Provincia, i conti sono in regola ma quanta fatica

L’Ente paga ancora lo scotto della riforma Delrio la sciata a metà: entrate ridotte e difficoltà nel recuperare l’evasione

Approvato in Consiglio pro­vinciale con 7 voti favorevoli e 1 astenuto {Luigi Vocella di Fdi) il Documento Unico di Pro­grammazione (DUP) per- il triennio 2024-2026, che acclu­de il Programma Opere Pubbliche, l’Elenco dei Lavori Forniture e Servizi, e il Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio. Insomma il documento che traccia la programmazione politica-amministra­tiva del governo Stefanelli. Ap­provato con 7 voti favorevoli e 2 Astenuti. (Luigi Vocella di FdI e Federica. Felicetti Gruppo Mi­sto.) lo schema di Bilancio di previsione 2024 e pluriennale 2024-2026. La Provincia, dun­que, ha ora il quadro completo della situazione per affrontare al meglio il 2024. Il Presidente Stefanelli si è detto soddisfatto del documento finanziario:: << documento così costruito- ha sottolineato il Presidente Stefanelli- e portato all’attenzione dell’organo consiliare sintetizza – in un processo decisionale che prendendo in molti casi spunto dalle risultanze dell’anno precedente oltre che dagli strumenti di programmazione pluriennali, definisce, circoscrivendole in termini numerici, le scelte di questa amministrazione esplicitate nel “documento di indirizzi” in un’ottica annuale e biennale, tenuto conto delle indicazioni e dei principi introdotti dalle
manovre recenti. Si tratta di un percorso abbastanza complesso che in questi ultimi anni si è oltremodo complicato per la presenza di ulteriori limiti e vincoli che rendono sempre più laboriosa la redazione del documento ed il mantenimento degli equilibri parziali e generali>>.

Tra le principali voci d’entrata, come sempre, le quote dell’ imposta provinciale di trascrizione e l’Rc auto. Soldi che però; da quando esiste la riforma Delrio solo in parte re­stano nelle casse di via Costa, con comprensibili effetti nega­tivi sulle tante questioni di competenza della Provincia, dalle scuole alla manutenzione delle strade: “Tale importanti entrate – si legge in una nota della. Provincia – stimabili in circa 37 milioni di euro, nel 2024 saranno purtroppo as­sorbite, come succede ormai abitualmente dopo la incompiuta riforma delle province per gran parte dell’importo, ( circa 22 milioni di euro) dallo Stato Centrale che con vari in­terventi normativi culminati con la legge di stabilità. 2015 ha drasticamente contratto le fi­nanze provinciali, mettendo a dura prova la tenuta. degli equilibri degli Enti provincia. Per fronteggiare la riduzione delle risorse disponibili derivanti dall’applicazione dei tagli la Provincia ha già deliberato a far data dal 2013 l’aumento della leva fiscale relativa all’RC auto portando al massimo l’aliquota ma con tale manovra la Provincia ha quasi esaurito la propria capacità fiscale avendo portato al massimo pressoché tutte le aliquote di propria competenza”. Difficile anche il recupero dell’evasione, in quanto sulla RC auto non ci sono dati sicuri e si va a un calcolo sull’evasione storica.

Difficoltà simili per l’imposta ambientale, che spetta alla provincia nella misura del 5% delle bollette Tari dei Comuni. “Relativamente agli introiti dal suddetto tributo (3.100.000,00 di euro nel 2024) – prosegue la nota di via Costa – l’Ente ha da sempre registrato una certa difficoltà ad incassare le quote di quei comuni che riscuotono direttamente l’imposta per una atavica riluttanza da parte degli stessi al riversamento della quota dovuta alla provincia. In tal senso si sta provvedendo a notificare ai comuni morosi lettere di diffida e di messa in mora, per poi arrivare in caso di assenza di riscontri all’emissione di decreti ingiuntivi”. Per quanto concerne altre entrate, le maggiori sono relative agli affitti che la Provincia incassa dal Ministero dell’Interno per Ospitare Questura e Prefettura: circa 650 mila euro l’anno. Nei documenti di bilancio, poi, viene annunciato l’imminente completamento del nuovo servizio di autovelox provinciali. La stima attuale è di 1 milione di euro annui di multe per infrazioni al codice della strada. Ma la cifra potrebbe essere più alta in caso di avvio delle nuove postazioni fisse.

