischio idrogeologico, un appalto complessivo da 1 milione di euro che prevede anche l’intervento nel quartiere Isole. “Con questa concessione rilasciata dall’amministrazione provinciale – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Luana Camporaso – potremo finalmente avviare la sistemazione dell’opera. La ditta è già pronta, la nostra idea è di partire a inizio settembre non appena la polizia locale pubblicherà l’ordinanza di chiusura del ponte”.

Tra i progetti finanziati dal Ministero dell’Interno per 5 milioni di euro questo previsto a Campoverde era uno degli interventi più attesi, sia perché rimasto indietro rispetto agli altri lavori in virtù del parere mancante che per un discorso generale che riguarda la sicurezza. A inizio luglio, proprio all’altezza del ponte in via Mediana per Cisterna, si è verificato un incidente stradale nel quale ha perso la vita la 27enne Elisa Delicati e nei giorni successivi diversi residenti hanno sottolineato la pericolosità di quel tratto, dove da tempo c’è restringimento della carreggiata all’altezza del fosso Pane e Vino. “Il ponte è ristretto da circa quattro anni – spiega l’assessore Luana Caporaso – e il motivo per il quale non siamo partiti prima con i lavori riguardava proprio questa autorizzazione mancante. Voglio ringraziare il Presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli e gli uffici provinciali perché, poco tempo dopo il suo insediamento a via Costa, gli abbiamo fatto presente il problema e lui si è adoperato affinché la situazione si sbloccasse in tempi brevi”.

E con questo via libera dell’amministrazione provinciale potrà finalmente essere aperto il cantiere per la messa in sicurezza del territorio e la riduzione del rischio idrogeologico, come già accaduto nei mesi scorsi in via Fossignano(all’altezza del fosso dell’Acqua Solfa) e in via Valtellina nel quartiere Sacida.

Stefanelli si schiera “Costruiamo la casa dei moderati”

Il Presidente della Provincia parla di una sua eventuale candidatura e del radicamento del Terzo Polo

L’alleanza tra Azione e Italia Viva non può che rilanciare la figura di Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno e Presidente della Provincia, l’uomo più in vista sul territorio per il partito di Matteo Renzi. Sarà candidato alla Camera? Al momento glissa, ma non sembra davvero interessato. Ma l’accordo e la conseguente nascita del Terzo Polo alternativo a centrodestra e centrosinistra, ha galvanizzato Stefanelli, gli ha ridato entusiasmo.

Presidente Stefanelli, finora è rimasto in silenzio, ma ora che è nato il Terzo Polo in molti si attendono una sua candidatura?

“Non sono rimasto in silenzio, ho semplicemente continuato a dedicarmi al 100% ai miei ruoli istituzionali, anche perché sia come sindaco che come Presidente della Provincia di Latina nelle ultime settimane abbiamo preso decisioni cruciali per i nostri cittadini. Al momento non si è parlato di una mia candidatura, se dovessero chiedermelo ne parlerò con i leader nazionali. Ma in questo nuovo scenario quello che più mi coinvolge non è l’esito del 25 settembre, ma il futuro di un nuovo soggetto politico agognato da tanto tempo sul nostro territorio, non solo a livello nazionale.

Parla per lei o in nome di un fronte più ampio?

Ovviamente parlo per me, d’altronde non ho mai smesso di essere un esponente di Italia Viva. Ma dopo l’assist di Renzi a Calenda ho iniziato a ricevere decine e decine di telefonate di esponenti politici del nostro territorio entusiasti e interessati al progetto del Terzo Polo. Certo, in provincia di Latina manca una guida e va trovata in fretta.

Se non può dirci se si candiderà alla Camera, almeno può dirci se si sta candidando a essere lei questa guida?

A me non interessano i protagonismi. Questa non è una corsa personale, né può essere una corsa solitaria di chiunque decida di affrontarla. Quello che posso affermare con convinzione ed entusiasmo è che ho una grande voglia di agire e far sì che la politica sul nostro territorio torni ad essere realmente viva senza capi popolo o fazioni.

Crede che il Terzo Polo possa attecchire in provincia di Latina?

Le dico molto di più, credo che già esista da tempo, ma non abbia mai trovato il giusto progetto politico per aggregarne le forze, le idee e radicarlo nei singoli comuni. Basti considerare le svariate combinazioni e alleanze partitiche che governano i Comuni della nostra Provincia. Manca una coerenza progettuale e moderata. Finalmente, con l’accordo Renzi-Calenda, parliamo di un Terzo Polo fatto di ideali moderarti comuni e, cosa ancora più importante, di un modo di fare più vicino alle persone.

Davvero ci si può opporre al bipolarismo odierno?

E’ un dovere farlo. Anche perché il cambiamento non nasce da un giorno all’altro, ma va costruito. Le parole d’ordine sono: pragmatismo, serietà, conoscenza delle problematiche e delle opportunità per essere sempre un passo avanti. Io questa sfida l’ho già colta e credo che come me in molti verranno alla luce e abbracceranno il progetto del Terzo Polo.

