Con il programma “Scuola Aperta” la storia si impara al museo
Le “Giornate della Memoria”
Oltre 2000 studenti delle scuole superiori avranno anche quest’anno l’opportunità, grazie al programma “Scuola Aperta” della Provincia di Latina, di partecipare a un percorso gratuito al “Museo storico di Piana delle Orme”, situato nel capoluogo pontino.
La Giornata della Memoria, celebrata il 27 gennaio di ogni anno, rappresenta un momento cruciale per riflettere sugli orrori dell’Olocausto e per ricordare le vittime della persecuzione nazifascista. Con le “Giornate della Memoria” la Provincia vuole promuovere la memoria storica e per educare le nuove generazioni sui pericoli dell’odio, del razzismo e dell’intolleranza. L’iniziativa, presentata lo scorso anno, ha goduto di un largo riscontro da parte delle scuole aderenti e ha visto quest’anno incrementare il numero dei partecipanti, segno di una rinnovata sensibilità alle tematiche del programma e alla volontà di promuovere una conoscenza consapevole del territorio.
Le dichiarazioni del Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli
“In un periodo in cui siamo bombardati da immagini di guerre e atrocità quotidiane, riscoprire la nostra umanità e sviluppare una coscienza critica è essenziale. Dobbiamo andare oltre i titoli sensazionalistici e ricordare che la storia non è solo un concetto astratto, ma una fusione di tante piccole storie di uomini e donne come noi.
Questo è un passaggio fondamentale per evitare che il passato si ripeta,” ha dichiarato il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli, presentando le iniziative per la Giornata della Memoria.
“Per questo motivo, abbiamo deciso di offrire ai nostri studenti un percorso di scoperta nel parco tematico ‘Piana delle Orme’, per esplorare da vicino la storia recente, ripercorrere gli eventi che hanno portato alla guerra e conoscere le storie dei tanti deportati, anche pontini. Nel padiglione ‘Deportazione e internamento’, dedicato alla Shoah e agli Internati Militari Italiani, sarà possibile intraprendere un viaggio immersivo nelle vite di molti deportati che, anche da questi luoghi, hanno subito la crudeltà dell’olocausto.
La memoria è riscatto, conoscenza e rispetto; i giovani sono gli strumenti attraverso i quali possiamo preservarla e custodirla come insegnamento e antidoto contro le crudeltà che persistono nel mondo. È nostro compito offrire loro gli strumenti utili ad un’analisi critica di quello che è stato, per imparare a guardare al presente e al futuro con nuovi occhi e diventare i custodi della memoria di quanti non hanno avuto il tempo di capire quello che stava accadendo.
Ringrazio il settore Edilizia Scolastica per aver saputo raccogliere intorno a ‘Scuola Aperta’ un numero così cospicuo di studenti, a dimostrazione della valenza di un’iniziativa che ci inorgoglisce e conferma il nostro impegno nelle politiche della scuola e nella diffusione di una nuova cultura e conoscenza dei nostri luoghi.”
L’iniziativa
Dal 13 al 24 gennaio, i quasi venti istituti coinvolti potranno intraprendere un viaggio nella storia del Novecento per rivivere i momenti cruciali del “Secolo Breve” e imparare a riflettere sui grandi eventi che si susseguono nei libri di scuola.
Il programma prevede visite guidate con esperti che aiuteranno i partecipanti a comprendere meglio i complessi intrecci storici e a sviluppare una visione critica degli eventi. Dopo il successo del 2024, si è concretizzata la volontà di rendere “Le Giornate della Memoria” un appuntamento stabile nella programmazione annuale dell’Ente.
Inoltre, l’iniziativa mira a coinvolgere anche le famiglie e la comunità locale, creando una rete di collaborazione che, mediante i ragazzi, possa sostenere la crescita culturale e sociale del territorio. Attraverso la condivisione di conoscenze e esperienze, si punta a costruire una società più consapevole e attenta, capace di guardare al passato come una fonte di insegnamenti preziosi per un futuro migliore.
Il programma “Scuola Aperta”
L’iniziativa “Giornate della Memoria” rientra nel più ampio progetto “Scuola Aperta”, che vuole ampliare i confini delle aule didattiche, offrendo agli studenti la possibilità di visitare luoghi diversi dell’apprendimento. Il programma “Scuola Aperta” è un esempio concreto di come l’educazione possa essere uno strumento potente per promuovere la pace, la tolleranza e il rispetto per le diversità, valori fondamentali per la costruzione di un mondo più giusto e solidale.