A conclusione della seduta, il Presidente Stefanelli, supportato anche dagli interventi dei consiglieri Mattei, Magliozzi, Casalini, Ciccarelli, ha sottolineato i risultati positivi e gli obiettivi raggiunti da questa consiliatura, sia in termini di concretezza che di assunzioni del personale(28 unità prenderanno servizio nei prossimi giorni: 10 C amministrativi, 8 D amministrativi, 8 D tecnici, 2 Dirigenti tecnici).

“Ato4, investimenti che danno un vero cambio di passo”

Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli analizza quanto fatto negli ultimi mesi per l’ente di ambito

L’ente d’ambito numero 4, quello che interessa il territorio della Provincia di Latina, non è mai stato così attivo e centrale come negli ultimi 12 mesi. Merito è anche del Presidente Gerardo Stefanelli che ha posto il potenziamento di questo ente tra gli obiettivi del proprio mandato. Un risultato che sembra ora a portata di mano, con tutti i benefici che questo può significare per l’intera cittadinanza in termini di efficienza del servizio idrico e di controllo sull’azione del gestore Acqualatina.

Presidente Stefanelli, il 2023 va chiudendosi ed è tempo di bilanci anche per l’Ato4 e il Sistema Idrico Integrato della nostra provincia, cosa ci dice?

“Mi auguro che il 2023 verrà ricordato come un anno di svolta. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad almeno tre fatti epocali: passaggio di consegne da Veolia a Italgas, fondi di investimento raddoppiati per i prossimi anni con il PNRR e un sistema di controlli e monitoraggio dell’ente pubblico sul gestore privato che ha iniziato a dare i primi risultati di cambiamento, in aggiunta, per la prima volta la Provincia di Latina si è fatta capofila di un progetto madornale sul tema dell’acqua grazie all’iniziativa OASII, ovvero l’Osservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati.

Si è trattato di un’iniziativa realmente utile o una delle tante tavole rotonde sul tema?

Non spetta a me giudicare, però posso dire con certezza che non è stata una tavola rotonda. Non è questo lo spirito, non ci interessa riunirci tanto per parlare. Sin da subito abbiamo avuto ben chiaro che il vero obiettivo sarebbe dovuto essere quello di farci guida su un osservatorio su come vengano investiti i fondi PNRR in ambito idrico. Il tutto partendo dal Centro Sud Italia per invertire la rotta, condividere best practice, innovare e ridurre progressivamente le perdite idriche ed economiche.

Come ne è uscito l’Ato4 nel confronto con gli altri enti?

Alla pari, ma ora che abbiamo cambiato passo bisogna alzare il ritmo ed è necessario che tutti siano all’altezza. Entro dicembre 2025 tutta la rete dei Comuni dell’Ato 4 sarà digitalizzata, è un segnale “tecnico” ma c’è ancora tanto da fare dal punto di vista “organizzativo” e “aziendale”. Auspico inoltre che i Comuni procedano al più presto allo scambio delle banche dati con il gestore in modo da facilitare la ricerca degli evasori che gravano ancora sugli utenti onesti: conviene ai bilanci comunali oltre che a quelli del gestore. In più con l’approvazione del bilancio 2023 terminerà anche il mandato dell’attuale consiglio di amministrazione. Sono convinto che in quell’occasione(che avverrà al più tardi a giugno 2024) la parte pubblica dovrà farsi trovare pronta ed indicare professionalità che si dimostrino maggiormente all’altezza delle sfide tecnologiche a cui è chiamata l’azienda. Le cronache delle ultime settimane in verità lasciano trasparire qualche problema sui controlli interni della stessa società.