Viabilità, Stefanelli: “Riprendiamo il progetto della Pedemontana”

Il presidente della provincia e sindaco di Minturno: “Infrastruttura indispensabile per lo sviluppo del sud pontino”

“La rete viaria rappresenta un elemento cardine per lo sviluppo della provincia di Latina: dopo la firma dell’accordo per la regolazione delle attività relative all’adeguamento del progetto del Corridoio intermodale Roma-Latina e l’aggiornamento del piano per la realizzazione del raccordo Cisterna-Valmontone è arrivato il momento di mettere mano alla realizzazione della Pedemontana di Formia, infrastruttura necessaria per il sud del Lazio”. Lo dichiara il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli.

“A giugno – ricorda – avevamo chiesto un’audizione all’assessore regionale ai Lavori pubblici e alla competente Commissione regionale proprio in merito alla Pedemontana in seguito alla riunione della Commissione tecnica presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici per la valutazione del progetto che aveva espresso perplessità sulla proposta presentata dalla Regione. In realtà si tratta di uno studio di fattibilità sulla variante Appia-Formia rispetto al quale come Provincia abbiamo presentato due osservazioni tese a migliorare il raggiungimento degli obiettivi fissati vale a dire una efficiente gestione del traffico per l’intera area interessata. A oggi la nostra richiesta di audizione – prosegue Stefanelli – non ha avuto risposta. L’opera attesa da decenni, per la quale è prevista una spesa di circa 335 milioni di euro, è indispensabile per l’intero sud pontino: la sua mancata realizzazione pesa negativamente non soltanto sullo sviluppo turistico dell’intero comprensorio e sull’economia del porto commerciale di Gaeta attorno al quale si muovono circa due milioni e mezzo di tonnellate di merci l’anno, ma anche sulla vita quotidiana di circa 100mila persone. In particolare i cittadini di Formia, Minturno e Gaeta sono costretti a sopportare tutto l’anno un traffico insostenibile che peggiora lo stato di salute dell’aria e in generale la qualità della vita. Realizzare la Pedemontana significa da una parte collegare il sud del territorio con il resto del paese favorendo il suo sviluppo economico, dall’altro restituire a quelle popolazioni un ambiente più sano. Risulta quindi ancora più urgente accelerare l’iter del progetto iniziando proprio dall’audizione in sede di Regione Lazio – conclude il presidente della Provincia – attraverso la quale rilanciare l’assoluta priorità dell’infrastruttura”.

Viabilità, Stefanelli: “Riprendiamo il progetto della Pedemontana indispensabile per lo sviluppo del sud pontino”

“La rete viaria rappresenta un elemento cardine per lo sviluppo della provincia di Latina: dopo la firma dell’accordo per la regolazione delle attività relative all’adeguamento del progetto del Corridoio intermodale Roma-Latina e l’aggiornamento del piano per la realizzazione del raccordo Cisterna-Valmontone è arrivato il momento di mettere mano alla realizzazione della Pedemontana di Formia, infrastruttura necessaria per il sud del Lazio”.

Lo dichiara il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli.

“A giugno – ricorda – avevamo chiesto un’audizione all’assessore regionale ai Lavori pubblici e alla competente Commissione regionale proprio in merito alla Pedemontana in seguito alla riunione della Commissione tecnica presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici per la valutazione del progetto che aveva espresso perplessità sulla proposta presentata dalla Regione. In realtà si tratta di uno studio di fattibilità sulla variante Appia-Formia rispetto al quale come Provincia abbiamo presentato due osservazioni tese a migliorare il raggiungimento degli obiettivi fissati vale a dire una efficiente gestione del traffico per l’intera area interessata. A oggi la nostra richiesta di audizione – prosegue Stefanelli –  non ha avuto risposta. L’opera attesa da decenni, per la quale è prevista una spesa di circa 335 milioni di euro, è indispensabile per l’intero sud pontino: la sua mancata realizzazione pesa negativamente non soltanto sullo sviluppo turistico dell’intero comprensorio e sull’economia del porto commerciale di Gaeta attorno al quale si muovono circa due milioni e mezzo di tonnellate di merci l’anno, ma anche sulla vita quotidiana di circa 100mila persone. In particolare i cittadini di Formia, Minturno e Gaeta sono costretti a sopportare tutto l’anno un traffico insostenibile che peggiora lo stato di salute dell’aria e in generale la qualità della vita. Realizzare la Pedemontana significa da una parte collegare il sud del territorio con il resto del paese favorendo il suo sviluppo economico, dall’altro restituire a quelle popolazioni un ambiente più sano. Risulta quindi ancora più urgente accelerare l’iter del progetto iniziando proprio dall’audizione in sede di Regione Lazio – conclude il presidente della Provincia – attraverso la quale rilanciare l’assoluta priorità dell’infrastruttura”.