E intanto arriva il protocollo con tutte le scuole della provincia

Un progetto di educazione civica europea, giovedì la presentazione

E intanto giovedì verrà pre­sentato un protocollo che pro­muove l’educazione civica eu­ropea negli istituti superiori della provincia. Ad annunciare l’iniziativa è il presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli, che sull’argomento ha convoca­to una conferenza stampa. Il progetto viene portato avanti insieme all’Istituto di Studi Fe­deralisti “Altiero Spinelli” nel­l’ambito appunto del “Progetto – Educazione Civica Europea”. Giovedì pomeriggio, alle 16, la firma ufficiale presso l’aula consiliare dell’ente con la parte­cipazione del direttore dell’Isti­tuto Spinelli, Mario Leone. Il protocollo ha come obiettivo quello di coinvolgere gli stu­denti dell’ultimo biennio degli Istituti Secondari di secondo grado della provincia di Latina.

Provincia di Latina, sicuri di Crescere

Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli, nell’intervista rilasciata al quotidiano Latina Oggi, ha fissato i prossimi obiettivi dell’Ente e i valori da perseguire per una Provincia proiettata verso il futuro. Sicurezza delle scuole, formazione professionale, cybersecurity e una comunicazione sempre più vicina agli utenti, per informali, educarli e coinvolgerli.

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Rifiuti, impianti e discarica, Stefanelli: servono i progetti

Il Presidente della Provincia: da tempo sostengo che non spetti a noi individuare le aree, facciamo solo una pianificazione

“Non ho ancora avuto modo di leggere il dispositivo. Lo farò domani(oggi per chi legge, nrd) assieme ai dirigenti dell’ente”. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli non è comunque sorpreso dalla sentenza del Tar sulla questione discarica. Anche perché uno dei concetti espressi dai giudici è da tempo ripetuto da Stefanelli stesso. “Io ho sempre detto che non spetta alla Provincia dire dove si fa la discarica. Noi abbiamo una competenza di pianificazione, cioè possiamo e dobbiamo individuare le aree idonee. Ma poi, per realizzare qualcosa, c’è bisogno di un progetto concreto. E questo lo fanno i privati o lo fanno i comuni, consorziandosi”.

Un punto che è centrale anche nel ragionamento del Tar, che infatti ha cassato la delibera del commissario straordinario nominato dalla regione e pure quella della Provincia. In sostanza il lavoro effettuato negli anni scorsi dalle conferenze dei sindaci, durante la consiliatura che vedeva Presidente Carlo Medici, è stato azzerato. Il tutto si aggiunge alla mossa della Regione Lazio che ha avviato una revisione complessiva del piano dei rifiuti, azzerando quello dell’era Zingaretti, noto in particolare per la creazione dei cosiddetti enti d’ambito.

Il principio più importante stabilito dal Tar, comunque, rappresenta anche un monito a sindaci e politica in generale. La realizzazione degli impianti per la gestione del ciclo dei rifiuti è innegabile ma affinché siano a gestione pubblica serve dapprima che nasca un soggetto in grado di realizzarli e poi gestirli. Non è sufficiente dire: faremo tre impianti, di cui uno adibito a discarica, nelle aree idonee. Bisogna anche avere dei progetti concreti. Altrimenti è chiaro e anche legittimo, che impianti e discarica finiscono per essere realizzati dai privati. Un concetto che appare semplice ma che spesso viene strumentalizzato dalla politica, vittima di quella sindrome nimby per la quale gli impianti servono ma andrebbero realizzati più lontano possibile dal proprio recinto elettorale.