Lei che ne pensa?

Conosco, delle vicende a cui si riferisce, solo ciò che voi giornalisti avete riportato. Mi sembra opportuno però che il salto tecnologico, a cui la società sarà chiamata, sia accompagnato anche da struttura organizzativa e di controllo interno più forte e capillare e ad un’intensa attività di formazione rivolta al personale per consentirgli di stare al passo con i cambiamenti di cui sopra. Certo nelle ultime settimane i riflettori si sono accesi su qualche dipendente che pare aver assunto comportamenti non proprio edificanti. Mi auguro che la Giustizia possa far luce al più presto fino in fondo. Ma sono convinto che queste vicende siano dolorose anche per gli altri dipendenti della società: so per certo, infatti, che dentro l’azienda lavorano tanti dipendenti di grande valore che rappresentano un vero e proprio patrimonio di conoscenza e di professionalità per il nostro territorio. I professionisti di livello ci sono, hanno bisogno di una guida più moderna ed attenta per alzare ulteriormente il livello.

L’innovazione basterà da sola a migliorare la situazione del nostro sistema idrico e a ridurre il peso del servizio sulle tasche dei cittadini?

No, è un processo integrato. Gli interventi che stiamo mettendo in campo con i fondi PNRR ci permetteranno di avere un sistema più efficiente e di recuperare risorse che oggi vengono impiegate per interventi di manutenzione. Risorse con cui potremo continuare a innovare in futuro, non solo per ridurre i costi, ma anche per rendere il nostro sistema idrico sostenibile per l’ambiente. Un esempio su tutti: è stato calcolato che la riduzione del 70% della produzione annuale di fango dai depuratori, consente l’eliminazione di circa 130 tonnellate di CO2 all’anno e un risparmio economico di circa un milione di euro all’anno. Questo è un circolo virtuoso, e non si sta verificando al Nord, ma sul nostro territorio. Non ci dimentichiamo che Acqualatina è soprattutto un player importante nelle politiche di sostenibilità ambientale del territorio.

Provincia, soldi per scuole e strade grazie all’Rc auto

Approvato il bilancio di previsione: un milione di euro saranno incassati dagli autovelox. «Manovra complessa»

Declne di milionl di euro su via­bilità, edilizia scolastica, perso­nale, ambiente, formazione: ma anche. dall’altra parte. quasi 22 milioni di euro da restituire allo Stato sempre in base alla legge di riforma Delrio del 2014. E’ que­sto il Bilancio di previsione della Provincia di Latina, approvato ieri a maggioranza (7 voti a favore e 2 astenuti da Fdl e gruppo misto) dal Consiglio provinciale. insieme al Dup (Documento uni­co di programmazione). Tra le cifre principali spicca­no quelle relative alle spese. L’Ente di via Costa impegnerà nel 2024 11.8 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade: 30.4 milioni di euro per l’edilizia sco­lastica da fondi Pnrr con manu­tenzioni e adeguamenti normati­vi: 10.7 milioni di euro di spese di personale: 4.7 milioni di euro nell’ambiente. in particolare di costi di interventi sul Rio Santa Croce e per i consorzi di bonifica: 5 milioni di euro sulla formazione. Spiccano poi 121.3 milioni di somme da restituire allo Sta­to. Relativamente alle entrate, i con­tributi in conto capitale da Stato, Regione e altre amministrazioni assommeranno a 15.3 milioni di
euro: 1 milione di euro arriverà dai proventi da sanzioni per vio­lazioni del codice della strada. con una nuova gestione delle at­tività degli autovelox. I cui posizionamenti saranno rivisti e che dovrebbero portare a un incre­mento degli incassi: dal beni dell’ente arriveranno 650mila euro, completamente costituiti
dai fitti attivi versati dal Ministe­ro dell’Interno per Questura e Prefettura: altri 3.1 milioni di eu­ro giungeranno dall’addizionale Tari. Infine, da entrate tradizionalmente alte come Imposta provinciale di trascrizione e Rc auto giungeranno complessivamente circa 37 milioni di euro. Ma proprio in questa somma
rientrano i 22 milioni di euro da restituire allo Stato.
Il Presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli ha evidenziato come “il documento così co­struito e portato all’attenzione dell’organo consiliare sintetizza, in un processo decisionale che, prendendo in molti casi spunto dalle risultanze dell’anno precedente oltre che dagli strumenti di programmazione pluriennali, definisce, circoscrivendole in termini numerici, le scelte di questa amministrazio­ne esplicitate nel documento di indirizzi in un’ottica annuale e triennale, tenuto conto delle in­dicazioni e dei principi introdot­ti dalle manovre recenti. Si trat­ta di un percorso abbastanza complesso che in questi ultimi anni si è oltremodo complicato per la presenza di ulteriori limiti e vincoli che rendono sempre più laboriosa la redazione del documento ed il mantenimento degli equilibri parziali e generali”.

I Comuni non versano l’addizio­nale Tari alla Provincia e l’Ente di via Costa corre ai ripari: con ,diffide e messe in mora. E una circostanza emersa ieri nel cor­so del Consiglio provinciale che ha approvato il Bilancio di previsione 2024. Quella dell’addizio­nale sull’imponibile Tari, ovve­ro il tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente. costitui­sce da sempre una delle principali entrate delle Province: nel caso di quella di Latina, circa 3 milioni di euro per il 2024, anno per il quale con proprio decreto. il presidente Gerardo Stefanelli ha abbassato l’aliquota al 5%. L’En­te però ha da sempre registrato una certa difficoltà a incassare le quote di quei Comuni che ri­scuotono direttamente l’impo­sta, per quella che, in una nota dell’Ente, viene definita “una atavica riluttanza da parte del Comuni stessi al riversamento della quota dovuta alla Provin­cia”. Per questo, ora. la Provin­cia sta provvedendo a notificare ai Comuni morosi le lettere di diffida e di messa in mora, per poi arrivare, in caso di assenza di riscontri, all’emissione di de­creti ingiuntivi, come già avve­nuto in passato con la Latina Ambiente, società fallita che ge­stiva la raccolta rifiuti nel Comune capoluogo. Se questo dell’addizionale Tari spicca perché relativo ai Comuni, c’è un altro tema di evasione che tocca via Costa: si parla della Rc Auto. La Rc Auto in­fatti, non dispone di strumenti adeguati per la puntuale verifi­ca della base imponibile e per l’accertamento di eventuali fe­nomeni di evasione od elusione dell’imposta. Il criterio adottato per stimare il gettito con il rela­tivo fondo crediti di dubbia esigibilità da inscriversi nel bilan­cio di previsione è stato quindi quello della valutazione dell’an­damento storico degli accerta­menti effettuati nell’ultimo quinquennio, rapportato agli In­cassi del medesimo periodo.

PROVINCIA DI LATINA: ACCORDO CON LA CROCE ROSSA PER IL CORSO SULL’USO DEI DEFIBRILLATORI NELLE SCUOLE

Si è tenuta questa mattina la riunione della Commissione provinciale “Pubblica Istruzione e Formazione” presieduta dal consigliere provinciale Elio Sarracino. Presenti i componenti, i consiglieri provinciali: Luigi Coscione, Luca Magliozzi, Franco Cardinale, Federica Felicetti, Vincenzo Mattei e il funzionario del Settore scolastico Dott. Paolo Rotunno.

Argomento all’ordine del giorno: “Dimensionamento della rete scolastica provinciale a.s. 2024-2025.” La commissione ha recepito all’unanimità la delibera della Regione Lazio dalla quale si evince che per l’a.s. in corso, nella provincia di Latina, non sono previsti cambiamenti e quindi a non potere istituire nuovi indirizzi o a fare nuovi accorpamenti scolastici. Entro la fine dell’anno l’argomento verrà portato in consiglio provinciale per l’approvazione definitivo dell’argomento.

A chiusura di seduta il Presidente Sarracino ha dato comunicazione dell’accordo con la Croce Rossa Italiana a effettuare corsi di formazione (per docenti e alunni maggiorenni) negli istituti superiori di competenza provinciale all’uso dei defibrillatori (la Provincia li acquisterà dove mancano) individuando così le sedi scolastiche ove si terranno i corsi, ovvero: Aprilia, Fondi, Terracina, Gaeta.

Si riunisce la cabina di regia dei Comuni costieri pontini: i primi impegni e gli obiettivi

Diversi i temi subito sul tavolo, dalla gestione e controllo delle risorse idriche alla direttiva Bolkestein passando per l’erosione, quanto mai attuale dopo l’ultima ondata di maltempo. La riunione il 13 novembre

Si riunisce la cabina di regia dei Comuni costieri pontini convocata dal presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli.

All’ordine del giorno della riunione come primo punto l’insediamento dell’organismo, la cui costituzione è stata approvata a giugno dello scorso anno e che ha tra i suoi compiti il coordinamento di azioni comuni in materia di erosione, riqualificazione delle acque marine, sviluppo dei progetti turistici e tutela dell’ambiente marino dagli effetti dei cambiamenti climatici. Argomenti quanto mai attuali alla luce dell’ultima ondata di maltempo che ha provocato nuovi danni alle strutture del litorale e aggravato il fenomeno dell’erosione.

Nel corso della riunione è in programma l’audizione dei rappresentanti dei diversi enti pubblici competenti in materia di gestione e controllo delle risorse idriche (Arpa, Acqualatina, Consorzio di Bonifica, Egato4), poi si passerà ad affrontare il tema della direttiva Bolkestein e incertezze che gravano sul settore balneare e sugli uffici comunali. 

“Pur non avendo competenza amministrativa diretta sul tema – spiega il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – ritengo che possa essere opportuno confrontarci per individuare soluzioni comuni da mettere in campo autonomamente oppure da proporre, in maniera costruttiva, alla Regione Lazio. Particolare attenzione va riservata alla qualità delle acque, sia costiere che interne, per avviare un percorso che ci conduca al miglioramento dello stato delle risorse idriche che invece ha rappresentato nelle ultime stagioni balneari un handicap per l’attrattività turistica del litorale provinciale.

Un’altra questione urgente – prosegue Stefanelli – è quella delle concessioni demaniali: si tratta di una enorme incognita per i competenti uffici dei Comuni, stretti tra sentenze del Tar, direttive dell’Unione Europea e legislazione nazionale. La data del 31 dicembre si avvicina e a oggi non sono prevenute indicazioni neppure dalla Regione, ente per conto del quale i Comuni esercitano la gestione del demanio. Infine c’è da affrontare il problema dell’erosione della costa e della conseguente attività di difesa, problema quanto mai attuale alla luce dei fenomeni metereologici degli ultimi giorni che hanno messo a dura prova le nostre spiagge. Questo programma di lavoro – conclude il presidente della Provincia – vedrà impegnata la cabina di regia per il prossimo mese con l’obiettivo di trovare una posizione unitaria sul futuro del nostro litorale”.

Consiglio provinciale, via libera al Bilancio consolidato 2022

Si è tenuta questa mattina, mercoledì 8 novembre, la seduta dell’assise in via Costa. Il Bilancio ammonta complessivamente a 343 milioni di euro

Si è tenuta oggi presso l’aula Cambellotti della Provincia di Latina la seduta del Consiglio provinciale. In apertura della riunione la consigliera Federica Felicetti ha comunicato la sua uscita dal gruppo Lega dichiarandosi indipendente e dando vita al gruppo misto.

Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti si è passati alla discussione e all’approvazione (11 voti favorevoli e due contrari di Fratelli d’Italia) del Bilancio Consolidato illustrato dal dirigente del settore Francesco Carissimo che ha comunicato che il Bilancio, che include oltre a quello della Provincia anche il Consorzio Industriale e la Latina Formazione Lavoro, ammonta complessivamente a 343 milioni di euro. Discusso e approvato anche l’altro punto all’ordine del giorno: “Riconoscimento di legittimità debito fuori bilancio “risarcimenti danni” per una sentenza definitiva relativa ad un incidente stradale mortale avvenuto nel 2003.

I due argomenti all’ordine del giorno, erano già stati discussi e approvati nell’ultima commissione consiliare del 3 ottobre scorso.  Il presidente Gerardo Stefanelli ha voluto sottolineare, in materia di sicurezza stradale, l’avvio della nuova gestione del sistema di autovelox e rinnovare l’impegno della Provincia nella cura e manutenzione del sistema viario.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NELLE SCUOLE PONTINE: “RISPARMIO DEL 35%”

Il Presidente della Provincia Stefanelli: “Sostenibilità ambientale, nuove centrali termiche e fotovoltaico nelle scuole provinciali”

Nell’ambito delle azioni previste dalle linee di mandato del Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli prosegue con ottimi risultati – spiega una nota – la strategia per lo sviluppo sostenibile e l’efficientamento energetico dei fabbricati scolastici di competenza dell’ente di via Costa.

Nella prima fase delle azioni di efficientamento, il Settore edilizia scolastica è stato impegnato nella sostituzione di gran parte degli apparati di riscaldamento, attraverso l’installazione di oltre 70 centrali termiche di ultima generazione a condensazione per complessivi 2 milioni e 400mila euro e l’ammodernamento di undici impianti fotovoltaici presenti sui lastrici solari dei fabbricati scolastici che non erano funzionanti. Attualmente è arrivato quasi a conclusione l’iter dell’appalto per la manutenzione, adeguamento normativo e riqualificazione tecnologica di altri otto impianti fotovoltaici installati su plessi scolastici nei comuni di Aprilia, Cisterna, Formia, Latina, Priverno, Castelforte e Sezze, interventi per i quali sono stati complessivamente impegnati 200mila euro.

Nello specifico risultano in via di conclusione i lavori e risultano funzionanti a pieno regime otto impianti per cui entro il mese di novembre, l’intero apparato impiantistico sarà attivo a pieno regime con undici impianti fotovoltaici con una potenza installata di circa 175 Kw. La Provincia di Latina conferma dunque il suo forte e incisivo contributo alla sostenibilità ambientale che incide non soltanto sulla qualità dell’aria ma anche sui conti dell’ente producendo un importante risparmio energetico che allo stato attuale ha già raggiunto il 35%. Già rispetto all’annualità 2022 – vale a dire il periodo compreso tra novembre 2021 e aprile 2022 – il risparmio complessivo per il riscaldamento dei 44 edifici scolastici superiori e della sede di via Costa è stato di 245.593 euro, nonostante i rincari energetici degli ultimi anni. Se nell’anno precedente la spesa ammontava a 1 milione 128mila euro, l’ultimo conteggio è invece di poco più di 882mila euro.

Con un risparmio di oltre 946mila metri cubi di gas. Al raggiungimento di questo risultato ha contribuito anche l’introduzione della settimana corta che ha consentito di risparmiare sulle spese di riscaldamento eliminando un giorno di apertura dei plessi così come oltre all’installazione negli edifici scolastici di centrali termiche a condensazione e di nuove valvole termostatiche intelligenti che modulano l’impianto di riscaldamento sulla base della temperatura interna ed esterna. A breve sarà inoltre avviato anche l’impianto fotovoltaico della ex Rossi sud, progetto che ha come obiettivo l’autonomia energetica che consentirà autonomia, risparmio energetico e l’abbattimento delle emissioni di CO2.

“La Provincia di Latina ha fatto della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico – sottolinea il presidente Stefanelli – uno dei suoi obiettivi più ambiziosi. Si continua a investire sull’edilizia scolastica e sulla modernizzazione degli impianti termici così come previsto nelle linee programmatiche del mio mandato e il lavoro portato avanti finora premia questo impegno e la scelta di contribuire in maniera concreta come mai erra accaduto prima non soltanto alla qualità dell’ambiente ma anche di ottenere evidenti benefici sui conti dell’ente a dimostrazione che la strada green è quella giusta”.

Appia patrimonio dell’Unesco “Un volano per la provincia”

Lettera aperta del presidente Stefanelli che spiega ai cittadini qual è l’obiettivo dei 13 comuni che hanno sposato il progetto “Regina Viarum”

Fare della via Appia un bene patrimonio dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite è l’agenzia che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha scommesso da tempo su questo progetto ed è convinto che il ter­ritorio pontino e la sua “strada regina” abbiano tutte le carte in regola per ottenere il prestigioso riconoscimento. Stefanelli ha scritto una lettera aperta finalizzata a promuovere l’iniziativa. “Le ultime settimane hanno rappresentato un momento di fervore per il territorio del Lazio Meridionale: la visita dell’ICOMOS-International Council Monuments and Sites- sul nostro territorio ha catalizzato l’impegno di molti Comuni nel mettere in luce l’immenso lavoro che negli ultimi mesi è stato realizzato per collaborare alla candidatura della Via Appia a patrimonio dell’umanità. A questi voglio unirmi, in qualità di Presidente della Provincia di Latina, per dare seguito ad un progetto di governance territoriale che ha rappresentato una novità non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale, dimostrando il valore ricavato dalla sinergia di un’intera provincia. Con il nostro ingresso nel protocollo d’intesa “Via Appia. Regina Viarum”, istituito per il riconoscimento dell’omonima strada nella lista del patrimonio UNESCO, abbiamo scelto di affiancare il Ministero della Cultura istituendo una Cabina di Regia costituita da 13 Comuni del territorio(Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno). Con questa, la candidatura è stata declinata in modo da accrescere la consapevolezza verso un sito archeologico che riesca a collegare da nord a sud il territorio pontino. E’ così che nasce “Via Appia. Regina Viarum l’eredità latina candidata UNESCO”, un progetto che coordinato dalla nostra Amministrazione Provinciale, dall’Ente di Area Vasta e dai Comuni del territorio, ha dato via a più di 20 diversi eventi ai quali hanno partecipato 8000 partecipanti di tutte le età per apprendere la storia e la cultura di questa straordinaria strada millenaria. L’uomo difende ciò che ama e ama ciò che conosce: per noi la Via Appia sarà veicolo di costruzione sociale e di implementazione economica. Vogliamo coinvolgere le scuole, per far conoscere ai cittadini più giovani le radici della propria terra; ma vogliamo anche costruire un itinerario che richiami l’interesse turistico, coinvolgendo in esso espressioni associative ed economiche del territorio. Con la determinazione dimostrata da tutti i Comuni coinvolti e l’unità territoriale realizzata dall’Amministrazione Provinciale, continueremo a lavorare affinché questo nostro auspicio potrà presto concretizzarsi”.

ATO4, STEFANELLI CONTRO L’AMMINISTRAZIONE CELENTANO: “HA PROPOSTO DI RENDERE VANO IL VOTO DEI PICCOLI COMUNI”

Ato4, continua lo scontro politico sullo Statuto bocciato: a intervenire il Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli

Sullo Statuto abortito lo scorso 15 settembre hanno parlato un po’ tutti e a contendersi la palma del più polemico sicuramente il Partito Democratico (ad ogni modo diviso internamente come sempre sul tema) e Fratelli d’Italia, con l’amministrazione di Latina che ha di fatto causato il niet all’approvazione del nuovo Statuto preparato dalla segreteria dell’Ato4.

L’Ato4, o ambito territoriale ottimale, tanto per ricordare, è quell’organismo che dovrebbe controllare cosa fa il gestore del servizio idrico, al secolo Acqualatina Spa, e che comprende sindaci di ben 38 comuni, la maggior parte dei quali pontini, ma anche ciociari e romani.

In realtà, l’Ato4, e soprattutto i sindaci che ne fanno parte, ha dato prova – l’ennesima – che questo strumento serve a poco: Italgas, come noto, è diventato socio di minoranza senza che nessun primo cittadino ne sapesse qualcosa, con il rischio che a breve, sul groppone dei cittadini, ci possa essere una maxi richiesta di risarcimento da parte della società capitolina Acea.

Ad ogni modo, tornando alla cronaca odierna, il Presidente dell’Ato4, nonché della Provincia di Latina (le due cariche coincidono), Gerardo Stefanelli, ha voluto dire la sua sulla bocciatura dello Statuto, ribadendo e sposando appieno le tesi del dirigente della segreteria tecnica operativa dell’Ato4, Umberto Bernola, e del segretario generale, Ferdinando Guarracino, i quali, la scorsa settimana, prima che la bozza di Statuto fosse bocciata, hanno difeso strenuamente la medesima, sostenendo che le proposte del Comune di Latina cozzavano con la Legge Galli e le conseguenti legge regionale e convenzione.

Stefanelli, nel corso di una breve conferenza stampa svoltasi nel primo pomeriggio di oggi, 21 settembre, ha puntualizzato le sue critiche verso coloro che hanno fatto saltare il banco (Comune di Latina, Aprilia e Terracina in primis), ricordando che c’era stata tutta l’estate per riflettere sullo Statuto dell’Egato4. “Il confronto – ha detto – può avvenire su principi derogabili non su quelli inderogabili”.

Se si vuole cambiare la nomina del Presidente dell’Ato4 e il meccanismo del voto in conferenza dei sindaci, bisogna cambiare la legge regionale. Questo è il succo del discorso di Stefanelli che ha ricalcato fedelmente i moniti di Bernola e Guarracino. E sulla democrazia garantita, ha specificato: “Tutti possono parlare ma si deve rispettare chi lavora quotidianamente”, con un chiaro riferimento al Dirigente della Segreteria Tecnica Operativa dell’Ato4, Umberto Bernola, il cui lavoro sullo statuto è andato sostanzialmente in fumo.

“Se si vuole modificare la legge – ha specificato Stefanelli – facciamo un unico ambito territoriale che si occupi anche della rete del gas”. Il tema del voto ponderato, invece, ha mostrato uno Stefanelli ancora più puntuto nei confronti del Comune di Latina “che ha proposto di rendere vano il voto dei piccoli comuni, ma il Comune di Spigno dà da bere a mezzo sud pontino e il discorso vale anche per il Comune di Sezze. Tutti i cittadini devono poter essere rappresentati”.

Stefanelli ha poi rivendicato il lavoro svolto nel biennio 2022-2023, riconoscendo al suo predecessore Carlo Medici (ex Presidente della Provincia) di aver iniziato il processo di indipendenza dell’Ato4 e di aver chiamato a dirigerlo Bernola.

“Abbiamo approvato il bilancio dell’Ato4, aperto un conto corrente, una partita Iva. C’è stato un processo di indipendenza dell’Ato4 dalla Provincia di Latina. Abbiamo inserito soldi per l’Ato, mettendo le risorse in tariffa: ogni anno diamo 509mila euro all’Ato4. Quelli che non vengono utilizzati, vanno in avanzo di bilancio”.

Lo Statuto, secondo Stefanelli, “ci serviva perché ad oggi è regolato da una convenzione di cooperazione”. E ancora su Bernola: “Non è l’amichetto che mi sono portato da Minturno”.

Infine, ai soci pubblici di Acqualatina, vale a dire i sindaci, lancia una proposta: “Facciano un patto di sindacato e si impegnino ad andare uniti in consiglio d’amministrazione. Inoltre obblighiamo i membri del cda a fare relazione perché stanno lì per tutelare i soci”.

Vedi video completo della conferenza.